CONVEGNO UNVS TECNICO - SCIENTIFICO - LOANO, 5 MAGGIO 2016.
30-04-2016 15:54 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Nel periodo dell´Assemblea Nazionale UNVS, che si terrà a Loano (presso la struttura Loano 2 Village) dal 5 al 7 Maggio p.v., organizzata da 3 delle Sezioni UNVS della Liguria, Savona (Presidente Roberto Pizzorno), Loano (Presidente Domenico Colnaghi), Varazze (Presidente Giovanni Gracchi), grazie alla disponibilità della PA di Loano, guidata dal Sindaco Luigi Pignocca, avrà svolgimento presso la Sala Consiliare del Comune un Convegno formativo.
Il Dott. Pasquale Piredda, uno dei due relatori del Convegno Tecnico Scientifico dell´UNVS, che si terrà a Loano il 5 Maggio, presso la Sala Consiliare del Comune, ha preparato un documento introduttivo al Convegno stesso.
L´altro relatore sarà il Prof. Dino Sangiorgio, Preside Scolastico e Docente Universitario .
CONVEGNO SUL TEMA:
"LA SITUAZIONE ATTUALE DELL´EDUCAZIONE MOTORIA, DELL´EDUCAZIONE FISICA E DELLE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE A LIVELLO SCOLASTICO
- I NUOVI SCENARI DEL PACCHETTO FORMATIVO DELL´U.N.V.S. -
5 Maggio 2016 - Aula Consiliare del Comune di Loano -
Relatore Dott. Pasquale Piredda
Buon giorno a tutti e benvenuti a questo Convegno organizzato dall´ UNVS (Unione Nazionale Veterani dello Sport) sul tema dell´Educazione Motoria, dell´Educazione Fisica e delle Scienze Motorie e Sportive nella Scuola.
L´iniziativa si inserisce nell´ambito del PROGETTO SCUOLA dell´UNVS, che sulla base di legittimazione ufficiale da parte del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, intende proporsi all´Istituzione Scolastica, quale partner qualificato per la promozione di iniziative mirate, che riguardano incontri/dibattito con gli studenti, ma anche e soprattutto attività convegnistiche, seminariali e corsi di formazione e aggiornamento del personale direttivo e docente della scuola.
In questa ottica il mio intervento di oggi si propone lo scopo di stimolare alcuni spunti di riflessione sulla situazione attuale della disciplina centrata sulla motricità e sulla sua giustificazione scientifica ed epistemologica, all´interno del percorso formativo dell´alunno, cercando di sottolineare, da una parte, alcuni fattori che ne esaltano la sua funzione all´interno della scuola, dall´altra, le ragioni che ne limitano e condizionano l´azione didattico-educativa nelle situazioni reali del processo di insegnamento/apprendimento.
Per quanto riguarda il primo aspetto del problema riferito alla rilevanza dell´Educazione motoria, fisica e sportiva, dal punto di vista scientifico, culturale e pedagogico, possiamo far riferimento agli studi e alle recenti ricerche realizzati nello specifico settore.
Su questo tema, si può affermare, con assoluta certezza, che tutte le scuole di pensiero, i diversi orientamenti pedagogici, nonché le attuali acquisizioni nel campo delle neuroscienze sono concordi nel considerare il sapere motorio, come un sapere irrinunciabile nel processo di crescita, maturazione e sviluppo dell´alunno.
Non è, dunque, azzardato affermare che la Disciplina scolastica basata sull´educazione del movimento, sull´educazione al movimento e sull´educazione attraverso il movimento, ha espugnato la cittadella della cultura ufficiale, acquisendone diritto di piena cittadinanza.
Tale riconoscimento ha determinato, a livello istituzionale, l´obbligatorietà dell´insegnamento della Disciplina in tutti gli ordini di scuola, con la seguente declinazione terminologica : "Il Corpo e il Movimento " nella Scuola dell´Infanzia, "Educazione Fisica" nel Primo Ciclo d´Istruzione (Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado), "Scienze Motorie e Sportive" nella Scuola Secondaria di Secondo Grado).
È il caso, però, di sottolineare che, pur nella diversa denominazione, esiste un comune filo comune sugli assi culturali di riferimento in tutti gli ordini di scuola, che consente di disegnare, tramite una forma di raccordo pedagogico e organizzativo, un percorso di continuità verticale dalla Scuola dell´Infanzia alla Scuola Secondaria.
