Canola, a un mese dalla vittoria al Giro d´Italia, ritorno eccellente da corridore etico a Rivarolo Canavese
26-06-2014 09:20 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Gli applausi di un mese prima per la vittoria, frutto di tenacia, nella frazione Fossano-Rivarolo Canavese del Giro d'Italia meritavano un recall per ampliarli conoscendo la vera dimensione di Marco Canola: il corridore vicentino, esprimendo la propria serieta' e caratura umana, e' tornato ad assaporare le sue emozioni agonistiche migliori a cento metri dal traguardo piu' amato come ospite d'onore del Gala' dello Sport Etico all'hotel Rivarolo.
''Vincere una tappa della corsa rosa ti dona consapevolezza di aver dedicato tanti sacrifici allo sport in cui credi. In queste settimane di riposo ho pensato a lungo: il ciclismo e' una scommessa che tanti giovani, anche dotati di mezzi atletici migliori dei miei, possono fare contando unicamente sulle proprie energie fisiche e mentali. Nel 2014 lo sport si puo' praticare senza l'aiuto della farmacologia, crescendo ogni giorno e scoprendosi piu' forti. La mia disciplina in questi anni ha sperimentato, causa doping, la fuga degli sponsor, il calo di interesse del grande pubblico degli appassionati. La reazione piu' logica e' proporsi in modo credibile, onesto: apprezzo la maglia etica-antidoping come simbolo di chi si riconosce nelle sue capacita' e nella sua determinazione a migliorarsi'': ha analizzato Marco, 25 anni, pronto al rientro alle gare al campionato italiano in linea di sabato prossimo e a puntare poi a una maglia azzurra al mondiale dii settembre in Spagna.
Accompagnato dalla fidanzata Lara, Canola ha indossato la casacca etica ideata dall'Asd Sapientiae Motusque - sviluppata in collaborazione con l'Unione Nazionale Veterani dello Sport - distintiva per il vincitore dei traguardi volanti che accetta di sottoporsi volontariaimente a controlli antidoping a fine gara.
Oltre ai riconoscimenti elargiti dal neosindaco Alberto Rostagno, sono stati i Veterani della neonata sezione di Rivarolo, guidati dal presidente Vitaliano De Gregorio e dal suo vice Domenico Barbuto - organizzatori del Gala' - a creare l'atmosfera efficace tra affetto e riflessioni.
''Veterani non e' termine da associare a vetusti, superati: ci proponiamo come figure che interpretano lo sport come esperienza formativa di vita e trasmettono questo concetto ai giovani - ha spiegato il consigliere nazionale Unvs Gianfranco Vergnano - Il ciclismo, come ogni sport, presenta purtroppo costanti esempi di chi, per rincorsa smodata al successo, calpesta il bene primario della salute personale con tutto quanto di negativo ne deriva. Il nostro sostegno alla maglia etica e' un atto incisivo in questa direzione: ragazzi come Marco Canola sono una certezza per il nostro impegno. Ora anche Aido, associazione nazionale donatori d'organi, si sta affiancando a noi e a maglia etica, per riaffermare il diritto alla vita sana: i trapianti soddisfano appena un terzo della richiesta. Il trend deve portare, diffondendo il messaggio, a garantire un futuro a sempre piu' soggetti bisognosi''.
Della sezione Unvs di Rivarolo, gia superiori alle trenta unita' gli iscritti in appena dieci giorni, fa parte anche Walter Durbano, campione italiano di maratona ai tempi di Gelindo Bordin, oro olimpico a Seul '88, cugino di Canola: ''Apprezzo tantissimo ritrovare in Marco le qualita' umane che avevo conosciuto con Gelindo, mio ex-compagno di team: al di la' di queste ottime doti di famiglia aggiungo che senza questi presupposti di lealta' non si puo' gareggiare''.
In una cittadina canavesana che si pone l'obiettivo di sviluppare progetti etici nel volley femminile con l'avvio della stagione 2014-2015, grazie a un presidente di club scrupoloso come Domenico Barbuto, un riflesso immediato sempre a due ruote ci sara' il 23 luglio all'attiguo velodromo Pietro Francone di San Francesco al Campo: ''Il 23 e' diventato simpaticamente il giorno dedicato al ciclismo in territorio canavesano - ha scherzato Giacomino Martinetto, responsabile dell'impianto - Nel corso della riunone giovanile in pista programmata per quel giorno interromperemo le gare per una mezz'ora per avvicinare i ragazzini alla maglia etica, aprendoli cosi' a un nuovo obiettivo appagante da conqustare con i loro gesti agonistici, E' importante vederli crescere divertendosi e restando percio' assolutamente lontani da pratiche illecite che ancora oggi purtroppo riscontriamo con pesanti danni di immagine''.
La maglia etica antidoping alla Maratona delle Dolomiti, con patrocinio Coni, alla Maratona delle Dolomiti del prossimo 6 luglio
ll rendez-vous di Rivarolo Canavese si e' proiettato anche su un futuro prossimo di indiscusso prestigio nel settore amatoriale mediante l'annuncio che la 28/a Maratona delle Dolomiti-Enel, domenica 6 luglio, adottera' la maglia etica-antidoping.
La gara altoatesina di Corvara sottoporra' a controlli a tutela della salute gli atleti che saliranno sui podi, maschili e femminili, sia della Maratona (138 chilometri con sette salite da scalare) sia del Percorso Medio (106 chilometri) per un totale di dodici test effettuati dall'Asl di Bolzano.
La competizione della Val Badia sara' la prima nella storia delle gran fondo a beneficiare del patrocinio Coni per l'adesione al progetto maglia etica.
La sensibilita' dello staff organizzativo guidato da Claudio Canins consente di effettuare alla casacca uno step importantissimo, anche sul versante culturale, nella sua mission.
Rivarolo Canavese (Torino), 25 giugno 2014
Fabio Provera
Fonte: www.unvspiemontevalledaosta.it