"GLI AMICI DI ZORRO"
17-09-2019 13:11 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
“Gli Amici di Zorro” è una raccolta di Progetti sviluppati da Soci ed Amici dei Veterani dello Sport, in campo sportivo, sociale e nel mondo della scuola.
Un ringraziamento speciale a Nazareno Agostini, per aver permesso con la sua opera, l'accreditamento al M.I.U.R. riservato all'Unione Nazionale Veterani dello Sport.
Si riportano, qui sotto, solo alcune delle attività, comprese nel PROGETTO ZORRO
L'U.N.V.S. e il "PROGETTO SCUOLA"
ORIZZONTI CULTURALI DI RIFERIMETO E PROGETTUALITA' MIRATA ALLA PROMOZIONE, ALLA VALORIZZAZIONE E AL
POTENZIAMENTO DELL'ATTIVITÀ MOTORIO-SPORTIVA A LIVELLO SCOLASTICO
di Pasquale Piredda
Le Linee Guida che si vogliono proporre con questo documento nascono dalla necessità di interpretare i nuovi scenari, che si sono determinati nell'ambito della nuova politica promozionale dell'UNVS in ambito sportivo.
L'UNVS, che è già impegnata, a vari livelli, per la realizzazione della sua mission statutaria, intende continuare a svolgere la sua storica funzione, cercando di arricchire ed ampliare il ventaglio delle offerte e di renderle ancora più aderenti ai bisogni dei cittadini di ogni fascia di età, ma con particolare attenzione alle nuove generazioni, coinvolgendo, in modo attivo, il mondo della scuola..
A tal fine occorre individuare, valorizzare ed ottimizzare le risorse umane e professionali del sistema associativo, creando una vera e propria comunità progettuale, in cui vengano coinvolti partner qualificati (dirigenti scolastici, docenti o ex docenti di Educazione Fisica, laureati in Scienze Motorie o laureati ISEF, istruttori, atleti o ex atleti) e i soggetti istituzionalmente preposti a svolgere e/o supportare le varie iniziative progettuali, come gli Enti locali, le Associazioni culturali e sportive, il CONI, le Federazioni Sportive, le ASL, ecc.).
Il Progetto, che potremmo definire “Progetto Scuola”, va inteso come supporto alle Istituzioni Scolastiche a progettare ed organizzare tre tipologie d'intervento:
a) Area della Comunicazione efficace: Incontri/dibattito con gli studenti
b) Area didattico-educativa : Attività didattica sul campo – Concorsi
c) Area di promozione culturale: Attività convegnistica, seminariale, iniziative di formazione e aggiornamento del personale della scuola, ecc.
PRIMA TIPOLOGIA D'INTERVENTO
La prima tipologia d'intervento, che si configura come proposta culturale ed etico/valoriale, è centrata su momenti di riflessione/dialogo/discussione fra gli adulti e i bambini, in cui si possano confrontare generazioni diverse su tematiche multifunzionali dell'attività motorio-sportiva, vista non come semplice fatto addestrativo, ma come tirocinio di vita (life skills), che educa chi la pratica ad adottare comportamenti e stili di vita sani, corretti e che siano, soprattutto, utili a :
- prevenire situazioni di disagio e malessere (vari tipi di dipendenza, isolamento ed emarginazione sociale, fenomeni di bullismo (cyberbullismo in particolare), dispersione ed abbandono scolastico, ecc.)
- promuovere una condizione di benessere (accettazione di sé, la consapevolezza delle proprie capacità, il senso dell' autoefficacia, la gioia di star bene con se stessi , con gli altri, con le istituzioni, ecc.).
L'educazione del movimento e col movimento, infatti, oltre a rappresentare un esercizio di tipo abilitativo e prestativo, costituisce anche uno strumento irrinunciabile, nel quadro più ampio di un progetto educativo generale, che favorisce l'inclusione, la socializzazione e l'integrazione multiculturale, in un clima di sereno confronto e di sana partecipazione non solo alla gara, ma anche a momenti di incontro/aggregazione, in cui l'esperienza vissuta diventi luogo di riflessione, officina di esperienze esistenziali che “allenano” alla convivenza civile e alla cittadinanza attiva.
