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La pioniera Teresina Tonazzo
05-09-2014 11:38 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Una messe rigogliosa per i siciliani alla 34a edizione dei Campionati Italiani individuali Master di atletica leggera, disputati a Modena in tre calde giornate, con più di 2900 atleti-gara, in rappresentanza di 390 società e per la contesa di ben 336 titoli. Il bottino dei nostri atleti ammonta a 27 medaglie - sedici al maschile e undici al femminile - suddivise in sedici d´oro, sei d´argento e cinque di bronzo, inferiore solo al totale di Cosenza 2011, dove si toccò il tetto di 58 podi.
Su tutti si staglia con una tripletta stordente di tre medaglie d´oro Teresina Tonazzo, classe di ferro 1934, capace di far atterrare venerdì 4 luglio il disco a 15,50, miglior prestazione italiana SF80, sabato 5 il peso a 6,30 e domenica 6 il giavellotto a 10,54. Naturalmente Teresina è la «pioniera siciliana SF80», la prima ad esplorare questa terra di nessuno. L´atleta dell´Unvs «Francesco Fontanarosa» di Catania, vanta nel suo carniere un numero di medaglie incalcolabili per qualsiasi statistico, vinte, iniziando dalla categoria F60, nelle varie rassegne nazionali indoor, all´aperto e Unvs su tutti i fronti: velocità (60, 100, 200, 400 metri), alto, marcia e tutti i lanci dal peso al giavellotto.
La nostra sezione di Catania ha nella Tonazzo la punta di diamante. Nata a Vigonza (Padova) il 30 novembre 1934, si è trasferita definitivamente nella nostra città nel 1969 e quindi si può considerare quasi catanese purosangue. Teresina ha scoperto prima la corsa, poi salti, i lanci e la marcia sul finire del 1991 a 57 anni, quando accompagnava le sue due nipotine Valentina e Cinzia al Campo Scuola di via Grasso Finocchiaro a Catania, spinta dall´indimenticabile Rina Merlo Vitanza e Francesca Musumeci. «Nonna sprint», così chiamata dalle nipoti, partecipa per la prima volta nel 1993 ai Campionati italiani Amatori e Veterani di Cesenatico, dove conquista due medaglie d´oro, una nei 200 (37"64) e l´altra nel peso (6,41) per la categoria F55. Una donna fantastica, «spätzünder», un fiammifero tardo ad accendersi, direbbero i tedeschi, ma una volta acceso non si spegne più. Per non parlare degli innumerevoli primati siciliani stabiliti dal 1992 ad oggi, la Tonazzo da vera esploratrice ha aperto nuove frontiere per le donne siciliane nell´arco di ventuno anni.
Michelangelo Granata
Su tutti si staglia con una tripletta stordente di tre medaglie d´oro Teresina Tonazzo, classe di ferro 1934, capace di far atterrare venerdì 4 luglio il disco a 15,50, miglior prestazione italiana SF80, sabato 5 il peso a 6,30 e domenica 6 il giavellotto a 10,54. Naturalmente Teresina è la «pioniera siciliana SF80», la prima ad esplorare questa terra di nessuno. L´atleta dell´Unvs «Francesco Fontanarosa» di Catania, vanta nel suo carniere un numero di medaglie incalcolabili per qualsiasi statistico, vinte, iniziando dalla categoria F60, nelle varie rassegne nazionali indoor, all´aperto e Unvs su tutti i fronti: velocità (60, 100, 200, 400 metri), alto, marcia e tutti i lanci dal peso al giavellotto.
La nostra sezione di Catania ha nella Tonazzo la punta di diamante. Nata a Vigonza (Padova) il 30 novembre 1934, si è trasferita definitivamente nella nostra città nel 1969 e quindi si può considerare quasi catanese purosangue. Teresina ha scoperto prima la corsa, poi salti, i lanci e la marcia sul finire del 1991 a 57 anni, quando accompagnava le sue due nipotine Valentina e Cinzia al Campo Scuola di via Grasso Finocchiaro a Catania, spinta dall´indimenticabile Rina Merlo Vitanza e Francesca Musumeci. «Nonna sprint», così chiamata dalle nipoti, partecipa per la prima volta nel 1993 ai Campionati italiani Amatori e Veterani di Cesenatico, dove conquista due medaglie d´oro, una nei 200 (37"64) e l´altra nel peso (6,41) per la categoria F55. Una donna fantastica, «spätzünder», un fiammifero tardo ad accendersi, direbbero i tedeschi, ma una volta acceso non si spegne più. Per non parlare degli innumerevoli primati siciliani stabiliti dal 1992 ad oggi, la Tonazzo da vera esploratrice ha aperto nuove frontiere per le donne siciliane nell´arco di ventuno anni.
Michelangelo Granata