Resta, ora, da verificare se gli aspetti teorico-concettuali espressi dagli studi più accreditati in materia, contenuti, tra l´altro, nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo, riescano sempre a tradursi, sul piano applicativo, in interventi efficaci e pienamente rispondenti alle attese dei docenti.
Ci potremmo chiedere, per esempio, se la nostra Scuola, pur disponendo della necessaria patente pedagogica, è in grado di realizzare un percorso formativo in piena regola, tanto per fare un paragone sportivo, se la Ferrari che possiede è in grado di percorrere per intero una pista da Formula Uno, oppure se problemi strutturali, organizzativi e di precarie condizioni del motore ne impediscono la percorrenza del circuito, pregiudicandone la prestazione.
Pur non disponendo di dati analitici precisi sull´argomento, è ragionevole sostenere, purtroppo, che lo stato di salute della Disciplina è piuttosto cagionevole, per una serie di motivi. Ne indichiamo alcuni:
- lo spazio esiguo del tempo ad essa dedicato, nello svolgimento dell´attività didattica quotidiana
- la frammentarietà, la discontinuità, l´episodicità degli interventi che condizionano la qualità e l´efficacia dell´azione
didattico-educativa, in particolare nella Scuola dell´Infanzia e nella Scuola Primaria.
In questi due segmenti scolastici, pur nella consapevolezza, da parte degli insegnanti, che i prerequisiti strutturali e funzionali dell´apprendimento in generale e di quello motorio in particolare si creano nella seconda e nella terza infanzia, si continua a riservare all´Educazione Motoria e all´ Educazione Fisica un ruolo marginale, complementare, accessorio, a volte, ricreativo/evasivo, all´interno del curricolo scolastico.
Gli interventi del Progetto CONI-MIUR Sport di classe, rappresentano solo un palliativo, che non risolvono il problema e che non coinvolgono la generalità della popolazione scolastica
Nella Scuola Secondaria di primo e secondo grado si avverte, invece, la necessità di potenziare il tempo scuola per lo svolgimento dell´attività sportiva scolastica.
Al contrario, stiamo assistendo, in questi ultimi anni, alla drastica riduzione di impegno finanziario specifico da parte del Ministero (dai 60 milioni di alcuni anni fa ai 14 milioni attuali).
Tale situazione ha, logicamente, determinato un forte e progressivo impoverimento di questa offerta formativa, fino a renderla pressoché insignificante e ininfluente sul piano educativo, se non addirittura inutile.
In questo panorama che potrebbe, forse, apparire come un arido deserto, in cui si seminano idee, principi, buoni propositi, ma non si raccolgono i frutti, in verità, esistono aree fertili che, grazie alla motivazione, all´impegno, alla capacità di contagio e alla professionalità di molti insegnanti, prendono corpo e consistenza buone pratiche di progettualità mirate, che fanno circolare un´aria fresca e nuova nella scuola, restituendo ai bambini, ai ragazzi e ai giovani quel diritto al gioco, e al gioco motorio in particolare, che abbiamo loro sottratto, isolandoli nelle loro prigioni telematiche e allontanandoli dal rapporto caldo, diretto, concreto con la realtà.
IL PROGETTO U.N.V.S.
In questo contesto la Commissione Cultura dell´Unione Nazionale Veterani dello Sport ha ritenuto che fosse utile raccogliere, testimoniare e diffondere alcuni validi contributi di Dirigenti e Insegnanti esperti, che hanno maturato esperienze significative nell´ambito della Disciplina, dando loro la possibilità di socializzare con altri colleghi i percorsi innovativi realizzati nelle loro realtà scolastiche.
A tale scopo l´Associazione ha organizzato, presso il Grand Hotel delle Rocche di Rocca (AQ) due Seminari di studio residenziali, che si sono svolti, in una prima fase, dal 13 al 15 Gennaio 2016 e, in una seconda fase, dal 23 al 25 Marzo 2016, col coinvolgimento di 40 esperti, tra Coordinatori Territoriali di Educazione Fisica, Dirigenti scolastici e Insegnanti della Scuola dell´Infanzia e del Primo Ciclo d´Istruzione, provenienti dalle seguenti sei Regioni: Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata.
http://www.unvsabruzzo.it/Al-via-gli-Staff-di-Formatori-Scolastici-dellUNVS.htm
In questa sede cercherò di illustrare le modalità organizzative e i contributi dei Gruppi di Studio, il cui lavoro è stato assemblato e riassunto, tramite un apposito DVD, in un Pacchetto Formativo, che vorremmo diffondere a livello nazionale e territoriale.
