A Mosca i Veterani dello Sport di Asti
26-11-2019 10:31 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
La Maratona di Mosca ha catalizzato l’attenzione degli Ambasciatori dello Sport di Asti, in particolar modo di Paolo Cavaglià, in veste di accompagnatore e di Gianfranco Chiaranda, maratoneta, entrambi soci dei Veterani dello Sport della sezione Giovanni Gerbi di Asti. E’ stata una bella esperienza turistica e sportiva. “Turistica perché in questi 5 giorni russi, abbiamo visitato una città di 12 milioni di abitanti che non ha mancato di stupirci. La metropolitana, in funzione dal 15 maggio 1935, ci ha impressionato per i molti chilometri sotterranei, con le sue stazioni monumentali e i suoi treni (uno ogni 45 secondi) sempre pieni di gente). E’ il quinto sistema di metropolitana più frequentato al mondo per numero medio di passeggeri all'anno (dopo quelli di Tokyo, Pechino, Seul e Shanghai) ed è presa d’assalto da pedoni veloci che non sorridono mai. La massima automazione possibile dappertutto e tanti “sorveglianti” con mini detector. Strade larghe, pulite, con operai che lavorano giorno e notte per riparazioni varie, dove sfilano le macchine in modo impressionante per la velocità e per il numero. Mi ha meravigliato il Cremlino, splendido (è attualmente direttrice Elena Gagarina, figlia del cosmonauta Jurij Gagarin) con il palazzo ligneo, l’Armeria, i Giardini di Alessandro, uno dei primi parchi urbani moscoviti, i musei particolari e il mercatino molto caratteristico con le bancarelle all'aperto piene di souvenir russi. E poi il cuore di Mosca: la Piazza Rossa e altre piazze, la Cattedrale di San Basilio, San Giorgio patrono della città, il mausoleo Lenin, il teatro Bolshoy, il GUM, la Cattedrale principale di Mosca e di tutta la Russia. Siamo poi andati alla scoperta degli altri quartieri di Mosca che si trovano fuori il centro storico. Abbiamo visitato il monastero delle Novizie, la collina dei passeri con il panorama mozzaffiato (vicino allo Stadio Luzniki) il parco della Vittoria, la collina dell'Adorazione, i palazzi staliniani, i 7 grattacieli moderni chiamati “Sette Sorelle” e altri splendidi monumenti”.
Fonte: www.unvspiemontevalledaosta.it
Dal lato sportivo, domenica 22 settembre, giorno della corsa, un tempo di color bigio, variabile per il clima, ha visto la partenza di circa 11000 runners (l’86% uomini e il resto donne) nella settima Maratona di Mosca, nata nel 2013. Il percorso, con partenza e arrivo allo Stadio Luzniki, molto bello con ampie strade solo adibite alla corsa podistica è stato funestato da folate di vento gelido con velocità di circa 60 km/h che si alternavano a pioggia fredda con grandine e a sporadiche apparizione di sole. I risultati: il primo uomo Yadgarov Iskander (RU) ha finito con il tempo di 2:18:02 e la prima donna Nikita Wladimir (RU) ha impiegato 2:29:26. Record dei 42km e 195 metri di Mosca: nel maschile è del 2016, con il russo Artem Alekseev a compiere l’impresa con un tempo di 2:13:40; per le donne è di Sardana Trofimova, atleta russa che nel 2018 ha concluso la maratona con un tempo di 2:28:31. Sono stati sei gli astigiani, Ambasciatori dello Sport della città di Asti che hanno partecipato, fra cui l’over 70 Gianfranco Chiaranda che ha impiegato 4h44’. Chiaranda dice:“E’ stata una maratona tutta particolare. Il troppo freddo ha influito negativamente sui tempi. Il mio miglior risultato è stato ottenuto nella maratona di Milano nel 2000 dove ho chiuso in 3h18’19”.
Questa maratona non era proprio di livello internazionale anche se l’organizzazione della competizione è risultata essere di buon livello sia per il personale addetto che per l’expo e il percorso presidiato in modo militare. Gli Ambasciatori, nella giornata precedente la manifestazione, hanno incontrato il general manager della maratona Anatoly Zubko al quale hanno portato i saluti dell’ amministrazione comunale di Asti consegnando il gagliardetto della città e donando i libri dell’editore Lorenzo Fornaca e quello degli Ambasciatori “Di corsa per il Mondo - 12 anni di Maratone” ed altra documentazione riguardante le tradizioni artistico- culturali della città.
Paolo Cavaglià
Fonte: www.unvspiemontevalledaosta.it