RIFLESSIONE...
16-06-2015 21:44 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Oggi, rileggendo un appunto preso su una "vecchia" agenda, ho ricordato con emozione di quando ho rappresentato la Sezione UNVS di Ravenna, alla Cerimonia conclusiva della VIIª Edizione delle Giornate Internazionali dello Sport come Integrazione, organizzata dalla A.S.D. Centro Sport Terapia Judo Ravenna, presieduta dal Socio UNVS Michele Migliaccio.
La volontà era di stare vicino a un Socio e ai suoi Amici Collaboratori, tutti Volontari, che tutto, e dico proprio tutto, hanno fatto e gestito per portare a questa manifestazione di Sport come Servizio Sociale, 28 Società Sportive di cui 9 provenienti dall´Estero (Francia, Brasile, Germania, Olanda, India, Norvegia, Portogallo, Scozia e Gran Bretagna) con 120 Atleti, Accompagnatori e Famigliari.
Come presidente della Sezione consegnai il nostro Diploma UNVS di Protagonista dello Sport a Mirko BRIGHI, un Atleta Disabile che era riuscito ad arrivare alla Squadra Nazionale di Judo.
Proprio mentre gli stringevo la mano, guardando il Suo entusiasmo e ascoltando gli applausi a Lui dedicati dalle centinaia di Persone presenti, pensai al mondo del calcio, al mondo del ciclismo, al mondo dell´atletica, al mondo dello ... insomma al mondo dello sport di oggi.
Un mondo che purtroppo COINVOLGE E ILLUDE I GIOVANI con il fascino del risultato a portata di ... di chi si affida ai SOTTERFUGI, ad ogni tipo di SCORCIATOIA, ai SOSTITUTI DELLA REALTÀ, al tutto è permesso, anzi giustificato e scontato, TANTO DA NON PERCEPIRLO PIÙ COME UNA COSA NEGATIVA, e -FATTO GRAVISSIMO- con il NOSTRO SILENZIO!
Uno sport AMMALATO, gravemente ammalato, ma comunque ancora VIVO... ed ecco che dal ricordo nasce la riflessione... che è NOSTRO DOVERE impegnarci perché lo SPORT possa tornare a essere LA SCUOLA DEL RISPETTO, DELL´ESEMPIO E DELLA EDUCAZIONE.
Mi scuso, ma non proprio tanto, per averVi tutti impegnato -si proprio tutti Voi che mi leggete- perché ricordo bene che parlai non solo in nome dei Soci della Sezione di Ravenna, ma in nome di tutti i Veterani d´Italia, ringraziando attraverso Mirko, tutti -Atleti, Atleti Disabili, Squadre, Allenatori, Famigliari e Pubblico- perché mi fecero non solo ricordare, ma fatto vedere, cosa è lo SPORT.
Smettiamo tutti di AUTOASSOLVERCI guardando con rimpianto a IERI, diamoci tutti da fare OGGI, per individuare qualche iniziativa CONCRETA, e confrontiamoci sempre e lavoriamo TUTTI IN SINTONIA, per lo SPORT di DOMANI.
Giochiamo questa partita, tutti i Veterani in squadra, con tutte le Sezioni, con tutti i Delegati Regionali, con il Consiglio Direttivo Nazionale -per intenderci, FATTI con poche PAROLE- e impegniamoci a individuare, a sviluppare e a fare crescere operativamente almeno un progetto di lavoro COMUNE E CONDIVISO.
RICORDIAMOCI SEMPRE E RICORDIAMO, CERCANDO OGNI OCCASIONE, a tutte le persone del mondo dello sport -PRATICANTI, ATLETI, FAMIGLIARI, CHI HA INCARICHI NELLE SOCIETÀ E NELLE ISTITUZIONI, CHI HA IL POTERE DELL´INFLUENZA- che importante è il FARE, non l´ESSERE e che, se necessario si deve DISSENTIRE, sempre si deve PROPORRE e mai ACCONDISCENDERE, anche solo TACENDO, anche solo NON VEDENDO, anche solo NON ASCOLTANDO.
E ora -SUBITO- cominciamo con impegno a darci da fare, anche da SOLI, MA MEGLIO ASSIEME A CHI SAREMO RIUSCITI A MOTIVARE, A COINVOLGERE, E VORRÀ SEGUIRCI.
Forza, un piccolo passo alla volta e sempre dalla base -SENZA L´ILLUSIONE DEI GRANDI PROGETTI, BELLISSIMI E "TROPPO" IMPEGNATIVI- con la convinzione e la certezza che le piccole idee diventeranno solide basi su cui crescere.