In questa prospettiva anche il racconto di storie personalmente vissute, lo sport raccontato, da parte dagli adulti, da atleti testimonial, ma anche nonni , può essere utilizzato come base di partenza e come strategia motivante per sviluppare i grandi temi sopra descritti, coinvolgendo in modo attivo gli alunni.
In questo caso è bene che la comunicazione non avvenga in modo unidirezionale, ma si sviluppi sotto forma di dialogo, mediante il quale, l'adulto cerchi, principalmente, di parlare non solo della sua storia , ma anche dell' esperienza vissuta dai ragazzi stessi, mettendosi in posizione di ascolto, per scoprirne le esigenze e i bisogni personali, per interpretare e capire i loro modo di pensare, di sentire, di agire.
Un'operazione di questo tipo presuppone, ovviamente, la necessità di reperire, anche a livello territoriale, professionalità adeguate, credibili e disponibili, che siano in grado proporsi e “raccontarsi”. Tali figure potrebbero essere individuate nel mondo della scuola (insegnanti o ex insegnanti), dello sport (testimonial sportivi significativi, come sportivi praticanti o ex atleti) o dell'Associazionismo educativo operante sul territorio.
SECONDA TIPOLOGIA D'INTERVENTO
La seconda tipologia d'intervento riguarda l'aspetto applicativo dell'attività motorio-sportiva, con una particolare attenzione alla Scuola dell'Infanzia e al Primo Ciclo d'Istruzione (scuola Secondaria di primo e secondo grado).
Il “Progetto Scuola”, oltre all'aspetto divulgativo dei principi fondanti dell'attività motorio-sportiva e dei suoi valori, prevede anche l'intervento pratico sul campo, con la proposta di attività da svolgere nel corso dell'anno e da inserire nel Piano dell'Offerta Formativa Triennale della Scuola.
Le aree d'intervento, supportate dai partner presenti sul territorio, posso riguardare le seguenti modalità operative:
b) L'organizzazione di concorsi grafici, pittorici, letterari sui grandi temi collegati con le varie tematiche sportive.
TERZA TIPOLOGIA D'INTERVENTO
- AREA DI PROMOZIONE CULTURALE -
(Seminari, Convegni, Corsi di formazione e aggiornamento)
Nell'ambito del “Progetto Scuola” si possono prevedere, ove si ravvisino le giuste opportunità realizzative, alcune iniziative, che si possono attivare col coinvolgimento di altri soggetti (Dirigenti Scolastici, Insegnanti di Educazione Motoria, il mondo sportivo nelle sue diramazioni locali, la Provincia, il Comune, il CONI, la Scuola Regionale dello Sport, le Aziende Sanitarie Locali pubbliche e private, Case farmaceutiche, ma soprattutto i genitori).
In particolare i campi di interesse possono essere centrate sul le seguenti tematiche, da sviluppare sotto forma di Convegni o Seminari di Studio :
- la salute dinamica: sviluppo armonico di organi e apparati, attraverso l'attività motorio-sportiva
- la prevenzione delle manifestazioni morbose legate alla carenza di movimento
- la corretta alimentazione come stile di vita
- il controllo dello stato di salute degli alunni che praticano attività motorio-sportiva
- le varie forme di progettualità integrata nel territorio, finalizzata allo sviluppo delle capacità motorie degli alunni
- lo Sport nella sua dimensione etico-valoriale: una regola di vita per un'educazione permanente
- attività di ricerca.
CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA
E' il caso di precisare che le proposte sopra presentate costituiscono solo alcune coordinate di riferimento, all'interno delle quali, le singole strutture territoriali, individueranno quelle che saranno realmente praticabili, sulla base delle singole realtà in cui operano.
Pur trattandosi di un lavoro piuttosto impegnativo, una progettualità mirata in campo scolastico, comporta una sfida sicuramente complessa e difficile, con un ulteriore carico di lavoro, non sempre sostenibile, ma che consente, però, all'UNVS di fare un salto di qualità e di costituire un orizzonte di riferimento per le Istituzioni Scolastiche locali.