Nel primo Seminario sono stati organizzati tre sottogruppi di lavoro, uno per la Scuola dell´Infanzia, uno per la Scuola Primaria, uno per la Scuola Secondaria di primo grado, allo scopo di delineate precise Linee Guida comuni e alcune coordinate di riferimento da seguire, per la strutturazione di un percorso formativo, centrato sulla continuità e ispirato alla logica della congruenza e della coerenza pedagogica fra i vari ordini di scuola, che dà senso e significato all´istituzione degli Istituti Comprensivi.
Nell´occasione è stata definita una griglia di lavoro contenente:
- Gli Assi culturali di riferimento della Disciplina
- Alcune Unità di Apprendimento da sviluppare nei tre ordini di scuola
- Le strategie, le metodologie e i vari orientamenti sugli stili di conduzione dell´attività didattico-educativa
- Una serie di proposte operative, centrate sul raccordo pedagogico e organizzativo tra la Scuola
dell´Infanzia e il Primo Ciclo d´Istruzione.
Una volta definite le ipotesi di lavoro, distinte per i tre ordini di scuola, sono stati organizzati degli incontri congiunti dei sottogruppi, per delineare i grandi temi da approfondire e alcune Unità di Apprendimento da realizzare in situazione reale e da verificare sul campo, nella logica della continuità, con l´impegno di poterle illustrare, poi, nel secondo Seminario programmato dal 23 al 25 Marzo 2016.
In particolare sono stati esaminati i nuclei fondanti e caratterizzanti della Disciplina in generale e quelli specifici, riferiti alle seguenti aree:
* area comunicativo-espressiva
* area cognitivo-abilitativa
* area igienico-salutistica
* area socio-comportamentale
Nel secondo Seminario, svoltosi nella stessa sede, ogni singolo componente del Gruppo ha illustrato l´attività svolta nella propria scuola, dal 16 Gennaio al 21 Marzo 2016, confrontandosi con i lavori svolti dagli altri colleghi, provenienti da realtà geografiche diverse.
A titolo esemplificativo elenchiamo alcune piste didattiche sperimentate riferite alle suddette aree disciplinari :
Area comunicativo-espressiva
Infanzia= "Io sono il mio corpo"
Primaria = " A tutto ritmo" -
Secondaria di 1° Grado = "I giochi delle emozioni" - "Tempi per conoscersi e comunicare"
"Saper esprimere emozioni" (Giochi popolari)
Area cognitivo-abilitativa
Infanzia = "Muoviamoci in ogni senso"
Primaria = " C´è un mondo..................in una palla"
Secondaria di 1° Grado = "Il ritmo del cuore, ritmo della natura" - "Il ritmo nella matematica" -"Me stesso, lo spazio e gli altri"
Area igienico-salutistica
Infanzia = "Mi muovo in salute"
Primaria = "Il cuore in salute"
Secondaria di 1° Grado = "Dall´´igiene personale al ben....essere"
Area socio-comportamentale
Infanzia = "Mi riscopro con gli altri"
Primaria = "Cresciamo...........regolandoci" ?
Secondaria di 1° Grado = "Essere responsabili e corresponsabili nell´agire"(Regoliamoci da grandi)
Facendo tesoro dei contributi di idee, proposte ed esperienze di ognuno, si è pervenuti alla strutturazione di un Pacchetto Formativo, utilizzabile nelle iniziative di formazione, che l´UNVS, in quanto Ente accreditato/qualificato dal Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca per la formazione del personale della scuola, è in grado di organizzare, congiuntamente agli Uffici Scolastici Regionali, Territoriali o alle singole Istituzioni scolastiche.
Oltre alle varie testimonianze presentate dai docenti partecipanti al Progetto e alla documentazione fotografica e dai filmati da loro prodotti, sono stati inseriti, all´interno del Pacchetto, altre buone pratiche di assoluta eccellenza, realizzate con progetti sistematici, nelle scuole di appartenenza.
