Quando i Veterani diventano infiniti
22-09-2015 09:04 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Lui è fatto così. Non vuole regali durante l´anno perché quando viene settembre e si avvicina la data del suo compleanno ci pensa lui a farselo. Magari vincendo la Coppa del Mondo e la medaglia d´argento ai Campionati Mondiali nella categoria Master. Nello stesso anno. Nel 2015. E quando vinci un Campionato Mondiale, sia esso di uno sport estremo o di morra cinese, sei uno che si è misurato con i più forti sulla faccia della terra.
A stretto rigore, non sarebbe nemmeno un veterano dello sport, se con tale termine indichiamo uno che è stato e che non è più e che adesso ammira le scarpette o la maglietta appesa al chiodo. Lui scarpette e maglietta li indossa per vincere. Ancora.
Lui che è abituato a respirare l´aria rarefatta dell´ alta classifica è uno che si è costruito una carriera e un posto sicuro nella All of Fame delle due ruote pedalate quando gli altri ormai sfogliavano l´album dei ricordi e mostravano ai nipotini le foto sbiadite raccontando il classico "c´ero anch´io".
Lui no, perché Severino Angella, 80 anni e un ritratto in soffitta che invecchia al posto suo, lo vedi ancora spingere, sbuffare, incazzarsi, indomabile cavallo nostrano in grado di tritare chilometri e avversari in quel di St. Johann in Tirol dove ogni anno si disputa la "Coupe du Monde des Veterans" e dove semina terrore e medaglie di legno ad ogni apparizione, sia che finisca per distacco o in volata.
E non è nuovo all´impresa: il sassolino se lo era già tolto dalla scarpa nel 2010 vincendo lo stesso Campionato Mondiale Master sulle stesse strade austriache alla bella età di 75 anni.
Lui sembra esistere da sempre, tanto che in zona molti lo conoscono solo per nome e dire Severino dalle nostre parti, specie se si parla di sport pedalato, identifica solo e soltanto la sua classe adamantina, un marchio di fabbrica come la moka o la scura bevanda gassata d´importazione.
Inutile cercarlo sui siti Internet o sui social network dove meriterebbe pagine e pagine e dove, al massimo, trovi pochissime note anagrafiche, meno di quelle del tesserino dell´ UCI e la foto del ´62, sempre quella, della breve carriera professionistica con la maglia della San Pellegrino su e giù per le strade a portar borracce ai campioni. Poi ce lo ricordiamo tutti a riparare e vendere biciclette in quel di Pontremoli, sotto la volta del moletta, sempre un sorriso e una battuta per tutti e a incoraggiare i giovani che volevano cimentarsi con catena, rapporti e tanto sudore.
Uno che non fosse stato lui, sarebbe finito, grasso e imbolsito, a contar fole d´antan su questo o quel campione. Non il nostro, fatto di una pasta speciale, di quelle che più le lasci lì, più migliorano. E quindi via con una vita esemplare a costruirsi la carriera del "nonno volante" e a stupire tifosi e mondo nelle corse riservate ai Master.
Le vittorie del 2015 sono state ottenute nella categoria 80 anni e oltre: in cuor nostro siamo sicuri che quella parola "oltre" sia stata coniata per Severino che onora lo Sport, l´ Italia e la militanza nei Veterani dello Sport.
GRAZIE Severino, sportivo e veterano infinito quanto modesto e schivo. Uno che è anche se non appare. Understatement direbbero gli inglesi. CHAPEAU!!
Fonte: www.unvstoscana.it
A stretto rigore, non sarebbe nemmeno un veterano dello sport, se con tale termine indichiamo uno che è stato e che non è più e che adesso ammira le scarpette o la maglietta appesa al chiodo. Lui scarpette e maglietta li indossa per vincere. Ancora.
Lui che è abituato a respirare l´aria rarefatta dell´ alta classifica è uno che si è costruito una carriera e un posto sicuro nella All of Fame delle due ruote pedalate quando gli altri ormai sfogliavano l´album dei ricordi e mostravano ai nipotini le foto sbiadite raccontando il classico "c´ero anch´io".
Lui no, perché Severino Angella, 80 anni e un ritratto in soffitta che invecchia al posto suo, lo vedi ancora spingere, sbuffare, incazzarsi, indomabile cavallo nostrano in grado di tritare chilometri e avversari in quel di St. Johann in Tirol dove ogni anno si disputa la "Coupe du Monde des Veterans" e dove semina terrore e medaglie di legno ad ogni apparizione, sia che finisca per distacco o in volata.
E non è nuovo all´impresa: il sassolino se lo era già tolto dalla scarpa nel 2010 vincendo lo stesso Campionato Mondiale Master sulle stesse strade austriache alla bella età di 75 anni.
Lui sembra esistere da sempre, tanto che in zona molti lo conoscono solo per nome e dire Severino dalle nostre parti, specie se si parla di sport pedalato, identifica solo e soltanto la sua classe adamantina, un marchio di fabbrica come la moka o la scura bevanda gassata d´importazione.
Inutile cercarlo sui siti Internet o sui social network dove meriterebbe pagine e pagine e dove, al massimo, trovi pochissime note anagrafiche, meno di quelle del tesserino dell´ UCI e la foto del ´62, sempre quella, della breve carriera professionistica con la maglia della San Pellegrino su e giù per le strade a portar borracce ai campioni. Poi ce lo ricordiamo tutti a riparare e vendere biciclette in quel di Pontremoli, sotto la volta del moletta, sempre un sorriso e una battuta per tutti e a incoraggiare i giovani che volevano cimentarsi con catena, rapporti e tanto sudore.
Uno che non fosse stato lui, sarebbe finito, grasso e imbolsito, a contar fole d´antan su questo o quel campione. Non il nostro, fatto di una pasta speciale, di quelle che più le lasci lì, più migliorano. E quindi via con una vita esemplare a costruirsi la carriera del "nonno volante" e a stupire tifosi e mondo nelle corse riservate ai Master.
Le vittorie del 2015 sono state ottenute nella categoria 80 anni e oltre: in cuor nostro siamo sicuri che quella parola "oltre" sia stata coniata per Severino che onora lo Sport, l´ Italia e la militanza nei Veterani dello Sport.
GRAZIE Severino, sportivo e veterano infinito quanto modesto e schivo. Uno che è anche se non appare. Understatement direbbero gli inglesi. CHAPEAU!!
Fonte: www.unvstoscana.it