I RAGAZZI NON DICONO
04-06-2020 16:06 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Di certo Vi sarete chiesto anche più di una volta cosa pensano o dicono i ragazzi di tutto quello che sta succedendo in Italia in questo momento.
Vi deludo subito: i ragazzi non dicono niente. I ragazzi che ho occasione di incontrare in palestra e sui campi da gioco se ne fregano di questo paese centocinquantenario. Si se ne fregano. La caduta delle ideologie ha portato ad un profondo distacco tra giovani e cosa pubblica, ma il baratro ora è ampliato da una cosa pubblica ridotta a grande fratello da giornali e tv.
Alcuni si pongono domande sul senso della vita: per cosa valga la pena giocarsi quegli anni che hanno a disposizione, se esista qualche speranza di futuro, se amare per sempre sia possibile, se Dio esista, se il dolore abbia un senso … insomma questi ragazzi chiedono e cercano quello che veramente conta: il senso delle cose.
Se ne fregano delle mode, perché ancora sono in quella età in cui ci si illude che si possa essere sé stessi e che per farsi strada nella vita non sia necessario darsi via.
Loro, ingenui, si illudono che ci sia qualcosa per cui giocarsi la vita e, impauriti, chiedono se ancora esista, disposti anche a mettersi in viaggio per cercarlo. E noi dobbiamo illuderli dicendo loro che si, esiste.
Alcuni cattivi maestri incoraggiano a darsi via pur di avere un futuro garantito, pur di tirare su qualche migliaio di euro. Le colpe dei padri ricadono sui figli, diceva qualcuno, e aveva ragione. Se la vedranno loro, non mi riguarda.
I ragazzi se ne fregano del mondo piccolo e brutto che stiamo costruendo loro. Se ne fregano per due motivi: o perché ormai ne fanno parte o perché vogliono qualcosa di diverso. I primi non vogliono futuro ma sicurezza e si vendono; i secondi sono disposti a rischiare pur di avere futuro, rinunciando anche alle sicurezze a buon mercato…
Ricordo ancora che la mia prof. di lettere al liceo diceva che ci sono due modi per non soffrire l’inferno in cui siamo immersi; il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è l’inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Ecco i nuovi eroi da sostenere, gli illusi da rispettare, quelli disposti a non lasciarsi raccomandare, quelli disposti a non darsi via, quelli disposti a faticare. Li possiamo trovare soprattutto tra coloro che si affacciano alla vita con speranza: i giovani.
Però più entrano nel mondo adulto più rinunciano alla loro eroica speranza di illusi, persino i loro genitori li incoraggiano a imboccare la via facile.
Ma non credo che mai qualcuno abbia detto che “il mondo è dei violenti”. E io aggiungo: il mondo appartiene a quelli che hanno il coraggio di far violenza contro sé stessi, pur di non scendere a patti con la mediocrità di chi si vende.
Ai ragazzi, ai giovani, dobbiamo questo coraggio, costi quel che costi. Forse così non salveremo il paese, ma la dignità sì, almeno quella.
I Veterani dicono che occorre avvicinare i giovani allo Sport!
Lo sport, infatti, non è solo spettacolo o un passatempo, ma è anche e soprattutto un importantissimo veicolo di valori e di socialità.
Proprio per questo diventa sempre più importante cercare di avvicinarli allo sport, in tutte le sue forme.
Lo sport, infatti, non è solo spettacolo o un passatempo, ma è anche e soprattutto un importantissimo veicolo di valori e di socialità.
È un invito ad aprirsi al mondo, a mettersi alla prova, a confrontarsi con gli altri e a crescere non solo fisicamente ma anche caratterialmente. Valori come il sacrificio, l’impegno, la competizione e l’amicizia sono fondamentali per una generazione che sembra sempre più chiusa nel suo mondo digitale.
Una sana attività sportiva è inoltre fondamentale per lo sviluppo fisico dei giovani. Uno stile di vita troppo sedentario presenta effetti negativi, soprattutto in periodi critici dello sviluppo, ed espone a maggiori rischi di patologie (soprattutto cardiache e vascolari) in età adulta.
Lo sport, tra le altre cose, può anche essere un ottimo veicolo per sensibilizzare i giovani sull'educazione alimentare.
Non è facile capire quali siano i metodi giusti per avvicinare le nuove generazioni allo sport. Investire in strutture all'avanguardia e nella sensibilizzazione, con incontri informativi e dimostrativi nelle scuole e fuori, può di certo aiutare.
Gli adulti, in questo senso, devono essere delle vere e proprie figure di riferimento: devono imparare ad essere delle guide capaci di consigliare e di saper apprezzare il ragazzo, spronandolo a dare il massimo e a indirizzare le proprie energie verso obiettivi importanti e appaganti.
Naturalmente, è importante che i genitori comprendano le aspirazioni e gli interessi del ragazzo e lo invoglino a cimentarsi nell'avventura sportiva. Questa può essere (indirettamente) un modo per creare un legame ancora più saldo fra gli adolescenti e i familiari più stretti, basato sulla condivisione dei traguardi raggiunti.
Anche in una società estremamente digitalizzata come la nostra lo sport mantiene intatto tutto il suo valore e la sua importanza. Avvicinarvi le nuove generazioni è una priorità da non sottovalutare.
Mi “voglio” ripetere a nome di tutti i Veterani della UNVS:
Ai ragazzi, ai giovani, dobbiamo questo coraggio, costi quel che costi. Forse così non salveremo il paese, ma la dignità sì, almeno quella.
Fonte: Il Delegato UNVS Romagna www.unvsromagna.it