Il Gruppo di Studio, ha convenuto, inoltre, sull´opportunità di inserire, alla fine del Pacchetto, un glossario, curato dal sottoscritto, riferito alla terminologia attuale nel campo educazione e della didattica adottata a livello nazionale e condivisa nei vari sistemi educativi di istruzione e formazione europei.
L´esigenza di utilizzare, in campo scolastico, una terminologia comune nasce dalla constatazione che spesso esiste una sorta di incomunicabilità fra gli insegnanti all´interno degli organi collegiali, che, in qualche modo, pregiudica la chiarezza dei contenuti, degli obiettivi di apprendimento, dei traguardi di sviluppo da perseguire e, quindi, l´efficacia degli interventi didattico/educativi da realizzare.
QUALE FORMAZIONE ?
Come riflessione conclusiva, vorrei sottolineare l´opportunità, da parte dell´Amministrazione scolastica, di concepire la formazione e l´aggiornamento degli insegnanti, non più, secondo con la modalità idraulica del travaso e col criterio della cascata dall´alto, ma come una loro reale occasione di crescita umana e professionale, in cui siano impegnati, non come semplici fruitori, ma come protagonisti, che hanno vissuto e vivono personali percorsi di studio, di approfondimento, di ricerca, di esperienze innovative, di relazioni interattive e di confronto diretto, ma anche telematico, con altri docenti operanti in ambienti scolastici diversi.
La formazione, per essere efficace e produttiva deve, inoltre, consentire agli insegnanti di riorganizzare e migliorare le proprie capacità di lavoro che si può definire cognitivo-riflessivo, cioè rimettendo in gioco le proprie risorse cognitive ed emotive (Quaglino)
In questo contesto, l´UNVS è disponibile a mettere in campo le sue migliori risorse professionali, comprese quelle dei Dirigenti e Docenti esperti, che hanno partecipato al Progetto formativo di Rocca di Mezzo.
NOTE CONCLUSIVE
Il lavoro che vi abbiamo presentato in questo Convegno, vuole, dunque, proporsi come un valido contributo in questa direzione, valorizzando i punti di forza, che pure esistono, dando finalmente voce agli insegnanti che, in prima persona vivono, quotidianamente e in silenzio, ma sempre da protagonisti, l´esperienza, non sempre facile, della scuola militante, spesso senza alcuna visibilità o riconoscimento istituzionale della loro alta e nobile funzione.
Desidero, a questo punto, chiudere questo mio intervento, con una riflessione, che vuole anche essere un invito personale ai soggetti che istituzionalmente sono impegnati nel campo dell´educazione: non dobbiamo assolutamente dimenticare che il lavoro degli insegnanti, la qualità dell´azione educativa, collegata alla loro formazione, è determinante, nell´agevolare la costruzione, da parte degli alunni, di orizzonti culturali ed educativi fondamentali, che ne segnano, in modo significativo e permanente, il loro modo di essere, di pensare, di agire e ne influenzano, in modo decisivo, il personale progetto di vita e, più in generale, il loro destino umano, civile, sociale e professionale.
Il Presidente
della Commissione Nazionale Cultura dell´U.N.V.S.
Dott. Pasquale Piredda
Ecco alcuni Links agli articoli, scritti dal Dott. Pasquale Piredda, apparsi sul giornale cartaceo il Veterano Sportivo, organo ufficiale dell´UNVS (Unione Nazionale Veterani dello Sport)
http://www.unvs.it/file/veterano01_2016.pdf
Pagine 3 , 22-23
http://www.unvs.it/file/veterano05_mr_rgb1.pdf
Pagine 10-11
http://www.unvs.it/file/veterano04_mr_rgb2.pdf
Pagine 6-7
http://www.unvs.it/file/veterano03lr.pdf
Pagina 4
http://www.unvs.it/file/veterano02mrrgb.pdf
Pagine 3 e 5 , 22-23-24
http://www.unvs.it/file/veterano_03_lr.pdf
Pagina 2
http://www.unvs.it/file/veteranodellosport052013_lr.pdf
Pagina 6
http://www.unvs.it/file/veterano_04_2013_lr.pdf
Pagine 4 e 5
http://www.unvs.it/file/veterano_03_2013_lr.pdf
Pagina 8
http://www.unvs.it/file/veterano012013lr.pdf
Pagina 5
http://www.unvs.it/file/veterano_06_2012_lr.pdf
Pagina 5
http://www.unvs.it/file/veterano_02_2012.pdf
Pagina 2
Fonte: UNVS Loano www.unvsliguria.it
Il Dott. Pasquale Piredda, uno dei due relatori del Convegno Tecnico Scientifico dell´UNVS, che si terrà a Loano il 5 Maggio, presso la Sala Consiliare del Comune, ha preparato un documento introduttivo al Convegno stesso.
