50 anni dalle Olimpiadi: festeggiato Cosimo Pinto , pugile olimpionico
04-09-2014 14:49 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Metti una sera a cena con un campione olimpico, un grande campione degli anni 60, un pugile che ha fatto sognare l´Italia intera della Boxe. Stiamo parlando di Cosimo Pinto, medaglia d´oro nei pesi medio massimi alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964. Pinto è uno dei personaggi più rappresentativi del panorama sportivo novarese. Schivo, riservato, equilibrato, ma sempre disponibile al dialogo quando racconta della sua impresa. "Il tempo trascorre inesorabile" - accenna Pinto - riferendosi al fatto che proprio nel 2014 si è celebrato il cinquantesimo anniversario della conquista di quella prestigiosa medaglia. S´intuisce anche un pizzico di malinconia nelle parole di Cosimo nel rievocare i ricordi di quei round sul ring giapponese: l´ex pugile sembra coccolare il suo successo con l´entusiasmo di un ragazzino.
Cosimo Pinto, classe 1943, pugile novarese che ha combattuto nelle categorie dei pesi medi e mediomassimi, vincendo le Olimpiadi di Tokyo del 1964, è stato festeggiato in forma ufficiale dal Comune di Novara e dal Coordinamento delle Associazioni Benemerite con una cerimonia che si è tenuta il 16 giugno scorso nella sede del Club Unione a cura del Panathlon di Novara.
La storia di Cosimo Pinto è straordinaria e ricca di successi che culminarono appunto nella vittoria alle Olimpiadi (nell´edizione precedente, che si svolse a Roma nel 1960 l´oro nella medesima categoria andò ad un´icona del pugilato di tutti i tempi, ovvero Cassius Clay).
Tutta la nazione, all´indomani dello straordinario risultato ottenuto, gli tributò un calore incredibile. La Novara sportiva fu tutta con lui. Al suo rientro in città, dopo l´oro olimpico, trovò, con sua sorpresa, la banda musicale. Attraversò le strade del centro su un´auto scoperta, tra il tripudio dei novaresi. Pinto fu accolto da eroe con un entusiasmo encomiabile: coriandoli, stelle filanti, un corteo senza fine ne esaltò le doti di grande sportivo sull´eco del suo successo.
Successivamente decise di non accettare le lucrose offerte per passare al pugilato professionistico, preferendo un tranquillo lavoro in banca. Praticò ancora sport, dapprima con le immersioni subacquee. Proprio al ritorno da un´immersione ebbe un incidente d´auto, che lo privò della funzionalità del braccio destro, che da pugile era quello più forte. Imparò a utilizzare il sinistro così bene, che tuttora vince titoli italiani per veterani nel tiro a segno.
Cosimo Pinto è tutto questo, è soprattutto l´uomo infinitamente innamorato dello sport e non solo del suo sport. Lo testimonia la sua effervescente attività e il suo impegno agonistico e non solo agonistico con i Veterani sportivi.
Claudio Sassone
Fonte: www.unvspiemontevalledaosta.it
Cosimo Pinto, classe 1943, pugile novarese che ha combattuto nelle categorie dei pesi medi e mediomassimi, vincendo le Olimpiadi di Tokyo del 1964, è stato festeggiato in forma ufficiale dal Comune di Novara e dal Coordinamento delle Associazioni Benemerite con una cerimonia che si è tenuta il 16 giugno scorso nella sede del Club Unione a cura del Panathlon di Novara.
La storia di Cosimo Pinto è straordinaria e ricca di successi che culminarono appunto nella vittoria alle Olimpiadi (nell´edizione precedente, che si svolse a Roma nel 1960 l´oro nella medesima categoria andò ad un´icona del pugilato di tutti i tempi, ovvero Cassius Clay).
Tutta la nazione, all´indomani dello straordinario risultato ottenuto, gli tributò un calore incredibile. La Novara sportiva fu tutta con lui. Al suo rientro in città, dopo l´oro olimpico, trovò, con sua sorpresa, la banda musicale. Attraversò le strade del centro su un´auto scoperta, tra il tripudio dei novaresi. Pinto fu accolto da eroe con un entusiasmo encomiabile: coriandoli, stelle filanti, un corteo senza fine ne esaltò le doti di grande sportivo sull´eco del suo successo.
Successivamente decise di non accettare le lucrose offerte per passare al pugilato professionistico, preferendo un tranquillo lavoro in banca. Praticò ancora sport, dapprima con le immersioni subacquee. Proprio al ritorno da un´immersione ebbe un incidente d´auto, che lo privò della funzionalità del braccio destro, che da pugile era quello più forte. Imparò a utilizzare il sinistro così bene, che tuttora vince titoli italiani per veterani nel tiro a segno.
Cosimo Pinto è tutto questo, è soprattutto l´uomo infinitamente innamorato dello sport e non solo del suo sport. Lo testimonia la sua effervescente attività e il suo impegno agonistico e non solo agonistico con i Veterani sportivi.
Claudio Sassone
Fonte: www.unvspiemontevalledaosta.it