Due ruote che passione: Liguria su tutte
05-06-2015 22:24 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Spezia sesta in Italia
Un po' per forza, un po' per piacere, la Liguria è la regione più "appassionata".
Una ricerca QUIXA svela i profili di scooteristi e motociclisti italiani
Gli amanti delle due ruote continuano a crescere in Italia ma la vera patria dei motocicli è la Liguria. A dimostrare l'amore del Bel Paese per questi veicoli sono i dati sul parco circolante e a confermarlo - tracciando un profilo dei centauri italiani - è la ricerca "Stetoscopio - Il sentire degli assicurati italiani", promossa dalla compagnia assicurativa online Quixa e condotta da MPS Marketing Problem Solving.
A utilizzare un ciclomotore (fino a 50 cc e 45 kmh di velocità massima) o un motociclo (superiore a 50 cc e 45 kmh), di sua proprietà o appartenente a un familiare, è ben il 52% del campione analizzato dall'indagine (rappresentativo della popolazione italiana adulta).
D'altronde, anche i dati ufficiali sul parco circolante (fonte: elaborazione su dati ACI) mostrano che, dal 2004 al 2014 il numero dei soli motocicli in Italia è cresciuto del 42%, a fonte di una media del 12% per il totale dei veicoli. Secondo questi dati, i più appassionati sono proprio i liguri: nel 2014 Genova, Imperia e Savona sono le province con la maggiore percentuale di due ruote rispetto al parco dei mezzi in circolazione. I motocicli rappresentano il 30% dei veicoli genovesi, contro una media nazionale di circa il 13%. Simile la tendenza a Imperia, dove la percentuale è quasi del 29% e a Savona con il 26%. Anche la Spezia è nella top ten, piazzandosi al sesto posto in Italia (22%).
Gli italiani sanno bene che le due ruote hanno molti vantaggi. Nella classifica stilata dalla ricerca di Quixa, quello più apprezzato risulta la possibilità di evitare il traffico, come ha sottolineato il 57% degli intervistati. Seguono la maggiore facilità nel trovare parcheggio (indicata dal 50% del campione) e il minor consumo di carburante (45%) Se su questi punti fondamentali tutti sono d'accordo, è sulle altre motivazioni che si dividono gli amanti dei ciclomotori dalle cilindrate più basse e gli appassionati dei motocicli più potenti. Se i primi sono interessati soprattutto agli aspetti pratici, chi possiede veicoli di grossa cilindrata è guidato anche dalla "passione": ecco i profili emersi dalla ricerca "Stetoscopio".
La maggiore diffusione di veicoli a due ruote a Genova, però, si traduce anche in un alto coinvolgimento di questi mezzi in incidenti stradali. La percentuale di motocicli e ciclomotori oggetto di sinistro nel capoluogo ligure sfiora il 40% (elaborazione da dati ACI-Istat 2014) del totale dei veicoli coinvolti in incidenti sul territorio comunale. Come rileva la ricerca "Stetoscopio", sul tema della sicurezza stradale, i centauri italiani si ritengono prudenti: oltre il 30% sostiene di avere una guida più prudente in sella che al volante, mente due terzi dichiarano di mantenere lo stesso stile di guida e solo in pochi confessano di cedere a qualche trasgressione sulla moto. A fare paura, invece, sono i comportamenti imprudenti di utenti "forti" della strada, automobilisti in primis, e la minore stabilità dei veicoli più leggeri.
cittadellaspezia.com
Fonte: UNVS La Spezia www.unvsliguria.it
Un po' per forza, un po' per piacere, la Liguria è la regione più "appassionata".
Una ricerca QUIXA svela i profili di scooteristi e motociclisti italiani
Gli amanti delle due ruote continuano a crescere in Italia ma la vera patria dei motocicli è la Liguria. A dimostrare l'amore del Bel Paese per questi veicoli sono i dati sul parco circolante e a confermarlo - tracciando un profilo dei centauri italiani - è la ricerca "Stetoscopio - Il sentire degli assicurati italiani", promossa dalla compagnia assicurativa online Quixa e condotta da MPS Marketing Problem Solving.
A utilizzare un ciclomotore (fino a 50 cc e 45 kmh di velocità massima) o un motociclo (superiore a 50 cc e 45 kmh), di sua proprietà o appartenente a un familiare, è ben il 52% del campione analizzato dall'indagine (rappresentativo della popolazione italiana adulta).
D'altronde, anche i dati ufficiali sul parco circolante (fonte: elaborazione su dati ACI) mostrano che, dal 2004 al 2014 il numero dei soli motocicli in Italia è cresciuto del 42%, a fonte di una media del 12% per il totale dei veicoli. Secondo questi dati, i più appassionati sono proprio i liguri: nel 2014 Genova, Imperia e Savona sono le province con la maggiore percentuale di due ruote rispetto al parco dei mezzi in circolazione. I motocicli rappresentano il 30% dei veicoli genovesi, contro una media nazionale di circa il 13%. Simile la tendenza a Imperia, dove la percentuale è quasi del 29% e a Savona con il 26%. Anche la Spezia è nella top ten, piazzandosi al sesto posto in Italia (22%).
Gli italiani sanno bene che le due ruote hanno molti vantaggi. Nella classifica stilata dalla ricerca di Quixa, quello più apprezzato risulta la possibilità di evitare il traffico, come ha sottolineato il 57% degli intervistati. Seguono la maggiore facilità nel trovare parcheggio (indicata dal 50% del campione) e il minor consumo di carburante (45%) Se su questi punti fondamentali tutti sono d'accordo, è sulle altre motivazioni che si dividono gli amanti dei ciclomotori dalle cilindrate più basse e gli appassionati dei motocicli più potenti. Se i primi sono interessati soprattutto agli aspetti pratici, chi possiede veicoli di grossa cilindrata è guidato anche dalla "passione": ecco i profili emersi dalla ricerca "Stetoscopio".
La maggiore diffusione di veicoli a due ruote a Genova, però, si traduce anche in un alto coinvolgimento di questi mezzi in incidenti stradali. La percentuale di motocicli e ciclomotori oggetto di sinistro nel capoluogo ligure sfiora il 40% (elaborazione da dati ACI-Istat 2014) del totale dei veicoli coinvolti in incidenti sul territorio comunale. Come rileva la ricerca "Stetoscopio", sul tema della sicurezza stradale, i centauri italiani si ritengono prudenti: oltre il 30% sostiene di avere una guida più prudente in sella che al volante, mente due terzi dichiarano di mantenere lo stesso stile di guida e solo in pochi confessano di cedere a qualche trasgressione sulla moto. A fare paura, invece, sono i comportamenti imprudenti di utenti "forti" della strada, automobilisti in primis, e la minore stabilità dei veicoli più leggeri.
cittadellaspezia.com
Fonte: UNVS La Spezia www.unvsliguria.it