Carlo Galetti: indiscusso pioniere del pedale nei primi anni del ´900
18-04-2017 19:24 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Nasce a Corsico nel 1882, intraprende il mestiere del tipografo e porta a termine la prima corsa vittoriosa a 20 anni. Poi rappresenta il ciclismo italiano fino agli anni ´20, concludendo la sua vicenda agonistica con un palmarès eccezionale.
Dominatore indiscusso delle corse a tappe, ha dato dimostrazione in oltre 15 di carriera ad altissimo livello, di continuità, resistenza e recupero come nessun altro dei suoi coetanei. Prima della guerra era ospite fisso all´Hotel Genovese oltre che per gli allenamenti anche con la famiglia.
Per spiegarne la passione ciclistica ricordiamo che portò a termine la Milano Sanremo del 1931 all´età di quasi 50 anni impiegando un´ora e mezza di meno rispetto alle sue prime partecipazioni. Dice di lui Carlo Delfino: «Desta stupore e ammirazione ancora adesso il suo "modo di correre". Non è veloce e abile come Cuniolo, non è astuto e grintoso come Gerbi, non è irruento e resistente come Ganna, non è diplomatico e opportunista come Pavesi ma è un po´ tutte queste cose insieme. Tuttavia la stampa del tempo non lo ama molto per la sua tattica che viene giudicata "sparagnina", al risparmio, da succhiaruote, anzi da sanguisuga sempre pronta a sfruttare il lavoro altrui: i contemporanei gli imputano di non essere un personaggio che "fa vendere", e gli contestano che nelle sue vittorie "manca l´iperbole". Noi invece sosteniamo, credo senza temi di smentita, che, pur non essendo Galetti corridore "da imprese eclatanti", nessuno tra i pionieri ha saputo eguagliarlo per continuità di rendimento. E questa è la sua grandezza, e per questa qualità va ricordato.»
"Galetti, un portento" di Paolo Migliavacca, Lorenzo Papetti e Adelelmo Portioli. Sport & Passione Editore (208 pagine, 113 illustrazioni, documenti inediti), € 15.
http://www.ponentevarazzino.com/2017/04/16/90252/
Fonte: UNVS Varazze - Varazze www.unvsliguria.it
Dominatore indiscusso delle corse a tappe, ha dato dimostrazione in oltre 15 di carriera ad altissimo livello, di continuità, resistenza e recupero come nessun altro dei suoi coetanei. Prima della guerra era ospite fisso all´Hotel Genovese oltre che per gli allenamenti anche con la famiglia.
Per spiegarne la passione ciclistica ricordiamo che portò a termine la Milano Sanremo del 1931 all´età di quasi 50 anni impiegando un´ora e mezza di meno rispetto alle sue prime partecipazioni. Dice di lui Carlo Delfino: «Desta stupore e ammirazione ancora adesso il suo "modo di correre". Non è veloce e abile come Cuniolo, non è astuto e grintoso come Gerbi, non è irruento e resistente come Ganna, non è diplomatico e opportunista come Pavesi ma è un po´ tutte queste cose insieme. Tuttavia la stampa del tempo non lo ama molto per la sua tattica che viene giudicata "sparagnina", al risparmio, da succhiaruote, anzi da sanguisuga sempre pronta a sfruttare il lavoro altrui: i contemporanei gli imputano di non essere un personaggio che "fa vendere", e gli contestano che nelle sue vittorie "manca l´iperbole". Noi invece sosteniamo, credo senza temi di smentita, che, pur non essendo Galetti corridore "da imprese eclatanti", nessuno tra i pionieri ha saputo eguagliarlo per continuità di rendimento. E questa è la sua grandezza, e per questa qualità va ricordato.»
"Galetti, un portento" di Paolo Migliavacca, Lorenzo Papetti e Adelelmo Portioli. Sport & Passione Editore (208 pagine, 113 illustrazioni, documenti inediti), € 15.
http://www.ponentevarazzino.com/2017/04/16/90252/
Fonte: UNVS Varazze - Varazze www.unvsliguria.it