Mi sono preso la libertà di queste parole non per fare una brontolata, ma perché sono convinto che NOI dobbiamo darci da fare e -SIATENE CERTI- che riusciremo a realizzare quello che VORREMO.
Fonte: Giovanni Salbaroli - Delegato UNVS Romagna www.unvsromagna.it
La volontà era di stare vicino a un Socio e ai suoi Amici Collaboratori, tutti Volontari, che tutto, e dico proprio tutto, hanno fatto e gestito per portare a questa manifestazione di Sport come Servizio Sociale, 28 Società Sportive di cui 9 provenienti dall´Estero (Francia, Brasile, Germania, Olanda, India, Norvegia, Portogallo, Scozia e Gran Bretagna) con 120 Atleti, Accompagnatori e Famigliari.
Come presidente della Sezione consegnai il nostro Diploma UNVS di Protagonista dello Sport a Mirko BRIGHI, un Atleta Disabile che era riuscito ad arrivare alla Squadra Nazionale di Judo.
Proprio mentre gli stringevo la mano, guardando il Suo entusiasmo e ascoltando gli applausi a Lui dedicati dalle centinaia di Persone presenti, pensai al mondo del calcio, al mondo del ciclismo, al mondo dell´atletica, al mondo dello ... insomma al mondo dello sport di oggi.
Un mondo che purtroppo COINVOLGE E ILLUDE I GIOVANI con il fascino del risultato a portata di ... di chi si affida ai SOTTERFUGI, ad ogni tipo di SCORCIATOIA, ai SOSTITUTI DELLA REALTÀ, al tutto è permesso, anzi giustificato e scontato, TANTO DA NON PERCEPIRLO PIÙ COME UNA COSA NEGATIVA, e -FATTO GRAVISSIMO- con il NOSTRO SILENZIO!
Uno sport AMMALATO, gravemente ammalato, ma comunque ancora VIVO... ed ecco che dal ricordo nasce la riflessione... che è NOSTRO DOVERE impegnarci perché lo SPORT possa tornare a essere LA SCUOLA DEL RISPETTO, DELL´ESEMPIO E DELLA EDUCAZIONE.
Mi scuso, ma non proprio tanto, per averVi tutti impegnato -si proprio tutti Voi che mi leggete- perché ricordo bene che parlai non solo in nome dei Soci della Sezione di Ravenna, ma in nome di tutti i Veterani d´Italia, ringraziando attraverso Mirko, tutti -Atleti, Atleti Disabili, Squadre, Allenatori, Famigliari e Pubblico- perché mi fecero non solo ricordare, ma fatto vedere, cosa è lo SPORT.
Smettiamo tutti di AUTOASSOLVERCI guardando con rimpianto a IERI, diamoci tutti da fare OGGI, per individuare qualche iniziativa CONCRETA, e confrontiamoci sempre e lavoriamo TUTTI IN SINTONIA, per lo SPORT di DOMANI.
Giochiamo questa partita, tutti i Veterani in squadra, con tutte le Sezioni, con tutti i Delegati Regionali, con il Consiglio Direttivo Nazionale -per intenderci, FATTI con poche PAROLE- e impegniamoci a individuare, a sviluppare e a fare crescere operativamente almeno un progetto di lavoro COMUNE E CONDIVISO.
RICORDIAMOCI SEMPRE E RICORDIAMO, CERCANDO OGNI OCCASIONE, a tutte le persone del mondo dello sport -PRATICANTI, ATLETI, FAMIGLIARI, CHI HA INCARICHI NELLE SOCIETÀ E NELLE ISTITUZIONI, CHI HA IL POTERE DELL´INFLUENZA- che importante è il FARE, non l´ESSERE e che, se necessario si deve DISSENTIRE, sempre si deve PROPORRE e mai ACCONDISCENDERE, anche solo TACENDO, anche solo NON VEDENDO, anche solo NON ASCOLTANDO.
E ora -SUBITO- cominciamo con impegno a darci da fare, anche da SOLI, MA MEGLIO ASSIEME A CHI SAREMO RIUSCITI A MOTIVARE, A COINVOLGERE, E VORRÀ SEGUIRCI.
Forza, un piccolo passo alla volta e sempre dalla base -SENZA L´ILLUSIONE DEI GRANDI PROGETTI, BELLISSIMI E "TROPPO" IMPEGNATIVI- con la convinzione e la certezza che le piccole idee diventeranno solide basi su cui crescere.
Mi sono preso la libertà di queste parole non per fare una brontolata, ma perché sono convinto che NOI dobbiamo darci da fare e -SIATENE CERTI- che riusciremo a realizzare quello che VORREMO.
Fonte: Giovanni Salbaroli - Delegato UNVS Romagna www.unvsromagna.it