Si tratta di un importante scommessa, che comporta un modo di essere diversi e innovativi da parte dell'UNVS nazionale e delle sue strutture periferiche che, in questa nuova ed arricchita configurazione, si devono presentare come un'Agenzia formativa qualificata e affidabile, in grado di progettare e realizzare insieme alla scuola e alla famiglia, un progetto educativo a lungo termine, finalizzato a sviluppare, nelle nuove generazioni, conoscenze, abilità e competenze, che possano diventare, per loro, un corredo culturale permanente, utilizzabile nei contesti lavorativi, associativi e di vita.
¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬-_______________________________________________________________________________________
Collaborazione tra U.N.V.S. Nazionale e U.A.S. V.V.F.
di Piero Lorenzelli
Esiste una buona collaborazione tra UNVS Nazionale ed UAS VVF, iniziata nell'anno 2012.
La collaborazione è proseguita nel 2013, il 16 Luglio, presso l'Arena di Milano, per la celebrazione del 69° anniversario dalla conquista dello Scudetto di Guerra del 1944, conquistato dalla squadra di calcio del 42° Comando dei Pompieri della Spezia, che, presso lo stadio milanese, batterono in finale la squadra del grande Torino dei Mazzola, Loik, Gabetto, Piola. Nell'occasione vi fu la deposizione e scoprimento di una lapide in ricordo dei VVF della Spezia. Per l'occasione vi fu la presenza del presidente della Lega Serie B, Abodi, il Prefetto della Spezia Forlani, del Sindaco Federici, di Antonello Capone Caporedattore Gazzetta dello Sport, giornalisti RAI, di una delegazione UNVS (dato che in quella squadra campione di guerra militarono dei calciatori che, nel 1972 furono tra i soci fondatori della Sezione UNVS della Spezia) Presente anche il Dirigente Superiore della UAS VVF, Prof. Fabrizio Santangelo e dirigenti del Comando VVF di Milano.
Crest dell'UNVS sono stati consegnati ai dirigenti sportivi ed autorità presenti
Link dell'evento sul sito Nazionale dei Vigili del Fuoco ed unvsliguria.it:
https://www.unvsliguria.it/COMMEMORAZIONE-VITTORIA-CAMPIONATO-DI-CALCIO-ALTA-ITALIA-1944.htm
La collaborazione continua nel 2014 con un incontro di calcio a 11, per beneficenza, in quel di Siena, tra la compagine UNVS, vincitrice del Campionato Nazionale Veterani ed una rappresentativa nazionale dei pompieri.
Link dell'evento pubblicato sul sito Nazionale dei VVF:
La collaborazione continua e nel Luglio 2014, in occasione del 70° dalla vittoria dello Scudetto di Guerra, presso lo Stadio Alberto Picco della Spezia, l'UNVS spezzina co-organizza un evento a scopo benefico, quadrangolare di calcio con la partecipazione delle Vecchie Glorie del Torino, degli Old Stars dello Spezia Calcio, delle rappresentative dei VVF e della Nazionale UNVS. Grande successo dell'evento che porterà alla distribuzione di oltre 16 mila euro, destinati in beneficenza.
Comunicato stampa del Ministero dell'Interno:
Altri links:
Al termine dell'incontro i rappresentanti delle 4 squadre si sono recati presso la Base dell'Aeronautica Militare di Cadimare (SP), per festeggiare l'evento. In quella sede il Presidente Nazionale UNVS Bertoni ha consegnato il diploma di Socio Benemerito UNVS al neo costituito Gruppo Sportivo Nazionale Fiamme Rosse dei Vigili del Fuoco, nella persona del Prof. Fabrizio Santangelo, suo Dirigente.
Lo stesso anno, un cantautore italiano, Martino Corti compone una canzone “Addio Domeniche Tranquille”, brano che rievoca l'impresa dei VVF spezzini. Presentazione presso la Caserma dei VVF della Spezia e presso lo Stadio Picco, alla presenza di tifosi e sportivi spezzini.
http://www.vigilfuoco.it/aspx/archivio_video/readVideoImg.aspx?codvideo=328&f=v
https://www.unvsliguria.it/MARTINO-CORTI-ADDIO-DOMENICHE-TRANQUILLE.htm
Presso la Caserma dei VVF della Spezia, in occasione del cambio del Comandante, i dirigenti della locale sezione UNVS fanno visita all'Ing. Calogero Daidone, nuovo comandante, con il quale si continuerà la solida cooperazione già da tempo iniziata.