L´altro relatore sarà il Prof. Dino Sangiorgio, Preside Scolastico e Docente Universitario .
CONVEGNO SUL TEMA:
"LA SITUAZIONE ATTUALE DELL´EDUCAZIONE MOTORIA, DELL´EDUCAZIONE FISICA E DELLE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE A LIVELLO SCOLASTICO
- I NUOVI SCENARI DEL PACCHETTO FORMATIVO DELL´U.N.V.S. -
5 Maggio 2016 - Aula Consiliare del Comune di Loano -
Relatore Dott. Pasquale Piredda
Buon giorno a tutti e benvenuti a questo Convegno organizzato dall´ UNVS (Unione Nazionale Veterani dello Sport) sul tema dell´Educazione Motoria, dell´Educazione Fisica e delle Scienze Motorie e Sportive nella Scuola.
L´iniziativa si inserisce nell´ambito del PROGETTO SCUOLA dell´UNVS, che sulla base di legittimazione ufficiale da parte del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, intende proporsi all´Istituzione Scolastica, quale partner qualificato per la promozione di iniziative mirate, che riguardano incontri/dibattito con gli studenti, ma anche e soprattutto attività convegnistiche, seminariali e corsi di formazione e aggiornamento del personale direttivo e docente della scuola.
In questa ottica il mio intervento di oggi si propone lo scopo di stimolare alcuni spunti di riflessione sulla situazione attuale della disciplina centrata sulla motricità e sulla sua giustificazione scientifica ed epistemologica, all´interno del percorso formativo dell´alunno, cercando di sottolineare, da una parte, alcuni fattori che ne esaltano la sua funzione all´interno della scuola, dall´altra, le ragioni che ne limitano e condizionano l´azione didattico-educativa nelle situazioni reali del processo di insegnamento/apprendimento.
Per quanto riguarda il primo aspetto del problema riferito alla rilevanza dell´Educazione motoria, fisica e sportiva, dal punto di vista scientifico, culturale e pedagogico, possiamo far riferimento agli studi e alle recenti ricerche realizzati nello specifico settore.
Su questo tema, si può affermare, con assoluta certezza, che tutte le scuole di pensiero, i diversi orientamenti pedagogici, nonché le attuali acquisizioni nel campo delle neuroscienze sono concordi nel considerare il sapere motorio, come un sapere irrinunciabile nel processo di crescita, maturazione e sviluppo dell´alunno.
Non è, dunque, azzardato affermare che la Disciplina scolastica basata sull´educazione del movimento, sull´educazione al movimento e sull´educazione attraverso il movimento, ha espugnato la cittadella della cultura ufficiale, acquisendone diritto di piena cittadinanza.
Tale riconoscimento ha determinato, a livello istituzionale, l´obbligatorietà dell´insegnamento della Disciplina in tutti gli ordini di scuola, con la seguente declinazione terminologica : "Il Corpo e il Movimento " nella Scuola dell´Infanzia, "Educazione Fisica" nel Primo Ciclo d´Istruzione (Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado), "Scienze Motorie e Sportive" nella Scuola Secondaria di Secondo Grado).
È il caso, però, di sottolineare che, pur nella diversa denominazione, esiste un comune filo comune sugli assi culturali di riferimento in tutti gli ordini di scuola, che consente di disegnare, tramite una forma di raccordo pedagogico e organizzativo, un percorso di continuità verticale dalla Scuola dell´Infanzia alla Scuola Secondaria.
Resta, ora, da verificare se gli aspetti teorico-concettuali espressi dagli studi più accreditati in materia, contenuti, tra l´altro, nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo, riescano sempre a tradursi, sul piano applicativo, in interventi efficaci e pienamente rispondenti alle attese dei docenti.
