Roma, le Fiamme Rosse aderiscono alla campagna "Iorestoacasa"
16-03-2020 13:07 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, entrato in vigore l'11 marzo 2020, l'Italia intera è diventata "zona rossa" e sono state attivate misure urgenti per il contenimento del contagio da COVID-19.
Per ciò che riguarda l'attività sportiva, sono stati sospesi eventi e competizioni di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati: palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere e impianti sciistici di ogni località hanno fermato la loro attività fino a cessata emergenza; i soli esentati, ma solo per gli allenamenti, sono stati gli atleti riconosciuti di interesse nazionale dal CONI o dalle Federazioni sportive, a condizione che tra loro sia mantenuta la distanza minima di un metro e l'impianto frequentato sia sotto controllo di un sanitario - condizione, quest'ultima appannaggio solo delle Federazioni sportive, e neanche di tutte in questo momento.
Di conseguenza, per coloro che, come gli atleti del nostro G.S. VV.F. Fiamme Rosse, hanno fatto dell'attività agonistica una ragione d'essere, oltre che un lavoro, queste disposizioni hanno comportato un vero e proprio cambio di mentalità e abitudini: cionondimeno, tutti i nostri atleti, neoassunti e veterani del sodalizio sportivo del Corpo Nazionale, hanno risposto prontamente all'appello della campagna #iorestoacasa e #distantimauniti, promossa dal ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, sia posando per le foto dell'iniziativa, sia con grande senso di responsabilità nei confronti di se stessi e della collettività nel continuare a tenersi in forma ma in sicurezza.
Tutti hanno cercato e individuato soluzioni valide per allenarsi nelle rispettive discipline agonistiche senza correre rischi relativamente al pericolo di contagio poiché, in questo periodo, soli pochi dei nostri atleti, tutti riconosciuti comunque di interesse nazionale, hanno potuto beneficiare dei raduni collegiali indetti dalle Federazioni sportive.
C'è chi, non potendo praticare il canottaggio all'aria aperta, ha allestito in uno spazio libero di casa una palestra provvisoria con remoergometro e pesi per cercare di fare più o meno tutto quello che farebbe normalmente, ma evitando l'uscita in barca; chi, vistasi preclusa la possibilità di provare gli assalti della scherma contro qualche avversario, necessariamente troppo vicino, si è organizzato facendo della terrazza una pedana in cui dedicarsi al perfezionamento della tecnica o alla preparazione atletica, chi, nel garage della propria abitazione, ha montato una pedana posticcia per il sollevamento pesi.
Per gli Sport da combattimento come il taekwondo e la lotta, che prevedono il corpo a corpo o distanze ravvicinate, e che non possono più praticarsi in sicurezza, si ripiega, invece, sulla sola preparazione atletica o sugli allenamenti al sacco.
Solo i più fortunati fra loro hanno potuto fruire degli allenamenti collegiali organizzati dalle rispettive Federazioni.
Fonte: UNVS Roma - Rassegna Stampa VVF www.unvslazio.it