http://www.unvsliguria.it/LUNVS-della-Spezia-in-visita-al-nuovo-Comandante-dei-Vigili-del-Fuoco.htm
Il 2016, nel mese di Luglio, vede impegnata l'UNVS locale nell'organizzazione con i VVF, la CRI, di un triangolare di calcio, sempre a scopo benefico, che vede coinvolte le formazioni dei pompieri, della Nazionale dei Giornalisti Rai, e della Rappresentativa UNVS, in occasione della rievocazione della vittoria dello scudetto dei VVF.
http://www.unvsliguria.it/La-Spezia-la-squadra-dell-UNVS-vince-il-Torneo-di-rievocazione-della-vittoria-dei-Vigili-del-Fuoco.htm
Alla fine di Luglio la sezione UNVS della Spezia, ha co-organizzato con il locale Comando Vigili del Fuoco, il 2° Campionato Italiano di Nuoto di Fondo, in Acque Libere, riservato ai VVF. La manifestazione natatoria si è tenuta nella acque antistanti il borgo di San Terenzo di Lerici.
http://www.unvsliguria.it/San-Terenzo-2-Campionato-Italiano-VVF-di-Nuoto-in-Acque-Libere-Memorial-Michele-Bonafedi.htm
http://www.vigilfuoco.it/aspx/notizia.aspx?codnews=36246
Nel 2017, 29 Gennaio, presso la base dell'Aeronautica Militare di Cadimare, in occasione della premiazione di Atleta dell'Anno UNVS, è stato consegnato un attestato di riconoscimento e benemerenza ai VVF spezzini, con la seguente motivazione:
“Per il significativo contributo fornito al mondo dello Sport e del Sociale”
Si invitano tutte le Sezioni UNVS, distribuite sul territorio nazionale a collaborare con i locali Comandi dei VVF, ad attivarsi alfine di organizzare insieme manifestazioni sportive, che vedranno coinvolti, ad un tempo, atleti Veterani e VVF.
_______________________________________________________________________________________
I Valori dello Sport .
dal Progetto VEMS di Giovanni Salbaroli
Coniugando le discipline di educazione fisica e lettere è possibile.
Coniugare le discipline di educazione fisica e di lettere in un progetto comune… impresa impossibile? Certamente no, a condizione che i docenti siano così tanto appassionati da riuscire a trasmettere la loro passione per lo sport anche agli alunni.
L'idea è di costruire un progetto scolastico a partire dal tema sportivo.
Sono partito, perciò, seguendo un unico filo conduttore, la volontà, cioè, di riflettere insieme ai ragazzi sul mondo dello sport. Una riflessione, questa, che quasi si impone per l'attualità dell'argomento, in quanto tristemente ormai possiamo constatare che buona parte del mondo dello sport è afflitto da un vero e proprio cancro, che lo sta degradando e divorando dall'interno.
In molti ambiti lo sport ha finito infatti col mutuare dalla società malata tutte quelle connotazioni negative che essa ha prodotto nel corso del suo inarrestabile “progresso”: arrivismo, potere, denaro, successo ad ogni costo, disonestà.
Premesso che sono partito dalla considerazione, certo poco "decoubertiniana", che quando si gareggia è giusto che ogni atleta cerchi di vincere con tutte le sue forze, sarebbe "bello" cercare, attraverso le discussioni con gli alunni, di renderli gradualmente consapevoli degli autentici valori che fondano lo sport e che lo rendono, sin dai tempi degli antichi Greci, così affascinante. Ne risulterebbe, pertanto, una lettura alquanto singolare per loro, non abituati come sono a cogliere il lato umano del campione, reso finalmente spoglio di tutte le prerogative imposte dai mass-media e dagli sponsor, e ridotto – invece – a “persona” capace di commuoversi, di sbagliare, di deludere, di gioire come qualunque altro essere umano.
Facile sarà far emergere gli aspetti “etici” dello sport ed a fare comprendere che competizione e legalità (intesa come osservanza di norme) possono, anzi devono, coesistere nello sportivo.
Noi della UNVS siamo convinti, a questo proposito, che l'educazione fisica o la pratica (a livello amatoriale o agonistico) di un qualsiasi sport possono rappresentare – se correttamente indirizzati – uno dei modi migliori per generare i veri “cittadini” di domani.
