pontremoli nicola codega: storia di una disabilita’ vincente
05-06-2019 15:58 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
“Sempre in piedi!” … quante volte distrattamente rispondiamo così a chi ci chiede come stiamo.
Fonte: Sezione di Pontremoli www.unvstoscana.it
Ma quando la frase rappresenta la forza d'animo con la quale si sconfigge la malasorte, allora si rimane catturati, storditi dall'energia di Nicola Codega che ha presentato il suo secondo libro “Sempre in piedi…diario di un viaggio” al Teatro della Rosa a Pontremoli nell'appuntamento organizzato dalla locale Sezione Veterani dello Sport, dal Panathlon Club Pontremoli-Lunigiana e dal Centro Lunigianese di Studi Giuridici.
Nato a Carrara, 46 anni, aveva 20 anni ed era sempre in movimento: faceva atletica da professionista ed era bravo. Poi un maledetto stop non rispettato da un automobilista fece volare lui e la sua moto contro un'auto che stava sopraggiungendo spezzando la sua vitalità, i suoi sogni, la sua incontenibile voglia di stare sempre in movimento. Era il 1998 e Nicola Codega, promessa dell'atletica italiana, dopo un calvario di mesi fatto di sedazione, di interventi, di speranze deluse, di piaghe da decubito e di febbri da cavallo scelse di stare ancora in piedi usando quello che gli restava del suo corpo condannato su una sedia a rotelle e tutto il suo cervello diventato, invece, sempre più attivo e creativo. Nel primo libro “Sempre in piedi” Codega con straordinaria forza d'animo raccontava di come ha reagito alla tragedia, ovvero facendo sport, scrivendo canzoni e con il suo impegno più importante, la manifestazione “Carrozzabile”, sensibilizzare la collettività all'abbattimento delle barriere architettoniche e mentali (www.carrozzabile.it): “…perché io sono sempre in piedi non con le gambe, ma con la testa” come ci ha detto l'autore. Lavoro adesso replicato con il suo «Diario di un viaggio» nel quale Codega, parla del suo percorso che lo ha portato nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, negli eventi sportivi e istituzionali a raccontare la sua esperienza per dire a tutti che la vera disabilità non sta nelle gambe ma nella testa delle persone. Il suo tour è partito dagli ospedali dove nasce, dove alberga il dolore e dove Nicola essendoci già passato ha portato la sua importante testimonianza.
Nella vasta gamma di esperienze a cui Codega non ha rinunciato per la sua disabilità c'è anche la partecipazione ad un numero di magia di un noto illusionista nel quale ha potuto “volare” con la sua sedia a rotelle. “Lo spettacolo si è chiuso, ma il sipario rimarrà sempre aperto nel mio e nel vostro cuore perché se io posso volare con la sedia, voi potete volare con testa” ha scritto Nicola Codega sul retro della copertina del suo ultimo libro. Ma è anche quinto nella classifica italiana dei tennisti su sedia a rotelle ed è molto impegnato in tornei sul territorio nazionale. Ha fatto sci, scherma e vela, oltre al tennis: “ Lo sport è vita. Lo sport mi ha ridato la vita, senza lo sport non sarei sopravvissuto all'incidente fisicamente e mentalmente: mi ha aiutato a superare tante difficoltà e a convivere col mio trauma.”
Giuseppe Orioli
Fonte: Sezione di Pontremoli www.unvstoscana.it