16 LUGLIO 1944 - 16 LUGLIO 2018 - MEMENTO: 74° ANNIVERSARIO SCUDETTO DI GUERRA CONQUISTATO DAL 42° VVF DELLA SPEZIA
15-07-2018 21:58 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Eravamo quasi in cielo, Gianfelice Facchetti ricorda la favola dimenticata dei VVF dello Spezia Calcio
di Francesco A. Bellini
Una storia dimenticata, il campionato di calcio 1943-44. Vinto dalla squadra dei VVF dello Spezia Calcio, squadra dell´omonima città. Una squadra nata quasi per caso, capace di raggiungere un risultato impensabile.Tra i bombardamenti e le tante difficoltà, non solo organizzative. Una favola moderna che, nonostante ciò, non trova spazio nell´albo d´oro del campionato di calcio. Un calcio diverso da quello al quale siamo abituati, il calcio al tempo della guerra. Con le sue gioie, i suoi dolori, le sue contraddizioni. Raccontato da Gianfelice Facchetti nella piece teatrale "Eravamo quasi in cielo". Portata in scena, per un anno, nei teatri di Milano e provincia e in alcune altre regioni della penisola.
Di seguito l´intervista allo stesso Gianfelice Facchetti.
Eravamo quasi in cielo, la messa in scena di chi non si prende mai la scena
"L´idea è nata dalla lettura di un libro su una vicenda poco conosciuta, quella del campionato di calcio 1943-44. Ne è subito scaturita la voglia di rappresentarla in teatro. Insieme a Marco Ciriello abbiamo iniziato a scrivere la piece teatrale e a maggio 2017 abbiamo iniziato a rappresentarla a Milano. Per proseguire in provincia e concludere, esattamente poche settimane fa, a Cassano d´Adda, paese natale di Valentino Mazzola. Un grande successo, tanti gli apprezzamenti. E le emozioni suscitate. Le vicende italiane degli ultimi anni, tra terremoti e disastri vari, hanno portato via vite e sogni. Si è però riscoperto il valore di coloro che non si prendono mai la scena, che non appaiono mai in una intervista. Nonostante il loro sia un contributo straordinario. Spesso dimenticato. Sono i Vigili del Fuoco, uomini che pensano e ragionano da squadra. Lo Spezia Calcio VVF del campionato 1943-44 ne è l´immagine"
Campionato di calcio 1943-44, declassamento a Campionato di Guerra.
Il campionato di calcio 1943-44 non appare nell´albo d´oro del campionato di calcio italiano. " Seppure in quell´anno sia stato giocato nel Nord Italia un campionato che aveva tutte le caratteristiche di un campionato di calcio. Vinto dai VVF dello Spezia Calcio, nonostante la guerra e le tante difficoltà incontrate per organizzarlo. Squadra un pò raffazzonata, che con grande sorpresa di tutti, compresi loro stessi, portò a casa la vittoria finale. Fermo poi, venti giorni dopo, il declassamento da parte della Federazione Gioco Calcio di quel campionato a Campionato di Guerra. A ricordo di quello scudetto, oggi la formazione spezzina che milita nel Campionato di Serie B, gioca con maglie sulle quali è stampato un ovale tricolore con una coppa stilizzata, riconoscimento che non ha eguali in nessun team calcistico italiano. Una storia bella, che abbiamo voluto riscoprire e proporre al nostro pubblico. Una storia che ha riscontrato il favore di tutti, appassionati di calcio e non. Perché si tratta di una storia dimenticata"
Difficoltà e restrizioni, si gioca sotto i bombardamenti
"Fase conclusiva della guerra, l´Italia sotto i bombardamenti degli Alleati. Il campionato inevitabilmente ristretto a poche squadre. Dopo l´8 settembre 1943, la FIGC, insieme al governo della Repubblica Sociale Italiana, decise di far nascere un campionato misto con raggruppamenti macroregionali. Con qualche restrizione. I giocatori potevano scendere in campo solo con la squadra del luogo più vicino a quello dove prestavano il servizio militare. A patto che le società proprietarie del cartellino firmassero il nulla osta. E che a fine campionato i giocatori tornassero di proprietà delle società di appartenenza. Chi non fosse stato in regola con il servizio militare aveva solo due possibilità: arruolarsi nella RSI oppure scappare e fare il partigiano. La guerra incombeva"
Iscrizione a rischio per lo lo Spezia Calcio, si trova l´escamotage
"Il campionato 1943-44 ebbe un´altra particolarità. Vista l´esiguità delle squadre che potevano iscriversi vennero raccolte squadre di serie diverse. Dalla Serie A fino alla Serie C. Tra queste, i VVF dello Spezia Calcio che nell´ultimo campionato regolare 1942-43 aveva giocato in Serie B, piazzandosi al 6° posto. L´inizio per la società fu duro. Rischiò di non poter fare la squadra. E di non potersi iscrivere perché il suo presidente aveva aderito ai Comitati di Liberazione Nazionale. La situazione venne risolta dall´Ing.Gandino, comandante dei VVF spezzini, in veste di dirigente della società. Fu così proposto ai Vigili del Fuoco che i giocatori ne divenissero allievi volontari, alfine di risolvere la situazione, della squadra e della città. La Spezia era stata una delle città più bombardate e quindi avere Vigili del Fuoco in più, risultava utile. Con l´automatica agevolazione di avere il doppio passaporto, italiano e tedesco, che valeva come lasciapassare per giocare le partite. Un escamotage che sarebbe stato utilizzato anche da altre società, come il Torino Fiat e la Ampeleia Trieste. I loro giocatori furono iscritti come operai delle rispettive aziende"