Va da sé, ad esempio, che i campetti degli oratori o dei comuni sono stati per decenni l'unico baluardo contro il degrado giovanile di interi quartieri. Tuttavia oggi, e qui gli allenatori di qualunque squadra ne converranno, è sempre più difficile far comprendere ai ragazzi l'eticità dello sport, che parte dal rispetto dell'avversario e arriva all'accettazione serena della sconfitta (il famoso “bisogna saper perdere”). Far capire che praticare uno sport significa fatica e sacrificio, paziente attesa del momento della vittoria, lealtà, concentrazione, rispetto, ecc. risulta compito arduo, come già detto, in una società dominata dal culto del “tutto e subito” (e possibilmente senza alcuno sforzo, anzi, se è il caso, infrangendo le regole per ottenerlo).
Oltre ai "racconti" dei Veterani ci si dovrebbe avvalere della lettura di brani antologici, di articoli di giornale, di poesie, di canzoni. I ragazzi potranno analizzarli, in piccoli gruppi e con la nostra supervisione, i documenti, sintetizzandone oralmente e per iscritto i contenuti, discutere argomentando le loro opinioni, esprimere giudizi, maturare un punto di vista personale, per concludere il lavoro con la stesura di un breve ma curato dossier... tutto questo, credo e mi piace pensare che tra non molto sarebbe bello dire crediamo, permetterebbe agli alunni di riflettere con spirito critico su un mondo, quello sportivo, ormai sommerso dagli interessi economici e commerciali.
Lo Sport non parli il linguaggio della guerra. Noi Veterani, lanciamo un appello agli atleti, agli allenatori, ai rappresentanti del mass-media, dei club e delle federazioni sportive, agli organizzatori di eventi sportivi a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale – meglio più semplicemente a tutti i membri della comunità sportiva che sono convinti del ruolo positivo dello sport nel nostro mondo, di unirsi a noi.
Quindi noi della UNVS, membri di una famiglia sportiva che si basa su questi Valori, raccomandiamo che: squadre, atleti, allenatori devono bandire espressioni aggressive e linguaggio militaresco quando parlano dei loro avversari. Devono essere consapevoli della propria influenza nel ruolo di modelli per le nuove generazioni e per la società nel suo insieme.
Perfino le più importanti competizioni sportive devono restare un gioco, nel quale l'avversario è un partecipante e non un nemico. Pertanto, nessuno deve usare espressioni collegate alla guerra. Nessuno deve cercare di “distruggere, uccidere, spazzare via il nemico”. Tutti devono sforzarsi di ottenere una vittoria corretta e tollerante, evitando di usare termini del tipo uccidere, cancellare l'avversario.
Lo Sport non è guerra.
I tifosi devono continuare ad essere orgogliosi delle loro quadre, club ed atleti preferiti, senza offendere gli avversari. Senza l'avversario, non c'è incontro, gioco, competizione. I tifosi devono riconoscere che l'avversario merita come minimo lo stesso rispetto e la stessa attenzione dell'atleta o della squadra preferita.
Spetta anche a loro mettere al bando l'aggressione, l'atmosfera di conflitto, l'odio dagli stadi e dai campi sportivi. Lo Sport non è guerra.
Onore: un valore antico ma attuale.
Vincere con onore significa vincere in modo corretto; perdere con onore significa aver gareggiato con impegno e accettare serenamente la sconfitta.
Si rende onore al proprio avversario stimandolo, si rende onore al proprio paese dando il meglio di sé.
_____________________________________________________________________________________
Al Parco Enzo Ferrari di Modena l'evento “Scuola Sport”
Sabato 28 Maggio. Oltre 1300 ragazzi delle quinte elementari delle scuole modenesi con il loro docenti, hanno preso parte a “Scuola Sport” al Parco Ferrari di Modena, con prove delle attività sportive apprese durante l'anno scolastico. Insieme ad archi, frecce, canoe, cavalli, fioretti, cesti da basket, tatami, biciclette, una parete per l'arrampicata ed i tanti attrezzi ginnici, c'erano le famose piste del “Giro d'Italia a Tappini” di Giancarlo Guani detto “Giba”, Consigliere UNVS di La Spezia, educatore giovanile ed ambasciatore tra l'altro, della Fondazione Villaggio Famiglia Onlus di La Spezia.