Ci potremmo chiedere, per esempio, se la nostra Scuola, pur disponendo della necessaria patente pedagogica, è in grado di realizzare un percorso formativo in piena regola, tanto per fare un paragone sportivo, se la Ferrari che possiede è in grado di percorrere per intero una pista da Formula Uno, oppure se problemi strutturali, organizzativi e di precarie condizioni del motore ne impediscono la percorrenza del circuito, pregiudicandone la prestazione.
Pur non disponendo di dati analitici precisi sull´argomento, è ragionevole sostenere, purtroppo, che lo stato di salute della Disciplina è piuttosto cagionevole, per una serie di motivi. Ne indichiamo alcuni:
- lo spazio esiguo del tempo ad essa dedicato, nello svolgimento dell´attività didattica quotidiana
- la frammentarietà, la discontinuità, l´episodicità degli interventi che condizionano la qualità e l´efficacia dell´azione
didattico-educativa, in particolare nella Scuola dell´Infanzia e nella Scuola Primaria.
In questi due segmenti scolastici, pur nella consapevolezza, da parte degli insegnanti, che i prerequisiti strutturali e funzionali dell´apprendimento in generale e di quello motorio in particolare si creano nella seconda e nella terza infanzia, si continua a riservare all´Educazione Motoria e all´ Educazione Fisica un ruolo marginale, complementare, accessorio, a volte, ricreativo/evasivo, all´interno del curricolo scolastico.
Gli interventi del Progetto CONI-MIUR Sport di classe, rappresentano solo un palliativo, che non risolvono il problema e che non coinvolgono la generalità della popolazione scolastica
Nella Scuola Secondaria di primo e secondo grado si avverte, invece, la necessità di potenziare il tempo scuola per lo svolgimento dell´attività sportiva scolastica.
Al contrario, stiamo assistendo, in questi ultimi anni, alla drastica riduzione di impegno finanziario specifico da parte del Ministero (dai 60 milioni di alcuni anni fa ai 14 milioni attuali).
Tale situazione ha, logicamente, determinato un forte e progressivo impoverimento di questa offerta formativa, fino a renderla pressoché insignificante e ininfluente sul piano educativo, se non addirittura inutile.
In questo panorama che potrebbe, forse, apparire come un arido deserto, in cui si seminano idee, principi, buoni propositi, ma non si raccolgono i frutti, in verità, esistono aree fertili che, grazie alla motivazione, all´impegno, alla capacità di contagio e alla professionalità di molti insegnanti, prendono corpo e consistenza buone pratiche di progettualità mirate, che fanno circolare un´aria fresca e nuova nella scuola, restituendo ai bambini, ai ragazzi e ai giovani quel diritto al gioco, e al gioco motorio in particolare, che abbiamo loro sottratto, isolandoli nelle loro prigioni telematiche e allontanandoli dal rapporto caldo, diretto, concreto con la realtà.
IL PROGETTO U.N.V.S.
In questo contesto la Commissione Cultura dell´Unione Nazionale Veterani dello Sport ha ritenuto che fosse utile raccogliere, testimoniare e diffondere alcuni validi contributi di Dirigenti e Insegnanti esperti, che hanno maturato esperienze significative nell´ambito della Disciplina, dando loro la possibilità di socializzare con altri colleghi i percorsi innovativi realizzati nelle loro realtà scolastiche.
A tale scopo l´Associazione ha organizzato, presso il Grand Hotel delle Rocche di Rocca (AQ) due Seminari di studio residenziali, che si sono svolti, in una prima fase, dal 13 al 15 Gennaio 2016 e, in una seconda fase, dal 23 al 25 Marzo 2016, col coinvolgimento di 40 esperti, tra Coordinatori Territoriali di Educazione Fisica, Dirigenti scolastici e Insegnanti della Scuola dell´Infanzia e del Primo Ciclo d´Istruzione, provenienti dalle seguenti sei Regioni: Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata.
http://www.unvsabruzzo.it/Al-via-gli-Staff-di-Formatori-Scolastici-dellUNVS.htm
In questa sede cercherò di illustrare le modalità organizzative e i contributi dei Gruppi di Studio, il cui lavoro è stato assemblato e riassunto, tramite un apposito DVD, in un Pacchetto Formativo, che vorremmo diffondere a livello nazionale e territoriale.
