CONI Spezia: corsi per educare i genitori dei piccoli calciatori
31-01-2018 17:34 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
«Abbiamo fatto un corso di recente. Ne realizzeremo uno nuovo in autunno. I genitori, e gli allenatori, devono imparare lo spirito sportivo con sedute di gruppo. Diciamo che vanno messi un poco sotto cura».
Lo afferma Augusto Rosada Franchetti, delegato CONI per la provincia della Spezia pronto a richiamare all´ordine mamme, papà e anche i tecnici, che assistono alle partite di calcio giovanile.
L´episodio accaduto domenica scorsa al campo Tanca di Mazzetta dove una gara tra "Giovanissimi" è finita in rissa segna la spia di allerta negli uffici CONI. «Servirebbero scelte drastiche come il blocco totale del calcio giovanile o match a porte chiuse - dice-. Purtroppo non si può: sarebbero scelte punitive anche per le società e i genitori che interpretano lo spirito sportivo. Certamente un segnale va dato. Io spero che il Giudice sportivo punisca i responsabili una volta accertate le responsabilità», dice.
Così sulla decisione arbitrale di sospendere il match, criticata da alcuni. «Io penso che abbia fatto bene - sottolinea -. Quando una partita di calcio giovanile trascende va subito bloccata. Viene meno lo spirito educativo del movimento.
Non serve più continuare. Credo che il gesto dell´arbitro debba essere preso a esempio. Fermiamole tutte al primo accenno di intemperanza o aggressività». Aggiunge: «Spesso i genitori caricano i ragazzi di aspettative malsane e i tecnici pensano di essere in Serie A o in Coppa dei Campioni. Queste categorie vanno allontanate dal calcio giovanile. Una bella soluzione sarebbe quella di abolire per sempre risultati e spirito competitivo dal calcio almeno fino alla piena adolescenza ».
Il Secolo XIX
Marco Toracca
Fonte: UNVS La Spezia La Spezia www.unvsliguria.it
Lo afferma Augusto Rosada Franchetti, delegato CONI per la provincia della Spezia pronto a richiamare all´ordine mamme, papà e anche i tecnici, che assistono alle partite di calcio giovanile.
L´episodio accaduto domenica scorsa al campo Tanca di Mazzetta dove una gara tra "Giovanissimi" è finita in rissa segna la spia di allerta negli uffici CONI. «Servirebbero scelte drastiche come il blocco totale del calcio giovanile o match a porte chiuse - dice-. Purtroppo non si può: sarebbero scelte punitive anche per le società e i genitori che interpretano lo spirito sportivo. Certamente un segnale va dato. Io spero che il Giudice sportivo punisca i responsabili una volta accertate le responsabilità», dice.
Così sulla decisione arbitrale di sospendere il match, criticata da alcuni. «Io penso che abbia fatto bene - sottolinea -. Quando una partita di calcio giovanile trascende va subito bloccata. Viene meno lo spirito educativo del movimento.
Non serve più continuare. Credo che il gesto dell´arbitro debba essere preso a esempio. Fermiamole tutte al primo accenno di intemperanza o aggressività». Aggiunge: «Spesso i genitori caricano i ragazzi di aspettative malsane e i tecnici pensano di essere in Serie A o in Coppa dei Campioni. Queste categorie vanno allontanate dal calcio giovanile. Una bella soluzione sarebbe quella di abolire per sempre risultati e spirito competitivo dal calcio almeno fino alla piena adolescenza ».
Il Secolo XIX
Marco Toracca
Fonte: UNVS La Spezia La Spezia www.unvsliguria.it