Dopo il successo ottenuto nell'identica manifestazione svoltasi il mese scorso a Serramazzoni, questa 22° edizione del progetto promosso dal Comune di Modena con il patrocinio del C.O.N.I., ha visto la partecipazione di tutte le Associazioni di Promozione Sportiva e Volontariato, con una incredibile affluenza di pubblico e partecipazione ai giochi. Un meraviglioso scenario di felicità ed aggregazione.
Chi è Giancarlo Guani detto “Giba”, cosa rappresenta la Pallavolo di Don Bosco di La Spezia e la Sezione “ Il Villaggio dei giochi di una volta. “gioco con ciò che c'è, nessuno ha più giocattoli di me”.
“OGNI BIMBO HA DIRITTO AL GIOCO HA DIRITTO A CORRERE, A SALTARE, A LANCIARE, A SPORCARSI, A SCOPRIRE, A CREARE, A STUPIRSI”.
Il gioco è l'aspetto dominante nella vita del bambino.
E' indubbio che il gioco possa essere un importante veicolo tra il mondo dei bambini e quello degli adulti e come festa possa risultare come un'interruzione di un ordine stabilito ed allo stesso tempo rappresentare un prezioso canale di comunicazione.
L'inserimento di alcuni giochi tradizionali nei programmi didattici della Scuola Primaria e nei reparti di pediatria degli Ospedali oltre alla rappresentazione in strada possono favorire lo sviluppo globale del bambino in quanto comporta regole e consuetudini promuovendo soprattutto la partecipazione e diventando un vero amico per l'infanzia.
“Il villaggio dei giochi di una volta”, formato in gran parte da giovani dai capelli bianchi, vuole portare il bimbo alla riscoperta di giochi popolari e promuovere iniziative di solidarietà attraverso gli stessi giochi veicolando messaggi con valenza sociale ed umanitaria.
L'Associazione dal 2001 continua con progetti a titolo gratuito in Scuole Primarie della Provincia di La Spezia (Primaria G. Garibaldi – Primaria Istituto Sacra Famiglia – Primaria
De Amicis – Primaria Nello Olivieri – Primaria Istituto Madri Pie – Primaria 2 Giugno).
Con il “gioco dei tallini” ho organizzato durante il passaggio del “giro d'Italia” gare a Modena, La Spezia, Parma, Serramazzoni, Sestola, e molte gare in strade e cortili della provincia spezzina ed a Viareggio, Rapallo, Vezzano Ligure, Tizzano Val Parma.
Dal 2017 è presente nel reparto di pediatria all'Ospedale S. Andrea di La Spezia.
_____________________________________________________________
Gian Felice Facchetti ed… “Eravamo quasi in cielo”
Chi è Gian Felice Facchetti e che cosa ha fatto.
GIANFELICE FACCHETTI
CURRICULUM VITAE
Gianfelice Facchetti (Milano, 28 agosto 1974) è un attore, giornalista, scrittore, drammaturgo e regista teatrale italiano.
È figlio dell'ex bandiera dell'Inter e della Nazionale italiana Giacinto Facchetti (1942-2006)"il Capitano dei Capitani degli Azzurri")
«Primo figlio maschio dell'uomo che diventando presidente ha completato il suo processo di identificazione con l'Inter, ha capito che non sarebbe mai diventato un calciatore, a campionato in corso, categoria dilettanti, ruolo portiere ("Tra i pali ci stavo bene, potenzialmente ero valido: il mio idolo era il belga Preud'homme. E mi stava simpatico pure Giovanni Galli, anche se milanista") "L'allenatore mi fa tutto un discorsetto da giocatore vero: da te mi aspetto grandi cose, sacrificio e disponibilità, altro che il cognome. Domenica mi lascia in panchina. Lunedì è riposo. Martedì riconsegno la borsa con la divisa della squadra: grazie a tutti, la mia carriera finisce qui". Tra molte titubanze, un anno di Filosofia alla Statale di Milano, il corso per prendere la patente nautica, qualche lavoretto da barista, una laurea in Scienze dell'educazione e la felice intuizione di mamma Giovanna ("E un bel corso di recitazione?"), di carriera ne è nata un'altra. Attore teatrale. (...) "Il teatro mi ha dato l'occasione di aprirmi e scoprire qualcosa di me...". Ad esempio che il pallone era un disperato tentativo di compiacere le aspettative paterne: "Ho iniziato a 5 anni, a 13 ero nelle giovanili dell'Atalanta. Papà ci teneva, ma non voleva che mi legassi all'Inter. Marini insisteva: vieni a giocare da noi, ma lui non ha mai voluto. Dell'ambiente ho sempre sofferto l'eccesso di seriosità. Giocavo senza troppa convinzione, schiacciato dagli obblighi. A 22 anni ho smesso. La prima vacanza con gli amici mi sembrò una conquista pazzesca". Facchetti senior osservava da lontano, senza interferire……
Biografia
CURRICULUM VITAE
Gianfelice Facchetti (Milano, 28 agosto 1974) è un attore, giornalista, scrittore, drammaturgo e regista teatrale italiano.