Nel primo Seminario sono stati organizzati tre sottogruppi di lavoro, uno per la Scuola dell´Infanzia, uno per la Scuola Primaria, uno per la Scuola Secondaria di primo grado, allo scopo di delineate precise Linee Guida comuni e alcune coordinate di riferimento da seguire, per la strutturazione di un percorso formativo, centrato sulla continuità e ispirato alla logica della congruenza e della coerenza pedagogica fra i vari ordini di scuola, che dà senso e significato all´istituzione degli Istituti Comprensivi.
Nell´occasione è stata definita una griglia di lavoro contenente:
- Gli Assi culturali di riferimento della Disciplina
- Alcune Unità di Apprendimento da sviluppare nei tre ordini di scuola
- Le strategie, le metodologie e i vari orientamenti sugli stili di conduzione dell´attività didattico-educativa
- Una serie di proposte operative, centrate sul raccordo pedagogico e organizzativo tra la Scuola
dell´Infanzia e il Primo Ciclo d´Istruzione.
Una volta definite le ipotesi di lavoro, distinte per i tre ordini di scuola, sono stati organizzati degli incontri congiunti dei sottogruppi, per delineare i grandi temi da approfondire e alcune Unità di Apprendimento da realizzare in situazione reale e da verificare sul campo, nella logica della continuità, con l´impegno di poterle illustrare, poi, nel secondo Seminario programmato dal 23 al 25 Marzo 2016.
In particolare sono stati esaminati i nuclei fondanti e caratterizzanti della Disciplina in generale e quelli specifici, riferiti alle seguenti aree:
* area comunicativo-espressiva
* area cognitivo-abilitativa
* area igienico-salutistica
* area socio-comportamentale
Nel secondo Seminario, svoltosi nella stessa sede, ogni singolo componente del Gruppo ha illustrato l´attività svolta nella propria scuola, dal 16 Gennaio al 21 Marzo 2016, confrontandosi con i lavori svolti dagli altri colleghi, provenienti da realtà geografiche diverse.
A titolo esemplificativo elenchiamo alcune piste didattiche sperimentate riferite alle suddette aree disciplinari :
Area comunicativo-espressiva
Infanzia= "Io sono il mio corpo"
Primaria = " A tutto ritmo" -
Secondaria di 1° Grado = "I giochi delle emozioni" - "Tempi per conoscersi e comunicare"
"Saper esprimere emozioni" (Giochi popolari)
Area cognitivo-abilitativa
Infanzia = "Muoviamoci in ogni senso"
Primaria = " C´è un mondo..................in una palla"
Secondaria di 1° Grado = "Il ritmo del cuore, ritmo della natura" - "Il ritmo nella matematica" -"Me stesso, lo spazio e gli altri"
Area igienico-salutistica
Infanzia = "Mi muovo in salute"
Primaria = "Il cuore in salute"
Secondaria di 1° Grado = "Dall´´igiene personale al ben....essere"
Area socio-comportamentale
Infanzia = "Mi riscopro con gli altri"
Primaria = "Cresciamo...........regolandoci" ?
Secondaria di 1° Grado = "Essere responsabili e corresponsabili nell´agire"(Regoliamoci da grandi)
Facendo tesoro dei contributi di idee, proposte ed esperienze di ognuno, si è pervenuti alla strutturazione di un Pacchetto Formativo, utilizzabile nelle iniziative di formazione, che l´UNVS, in quanto Ente accreditato/qualificato dal Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca per la formazione del personale della scuola, è in grado di organizzare, congiuntamente agli Uffici Scolastici Regionali, Territoriali o alle singole Istituzioni scolastiche.
Oltre alle varie testimonianze presentate dai docenti partecipanti al Progetto e alla documentazione fotografica e dai filmati da loro prodotti, sono stati inseriti, all´interno del Pacchetto, altre buone pratiche di assoluta eccellenza, realizzate con progetti sistematici, nelle scuole di appartenenza.
Il Gruppo di Studio, ha convenuto, inoltre, sull´opportunità di inserire, alla fine del Pacchetto, un glossario, curato dal sottoscritto, riferito alla terminologia attuale nel campo educazione e della didattica adottata a livello nazionale e condivisa nei vari sistemi educativi di istruzione e formazione europei.
