IL 50° DELL´ORO OLIMPICO DI MARIO ARMANO
13-04-2018 13:30 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Più di cento persone, al Castello di Novara, hanno reso omaggio a Mario Armano cinquant´anni dopo la conquista dell´oro olimpico nel bob a quattro a Grenoble, avvenuta il 16 febbraio 1968.
Ad organizzare la serata il Panathlon Club Novara. Armano ha ricevuto dal club, di cui da poco è presidente, una targa d´argento così come Roberto Zandonella e Luciano De Paolis, gli altri due superstiti dell´equipaggio che compì l´impresa sull´Alpe D´Huez guidato da Eugenio Monti, scomparso nel 2003. Per completare l´amarcord c´era anche l´ex sciatrice Clotilde Fasolis, portabandiera dell´Italia alla cerimonia di apertura di quei Giochi Olimpici francesi.
Tante le autorità intervenute, tra cui il prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo, il sindaco, il vicesindaco e l´assessore comunale allo Sport rispettivamente Alessandro Canelli, Angelo Sante Bongo e Federico Perugini, il consigliere provinciale Milù Allegra, l´avvocato Franco Zanetta e Gianluigi Zacchi per la Banca Popolare di Novara, esponenti del mondo sportivo locale che hanno voluto a loro volta premiare Armano come la delegata provinciale del Coni Rosalba Fecchio, Giuliano Koten e i rappresentanti della sezione di Novara dell´Anaoai, dell´Associazione Medaglie d´oro al Valore Atletico, dell´Ansmes Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo e della sezione "U. Barozzi" dell´Unione Nazionale del Veterani dello Sport, di cui Armano è socio benemerito. L´olimpionico, commosso da tanto affetto, ha esordito con alcuni ringraziamenti tra cui quelli «a Fausto Puleo (vicepresidente della sezione "U. Barozzi",ndr), mio compagno di banco che mi portò a fare atletica leggera. Da lì arrivai sul bob» e fatto rivivere a tutti quella magica notte olimpica: «Alle otto di sera e a mezzanotte avevamo provato a gareggiare, ma per la temperatura troppo alta ci avevamo rimandati a casa. Entrammo in pista alle 3.30 e poi alle 4.30 del mattino per la seconda manche. Vincemmo con 9 centesimi di vantaggio sugli austriaci. Alle 6 del mattino fummo intervistati da Sandro Ciotti per RadioRai e poi premiati durante l´intervallo della finale olimpica di hockey ghiaccio. Ricevemmo le medaglie dal Granduca di Lussemburgo, successivamente andammo anche alla tv francese in trasmissione con Jean Claude Killy».
Filippo Bezio
Fonte: www.unvspiemontevalledaosta.it
Ad organizzare la serata il Panathlon Club Novara. Armano ha ricevuto dal club, di cui da poco è presidente, una targa d´argento così come Roberto Zandonella e Luciano De Paolis, gli altri due superstiti dell´equipaggio che compì l´impresa sull´Alpe D´Huez guidato da Eugenio Monti, scomparso nel 2003. Per completare l´amarcord c´era anche l´ex sciatrice Clotilde Fasolis, portabandiera dell´Italia alla cerimonia di apertura di quei Giochi Olimpici francesi.
Tante le autorità intervenute, tra cui il prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo, il sindaco, il vicesindaco e l´assessore comunale allo Sport rispettivamente Alessandro Canelli, Angelo Sante Bongo e Federico Perugini, il consigliere provinciale Milù Allegra, l´avvocato Franco Zanetta e Gianluigi Zacchi per la Banca Popolare di Novara, esponenti del mondo sportivo locale che hanno voluto a loro volta premiare Armano come la delegata provinciale del Coni Rosalba Fecchio, Giuliano Koten e i rappresentanti della sezione di Novara dell´Anaoai, dell´Associazione Medaglie d´oro al Valore Atletico, dell´Ansmes Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo e della sezione "U. Barozzi" dell´Unione Nazionale del Veterani dello Sport, di cui Armano è socio benemerito. L´olimpionico, commosso da tanto affetto, ha esordito con alcuni ringraziamenti tra cui quelli «a Fausto Puleo (vicepresidente della sezione "U. Barozzi",ndr), mio compagno di banco che mi portò a fare atletica leggera. Da lì arrivai sul bob» e fatto rivivere a tutti quella magica notte olimpica: «Alle otto di sera e a mezzanotte avevamo provato a gareggiare, ma per la temperatura troppo alta ci avevamo rimandati a casa. Entrammo in pista alle 3.30 e poi alle 4.30 del mattino per la seconda manche. Vincemmo con 9 centesimi di vantaggio sugli austriaci. Alle 6 del mattino fummo intervistati da Sandro Ciotti per RadioRai e poi premiati durante l´intervallo della finale olimpica di hockey ghiaccio. Ricevemmo le medaglie dal Granduca di Lussemburgo, successivamente andammo anche alla tv francese in trasmissione con Jean Claude Killy».
Filippo Bezio
Fonte: www.unvspiemontevalledaosta.it