È figlio dell'ex bandiera dell'Inter e della Nazionale italiana Giacinto Facchetti (1942-2006)"il Capitano dei Capitani degli Azzurri")
«Primo figlio maschio dell'uomo che diventando presidente ha completato il suo processo di identificazione con l'Inter, ha capito che non sarebbe mai diventato un calciatore, a campionato in corso, categoria dilettanti, ruolo portiere ("Tra i pali ci stavo bene, potenzialmente ero valido: il mio idolo era il belga Preud'homme. E mi stava simpatico pure Giovanni Galli, anche se milanista") "L'allenatore mi fa tutto un discorsetto da giocatore vero: da te mi aspetto grandi cose, sacrificio e disponibilità, altro che il cognome. Domenica mi lascia in panchina. Lunedì è riposo. Martedì riconsegno la borsa con la divisa della squadra: grazie a tutti, la mia carriera finisce qui". Tra molte titubanze, un anno di Filosofia alla Statale di Milano, il corso per prendere la patente nautica, qualche lavoretto da barista, una laurea in Scienze dell'educazione e la felice intuizione di mamma Giovanna ("E un bel corso di recitazione?"), di carriera ne è nata un'altra. Attore teatrale. (...) "Il teatro mi ha dato l'occasione di aprirmi e scoprire qualcosa di me...". Ad esempio che il pallone era un disperato tentativo di compiacere le aspettative paterne: "Ho iniziato a 5 anni, a 13 ero nelle giovanili dell'Atalanta. Papà ci teneva, ma non voleva che mi legassi all'Inter. Marini insisteva: vieni a giocare da noi, ma lui non ha mai voluto. Dell'ambiente ho sempre sofferto l'eccesso di seriosità. Giocavo senza troppa convinzione, schiacciato dagli obblighi. A 22 anni ho smesso. La prima vacanza con gli amici mi sembrò una conquista pazzesca". Facchetti senior osservava da lontano, senza interferire……
Biografia
Mentre consegue la laurea in Scienze dell'Educazione, si forma presso la scuola di teatro di Quelli di Grock che frequenta per tre anni e con la quale debutta nello spettacolo Moby.
Dal 2000 collabora con diverse realtà teatrali e educative quali, per esempio, la Casa Circondariale di Monza e l'Istituto dei Ciechi di Milano (dove ha portato in scena il Teatro al buio), impegni che alterna al lavoro con la Compagnia teatrale Facchetti/De Pascalis, di cui è regista, autore e attore, fondata insieme all'attore Pietro De Pascalis.
La sua prima scrittura teatrale, Bundesliga '44 (2005), ispirata a un episodio de I sommersi e i salvati di Primo Levi, è stata finalista al Premio Ustica per il Teatro Civile 2005 e segnalata al Premio Bancarella Sport. Il secondo progetto è stato Nel numero dei + (2007), al quale hanno fatto seguito, Icaro & Dedalo s.r.l. che ha debuttato nel 2008 prodotto dal Teatro CRT di Milano, e "Aumma" nel (2011). La sua carriera di attore cinematografico ha visto la partecipazione sia a fiction televisive come Il grande Torino, Il Pirata - Marco Pantani, I colori della gioventù e Anita Garibaldi, che a film per il cinema come L'aria del lago.
