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Bolzano: tornate in auge le bocceCapone e Rabensteiner i vincitori
06-05-2019 20:09 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Il gioco delle bocce, pur non essendo sport olimpico, è largamente diffuso nel nostro Paese soprattutto nel mondo tutt'altro che piccolo dei pensionati. Era inserito ai vecchi tempi nel calendario delle manifestazioni del trofeo Prestige ma poi era finito in dimenticatoio. Nell'edizione 2019 del Nuovo Prestige, sponsorizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, fra le undici gare in programma è stato giustamente inserito il torneo di bocce che ha richiamato – al di là di qualche assenza dell'ultima ora – un numero elevato di veterane e veterani atesini dello spoprt. Da Trento è giunto con spirito decoubertiniano il delegato regionale Luciano Vanz con la consorte Grazia. Il presidente dei veterani Alberto Ferrini ha coordinato la lunga serie di partite sui quattro campi coperti del bocciodromo di via Parma a Bolzano gestito dal Centro Anziani.
Era stato il consigliere Guido Mazzoli a “inventare” la singolare formula della competizione: un torneo giallo fra coppie estratte a sorte di turno in turno. Praticamente ogni giocatore ha disputato quattro partite: la classifica finale è stata determinata dalla somma dei punti realizzati in ogni sfida. A parità di punti realizzati sono stati presi in considerazione i punti “passivi”.
Grande equilibrio nel torneo femminile che ha visto il successo di Traudi Rabensteiner di Bressanone con 21 punti. Hanno completato il podio a quota 19 le meranesi Angiolina Brentegani ed Erika Zöggeler due specialiste del tiro a segno.Distaccata di un solo punto Carmen Mancabelli di Appiano al quarto posto incalzata da Eliana Valerio e Greti Dissertori.
Distacchi più netti in campo maschile . Con 33 punti attivie solamente 6 passivi ha vinto il torneo Piero Capone che ha colto il suo primo successo nel trofeo Nuovo Prestige. Al secondo posto il favorito della vigilia Carlo Boaretto a quota 30, terzo Marco Zanol con 26 punti. A pochi opunti dal podio Antonio Soraruf, Pino Polidori e Gigi Zarlatti il più anziano in gare con le sue 88 primavere.
Il vicepresidente Toni Marchiori è stato impegnato per tutta la mattinata nell'allestimento di un lauto pranzo nel salone del centro anziani. Quindi con il presidente Alberto Ferrini il delegato regionale Luciano Vanz ha partecipato alle premiazioni dei primi tre classificati nelle gare di birilli, tiro a segno e bocce. Bilancio decisamente positivo per una manifestazione che merita di essere riproposta in futuro.
Fonte: Franco Sitton
Era stato il consigliere Guido Mazzoli a “inventare” la singolare formula della competizione: un torneo giallo fra coppie estratte a sorte di turno in turno. Praticamente ogni giocatore ha disputato quattro partite: la classifica finale è stata determinata dalla somma dei punti realizzati in ogni sfida. A parità di punti realizzati sono stati presi in considerazione i punti “passivi”.
Grande equilibrio nel torneo femminile che ha visto il successo di Traudi Rabensteiner di Bressanone con 21 punti. Hanno completato il podio a quota 19 le meranesi Angiolina Brentegani ed Erika Zöggeler due specialiste del tiro a segno.Distaccata di un solo punto Carmen Mancabelli di Appiano al quarto posto incalzata da Eliana Valerio e Greti Dissertori.
Distacchi più netti in campo maschile . Con 33 punti attivie solamente 6 passivi ha vinto il torneo Piero Capone che ha colto il suo primo successo nel trofeo Nuovo Prestige. Al secondo posto il favorito della vigilia Carlo Boaretto a quota 30, terzo Marco Zanol con 26 punti. A pochi opunti dal podio Antonio Soraruf, Pino Polidori e Gigi Zarlatti il più anziano in gare con le sue 88 primavere.
Il vicepresidente Toni Marchiori è stato impegnato per tutta la mattinata nell'allestimento di un lauto pranzo nel salone del centro anziani. Quindi con il presidente Alberto Ferrini il delegato regionale Luciano Vanz ha partecipato alle premiazioni dei primi tre classificati nelle gare di birilli, tiro a segno e bocce. Bilancio decisamente positivo per una manifestazione che merita di essere riproposta in futuro.
Fonte: Franco Sitton