L´esigenza di utilizzare, in campo scolastico, una terminologia comune nasce dalla constatazione che spesso esiste una sorta di incomunicabilità fra gli insegnanti all´interno degli organi collegiali, che, in qualche modo, pregiudica la chiarezza dei contenuti, degli obiettivi di apprendimento, dei traguardi di sviluppo da perseguire e, quindi, l´efficacia degli interventi didattico/educativi da realizzare.
QUALE FORMAZIONE ?
Come riflessione conclusiva, vorrei sottolineare l´opportunità, da parte dell´Amministrazione scolastica, di concepire la formazione e l´aggiornamento degli insegnanti, non più, secondo con la modalità idraulica del travaso e col criterio della cascata dall´alto, ma come una loro reale occasione di crescita umana e professionale, in cui siano impegnati, non come semplici fruitori, ma come protagonisti, che hanno vissuto e vivono personali percorsi di studio, di approfondimento, di ricerca, di esperienze innovative, di relazioni interattive e di confronto diretto, ma anche telematico, con altri docenti operanti in ambienti scolastici diversi.
La formazione, per essere efficace e produttiva deve, inoltre, consentire agli insegnanti di riorganizzare e migliorare le proprie capacità di lavoro che si può definire cognitivo-riflessivo, cioè rimettendo in gioco le proprie risorse cognitive ed emotive (Quaglino)
In questo contesto, l´UNVS è disponibile a mettere in campo le sue migliori risorse professionali, comprese quelle dei Dirigenti e Docenti esperti, che hanno partecipato al Progetto formativo di Rocca di Mezzo.
NOTE CONCLUSIVE
Il lavoro che vi abbiamo presentato in questo Convegno, vuole, dunque, proporsi come un valido contributo in questa direzione, valorizzando i punti di forza, che pure esistono, dando finalmente voce agli insegnanti che, in prima persona vivono, quotidianamente e in silenzio, ma sempre da protagonisti, l´esperienza, non sempre facile, della scuola militante, spesso senza alcuna visibilità o riconoscimento istituzionale della loro alta e nobile funzione.
Desidero, a questo punto, chiudere questo mio intervento, con una riflessione, che vuole anche essere un invito personale ai soggetti che istituzionalmente sono impegnati nel campo dell´educazione: non dobbiamo assolutamente dimenticare che il lavoro degli insegnanti, la qualità dell´azione educativa, collegata alla loro formazione, è determinante, nell´agevolare la costruzione, da parte degli alunni, di orizzonti culturali ed educativi fondamentali, che ne segnano, in modo significativo e permanente, il loro modo di essere, di pensare, di agire e ne influenzano, in modo decisivo, il personale progetto di vita e, più in generale, il loro destino umano, civile, sociale e professionale.
Il Presidente
della Commissione Nazionale Cultura dell´U.N.V.S.
Dott. Pasquale Piredda
Ecco alcuni Links agli articoli, scritti dal Dott. Pasquale Piredda, apparsi sul giornale cartaceo il Veterano Sportivo, organo ufficiale dell´UNVS (Unione Nazionale Veterani dello Sport)
http://www.unvs.it/file/veterano01_2016.pdf
Pagine 3 , 22-23
http://www.unvs.it/file/veterano05_mr_rgb1.pdf
Pagine 10-11
http://www.unvs.it/file/veterano04_mr_rgb2.pdf
Pagine 6-7
http://www.unvs.it/file/veterano03lr.pdf
Pagina 4
http://www.unvs.it/file/veterano02mrrgb.pdf
Pagine 3 e 5 , 22-23-24
http://www.unvs.it/file/veterano_03_lr.pdf
Pagina 2
http://www.unvs.it/file/veteranodellosport052013_lr.pdf
Pagina 6
http://www.unvs.it/file/veterano_04_2013_lr.pdf
Pagine 4 e 5
http://www.unvs.it/file/veterano_03_2013_lr.pdf
Pagina 8
http://www.unvs.it/file/veterano012013lr.pdf
Pagina 5
http://www.unvs.it/file/veterano_06_2012_lr.pdf
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http://www.unvs.it/file/veterano_02_2012.pdf
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Fonte: UNVS Loano www.unvsliguria.it