Nuova avventura, vittoria inattesa
Titolo conseguito, beffa perpetrata
"Neanche il tempo di concludere i festeggiamenti che arrivò la notizia del declassamento da parte della Figc del campionato appena vinto a campionato di guerra. Senza iscrizione della squadra spezzina nell´albo d´oro del Campionato di Calcio italiano. Quando ripresero a giocare nel 1945, con le regole cambiate in corsa, i Vigili del Fuoco dovettero pagare per mantenere l´iscrizione. Lo Spezia tornò in Serie B. Un´autentica beffa"
Anni 2000, arriva il titolo onorifico
"Negli anni 2000, un giornalista riscoprì il caso. Raccolse le testimonianze dei sopravvissuti di quella squadra. Tra questi Sauro Tomà, ultimo a mancare. Spezzino e giocatore del Grande Torino. Unico sopravvissuto della tragedia di Superga. Il risultato fu un libro, "Un giorno di allarmi aerei". Sulla scia della pubblicazione, vennero presentate le domande di riconoscimento del titolo. La Federazione a questo punto riconobbe un titolo onorifico. Ma la squadra dei VVF della Spezia continua ad essere esclusa dall´albo d´oro"
Lo Spezia Calcio 1943-44, sacrificio e spirito di squadra
La vittoria dei pompieri spezzini ha un valore particolare. Non è una squadra dal nome blasonato. Anzi. E´ una piccola realtà calcistica che a fatica riesce ad iscriversi al campionato. La squadra è composta da giocatori recuperati in giro e assemblati alla meglio. Poco considerata ad inizio campionato, partita dopo partita si fa strada fino a vincere il titolo di Campione d´Italia. Esempio di sacrificio e spirito di squadra. "Lo Sport come sopravvivenza, niente di più lontano dal calcio odierno. Non scampagnate. Le partite venivano giocate tra i bombardamenti, con mezzi di fortuna. E potevano durare ore. Niente allenamenti, ogni tanto una corsetta. Con la possibilità di mangiare, quando possibile, in caserma. Ma c´era la volontà di sopravvivere. Lo Spezia Calcio é un esempio da trasmettere ai giovani, agli appassionati di calcio, agli amanti di teatro. Per colmare la loro voglia di sentire raccontare storie belle, storie lontane. Storie dimenticate"
http://milanosportiva.com/2018/07/02/eravamo-quasi-in-cielo-gianfelice-facchetti-ricorda-la-favola-dimenticata-del-la-spezia-calcio/
OGGI, 16 LUGLIO 2018, ricorre il 74° anniversario della vittoria dei MITICI VVF della Spezia
Sulle motivazioni della decisione esistono ben precise teorie....
Su questo evento, che per i VVF della Spezia, non fu solo una semplice e mera elencazione di risultati dei vari incontri che si susseguirono in quel campionato, ma, in definitiva, pregno di più profondi significati, per una città come Spezia, città che rappresentava una delle più bombardate d ́Italia ed una popolazione colpita da lutti, distruzioni ed enormi disagi e privazioni, che tale conflitto procurò.
In definitiva quella vittoria fu uno dei diversi positivi e propositivi momenti di speranza, volontà di riscatto e di impegno per la ricostruzione, che, fin da subito, animò gli spezzini.
Il ricordo di quegli eventi, ancora oggi riecheggia , non si è per nulla sopito o spento, anzi, è vivo come non mai, giustamente alimentato da cerimonie di commemorazione, da libri, ricordato da quotidiani, riviste mensili, media, segno tangibile dell´emozione e dell ́unicità che rappresenta.
Tutto è iniziato dalla pubblicazione del libro "Un giorno di allarmi aerei" scritto da Armando Napoletano, anni ´90, seguito, nel 2002 da "Lo scudetto per sempre" (autori Fabrizio Calzia, Paolo Rabajoli) e recentemente (2016) da "Una squadra improbabile. Quando i pompieri sfidarono il Grande Torino", scritto da Luigi Bonomi.
Anche il giornalista-scrittore Andrea Schianchi (Gazzetta dello Sport) recentissimamente si è cimentato nel ricordo dell´impresa dei Mitici, con un testo dal titolo "Non spegnete quel fuoco", opera presentata in anteprima nazionale, a La Spezia, il giorno 9 Giugno u.s.
Sempre in ricordo della storica impresa del ´43-´44, compiuta dai VVF spezzini, non poteva mancare la piece teatrale di Gianfelice Facchetti, personaggio di Cultura e di Sport , socio UNVS della Sezione "O. Lorenzelli - F.Zolezzi" della Spezia, Ambasciatore dei Valori dello Sport e ideale Testimonial dell´Associazione. che attualmente replica nei teatri italiani la trasposizione scenica dal titolo "Eravamo quasi in cielo" , opera che riscuote notevole successo di pubblico e di critica.
Questo spettacolo ha il patrocinio del CONI Nazionale, dell´UNVS Nazionale e del Comune della Spezia.
A breve Gianfelice diramerà le sedi ove intende replicare la sua opera
Links del Trailer dello spettacolo teatrale "Eravamo quasi in cielo"di Gianfelice Facchetti e di Facebook, gestito dall ́Autore.
Per concludere: attendiamo, fiduciosi, che "QUALCUNO", finalmente, realizzi una FICTION....
PIERO LORENZELLI
Fonte: UNVS La Spezia La Spezia www.unvsliguria.it