Dal 2008 collabora con il Corriere della Sera.
Nel 2012 ha vinto il "Premio Bancarella Sport" con il libro Se no che gente saremmo edito da Longanesi.
Dal settembre 2012 collabora con Sportweek e la Gazzetta dello Sport.
Nell'aprile 2013 debutta in "Com'è bella la città" di Alessandra Scotti al Piccolo Teatro di Milano, spettacolo prodotto dalla "Fondazione Gaber". Lo spettacolo viene ripreso nell'autunno dello stesso anno a "Dialogo nel buio", presso l'Istituto dei ciechi di Milano.
Dal 2014 fa parte del "Comitato Etico" della Lega di Serie B di calcio.
Nell'aprile 2015 allo Spazio Tertulliano di Milano debutta con il testo e la regia di "Mi voleva la Juve", spettacolo scritto e diretto per Giuseppe Scordio.
Nel 2016 riceve il premio "Louis Braille" dall'Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per il "Teatro al Buio"; nello stesso anno porta in scena in totale oscurità, "Viaggio agli inferni del secolo" di Dino Buzzati, spettacolo che viene replicato negli anni seguenti, anche attualmente.
Nel 2017 debutta con lo spettacolo, "Eravamo quasi in cielo", scritto insieme a Marco Ciriello, un racconto sul Campionato di Calcio 1943-44 vinto dai Vigili del Fuoco della Spezia. Piece teatrale che continua ad essere programmata nei teatri d’Italia, con successo di critica e di pubblico
Dal 20 agosto 2017 è ospite fisso a La Domenica Sportiva con brevi racconti sul calcio. (Facchetti Football Club)
Nel 2018 Per quanto riguarda il “Premio Bancarella Sport” svoltosi a Pontremoli, menzione speciale per il libro “Inter 110”, la storia della società calcistica nerazzurra, curata da Gianfelice Facchetti.
Nello stesso anno il Consiglio di Presidenza dei Veterani dello Sport, gli conferisce la tessera di Socio Benemerito dell’UNVS
Dal mese di Marzo 2019 inizia a collaborare con il Memoriale della Shoah in merito alla mostra dedicata ad Árpád Weisz, portando in scena un monologo sulle contaminazioni tra calcio e potere , contro ogni sorta di discriminazione razziale.
Spettacoli teatrali
• Bundesliga '44 (2005)
• Nel numero dei + (2007)
• Icaro e Dedalo s.r.l. (2008)
• Se Betlemme avesse lu mare (2009 e 2013)
• Aumma (2011)
• Ultima spiaggia (2012)
• C'era una volta un re (2014)
• Mi voleva la Juve (2015)
• La confessione di Agostino (2016)
• Eravamo quasi in cielo (2017)
Filmografia
• Il Grande Torino, regia di Claudio Bonivento - Miniserie TV Rai (2005)
• I colori della gioventù, regia di Gianluigi Calderone - Film TV Rai (2006)
• Il Pirata - Marco Pantani, regia di Claudio Bonivento - Film TV (Rai 2007)
• L'aria del lago, regia di Alberto Rondalli (2007) - Rai Cinema
• Il tredicesimo uomo, regia di Ettore Pasculli (2008) - Film digitale ad alta definizione
• Anita Garibaldi, regia di Claudio Bonivento - Miniserie TV Rai (2012)
Libri
• Bundesliga ’44, Sedizioni, 2005,
• Nel numero dei +, Sedizioni, 2008,.
• Icaro e Dedalo s.r.l., Sedizioni, 2008,.
• Se no che gente saremmo, Longanesi, 2011,.
• Noi siamo fratelli del mondo. Inter 110, 2018
Gianfelice Facchetti è Uomo di Cultura e di Sport, dedito alle iniziative sociali e di formazione. E' socio Benemerito dell' UNVS e il suo ultimo spettacolo teatrale “Eravamo quasi in cielo” ha ottenuto il patrocinio del CONI Nazionale e dell'UNVS Nazionale.
____________________________________________________________________________________
FRANCO BULGARELLI _ Delegato UNVS EMILIA
Fonte: UNVS Modena - Modena www.unvsemilia.it