Il sogno è Alex Schwazer in gara a La Spezia 2020
19-11-2019 12:16 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Il Tribunale di Bolzano ipotizza la manomissione delle urine che ne decretarono la squalifica: parte il ricorso. A 35 anni, il suo allenatore Donati giura che ha ancora la gamba da Olimpiade. Poco prima ci sono i nazionali con la gara in Via Chiodo.
La Spezia - Tre anni dopo, quel gruppo di tecnici e appassionati che non ha mai smesso di difendere la sua innocenza vede di nuovo una luce di speranza.
Perché adesso dell'ipotesi che le urine di Alex Schwazer siano state manomesse per farlo risultare dopato scrive il gip Walter Pelino del Tribunale di Bolzano nell'ordinanza che potrebbe riscrivere la storia di uno degli atleti più talentuosi dello sport italiano.
Inciampato nel doping nel 2012 e quindi squalificato dopo aver ammesso le proprie colpe in lacrime.
Poi rientrato e fermato di nuovo nel 2016 alla vigilia dei Giochi di Rio quando era tornato l'inarrestabile marciatore di Pechino, quella dell'oro olimpico, sotto la guida di Sandro Donati, l'allenatore delle battaglie contro il doping vittima di ostracismo da qualche decennio.
Da allora l'altoatesino si è sempre dichiarato innocente trovando il sostegno di una fetta sempre più ampia di società civile.
La squalifica fino al 2024 potrebbe essere adesso riconsiderata dal Tribunale Federale di Losanna alla luce degli ultimi sviluppi.
Serviranno nuovi test medici: il confronto tra le fialette dalla quantità anomale di DNA attribuite a Schwazer e quelle di 50 atleti positivi al doping.
Il ricorso intanto è già stato annunciato, mentre degli sviluppi del caso penale si occupa l'avvocato Gerhard Brandstaetter.
E allora il marciatore potrebbe puntare a partecipare all'Olimpiade di Tokyo, magari scrivendo l'ultima pagina di una vicenda sportiva e umana eccezionale.
Non prima però di aver preso parte ai campionati italiani assoluti della Spezia che si svolgono il prossimo giugno. "Ha ripreso a marciare e il suo allenatore dice che è sempre quello che ha smesso tre anni e mezzo fa. Qui verrebbe a fare un allenamento", dice Federico Leporati, direttore tecnico dell'Atletica Spezia Duferco che organizza la kermesse spezzina.
Leporati e Donati si conoscono da più di quarant'anni.
Da quando lo spezzino era un mezzofondista della Fiat-Iveco e il romano l'allenatore del suo compagno Nello Amendola. "Io mi allenavo da solo ai tempi, poi Nello ci presentò e rimasi folgorato dalle sue idee di allenamento così innovative", ricorda Leporati.
Negli anni Ottanta, quando Donati divenne responsabile del fondo veloce per la Federazione, lo chiamò con sé. "C'era da gestire un giovane Stefano Mei in crescita - continua - Per la trasformazione di un corridore molto resistente ma non incisivo sulla volata in un campione europeo fu fondamentale il suo aiuto".
Dati gli ottimi rapporti, se la squalifica di Schwazer fosse cancellata una presenza sul circuito di marcia tra Piazza Chiodo e Piazza Verdi sarebbe dunque più che probabile.
Nulla è ancora scritto, ma intanto l'ex campione olimpico è tornato ad allenarsi. D'altra parte avrà 35 anni tra un mese e mezzo e Yohann Diniz ha vinto un Mondiale sulla 50km a 39. "Alex Schwazer è totalmente innocente e WADA e IAAF dovrebbero operare per aiutare la Magistratura ad individuare le responsabilità della denunciata manomissione della sua urina del 1° gennaio 2016 - ha scritto Donati sulla pagina Io sto con Alex - Auspichiamo saggezza e senso di responsabilità da parte di chi oggi dirige le citate istituzioni [...] a Schwazer è stata già, ingiustamente, impedita la partecipazione all’Olimpiade di Rio de Janeiro, dove avrebbe avuto chiarissime chance di conquistare medaglie e che le istituzione interessate si assumerebbero una responsabilità ancora maggiore, se il loro comportamento conducesse ad impedire ad Alex di partecipare anche ai giochi Olimpici di Tokio.
Per uscire dall’incubo di questi anni trascorsi a difendersi da un’accusa di doping assurda ed assolutamente priva di fondamento, per riappropriarsi del proprio talento, per comunicare a tutti che è naturalmente forte, per tenere accesa una speranza, Alex Schwazer ha deciso di tornare ad allenarsi per la marcia [...] Alex dichiara la sua piena disponibilità ad essere, sin da subito, sottoposto a qualsiasi controllo antidoping, ovviamente con le garanzie imposte dalla situazione in essere".
ANDREA BONATTI
Fonte: UNVS La Spezia - La Spezia www.unvsliguria.it