VIAGGIO AGLI INFERNI DEL SECOLO - Lo spettacolo di Gianfelice Facchetti va in scena a Dialogo nel Buio - Giovedì 25 ottobre 2018
20-10-2018 12:02 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
In scena senza riflettori
Voce, movimento, ritmo, espressione… lo spettacolo si colora di sfumature inattese, toccando le corde emotive del pubblico e sorprendendolo di continuo.
Le parole si fanno più intense, i rumori più vividi e nell’atmosfera ovattata del buio ci si ritrova completamente immersi nel fluire della rappresentazione.
Dialogo nel Buio si trova presso l'Istituto dei Ciechi di Milano, in via Vivaio 7.
"Viaggio agli inferni del secolo" è tratto da un racconto di Dino Buzzati.
Dopo aver raccontato Milano con la sua storia e i suoi personaggi, Gianfelice Facchetti e Stefano Covri portano a Dialogo al Buio un nuovo spettacolo sulla città, tratto da un formidabile racconto di Dino Buzzati.
Ispirato dalla visita alla metropolitana di Milano, inaugurata proprio nel 1964, il racconto parte dalla scoperta durante i lavori di scavo nella stazione di piazza Amendola di una piccola porta che conduce all'inferno. Sarà lo stesso Dino Buzzati che, nelle vesti di protagonista del racconto, verrà incaricato dal direttore del quotidiano per cui lavora (naturale il riferimento al Corriere della Sera) di varcare quella soglia andando alla scoperta dell'inferno. Vi troverà un mondo identico a quello in cui viviamo - trasfigurazione delle nostre città - con auto, luce elettrica, automobili, bar e cinema; un inferno lontano da quello immaginato da Dante, abitato da persone in carne e ossa, "pallide, svuotate, castigate e vinte", vestite come noi e imprigionate in un gigantesco ingorgo di cui non si vede la fine. Troverà le “diavolesse”, capeggiate dalla signora Belzeboth: moderne amazzoni che manovrano i destini dei dannati da una sala di comando. Troverà la parte oscura di se stesso, solitudini e crudeltà.
Questo racconto, giocato buzzatianamente sul confine tra realtà e fantasia, tra simile e verosimile - è il 37 aprile quando il protagonista viene chiamato nell'ufficio del direttore -, arriva ora a teatro in una rappresentazione al buio a opera di Gianfelice Facchetti e Stefano Covri.
I quali, dopo aver raccontato Milano con la sua storia, i personaggi, i quartieri, portano a Dialogo nel buio una Milano infernale, eppure tanto vicina a quella in cui viviamo quotidianamente da sembrare a tratti la stessa.
Viaggio agli inferni del secolo è uno spettacolo pensato per Dialogo nel Buio:
a cura di Gianfelice Facchetti e Lorenzo Viganò
con Gianfelice Facchetti e Stefano Covri
Ispirato dalla visita alla metropolitana di Milano, inaugurata proprio nel 1964, il racconto parte dalla scoperta durante i lavori di scavo nella stazione di piazza Amendola di una piccola porta che conduce all'inferno. Sarà lo stesso Dino Buzzati che, nelle vesti di protagonista del racconto, verrà incaricato dal direttore del quotidiano per cui lavora (naturale il riferimento al Corriere della Sera) di varcare quella soglia andando alla scoperta dell'inferno. Vi troverà un mondo identico a quello in cui viviamo - trasfigurazione delle nostre città - con auto, luce elettrica, automobili, bar e cinema; un inferno lontano da quello immaginato da Dante, abitato da persone in carne e ossa, "pallide, svuotate, castigate e vinte", vestite come noi e imprigionate in un gigantesco ingorgo di cui non si vede la fine. Troverà le “diavolesse”, capeggiate dalla signora Belzeboth: moderne amazzoni che manovrano i destini dei dannati da una sala di comando. Troverà la parte oscura di se stesso, solitudini e crudeltà.
Questo racconto, giocato buzzatianamente sul confine tra realtà e fantasia, tra simile e verosimile - è il 37 aprile quando il protagonista viene chiamato nell'ufficio del direttore -, arriva ora a teatro in una rappresentazione al buio a opera di Gianfelice Facchetti e Stefano Covri.
I quali, dopo aver raccontato Milano con la sua storia, i personaggi, i quartieri, portano a Dialogo nel buio una Milano infernale, eppure tanto vicina a quella in cui viviamo quotidianamente da sembrare a tratti la stessa.
Viaggio agli inferni del secolo è uno spettacolo pensato per Dialogo nel Buio:
a cura di Gianfelice Facchetti e Lorenzo Viganò
con Gianfelice Facchetti e Stefano Covri
Info
Inizio ore: 21 (presentarsi 30 minuti prima)
A spettacolo iniziato non è consentito l'ingresso
Biglietto: 20 euro con prenotazione obbligatoria
Prenotazioni: tel. 02 77 22 62 10
Sconti
Per gli abbonati alla stagione teatrale del Teatro Elfo Puccini sconto del 25% sul biglietto d'ingresso.
Che cos'è Dialogo nel Buio
Un'esperienza che insegna un altro modo di "vedere"
Un'esperienza che insegna un altro modo di "vedere"
Un viaggio di oltre un’ora nella totale oscurità, che trasforma una semplice passeggiata in un giardino o il sorseggiare una tazza di caffè in un’esperienza straordinaria.
Chi l’ha compiuto racconta di aver vissuto qualcosa di unico, che ha cambiato il proprio modo di pensare.
Dialogo nel Buio è una mostra/percorso allestita da dicembre 2005 presso l’Istituto dei Ciechi di Milano.
Dialogo nel Buio è una mostra/percorso allestita da dicembre 2005 presso l’Istituto dei Ciechi di Milano.
Si differenzia da un'esposizione tradizionale per l’assenza totale di luce e per il fatto che i visitatori per esplorare gli ambienti devono affidarsi esclusivamente ai sensi del tatto, dell'udito, dell'olfatto, del gusto.
La visita
In gruppi di massimo 8 persone i visitatori compiono un percorso nel buio della durata di un’ora e 15 minuti. Si passa per alcune ambientazioni che richiamano situazioni di vita quotidiana, tutte diverse, da scoprire attraverso i sensi e il dialogo con la guida non vedente, svelando «un altro modo di vedere». Dopo aver attraversato i diversi ambienti, l’ultima tappa è un bar dove, sempre nell’oscurità più totale, si commenta l’esperienza vissuta.
Può sembrar banale, ma non lo è affatto. Varcato l’ingresso, la linea di confine fra la luce e il buio, ci si trova alle prese con una condizione mai sperimentata, dove occorre fare appello alle proprie capacità per destreggiarsi nella nuova situazione.
Non è una simulazione della cecità
Un buio così profondo disorienta, sconcerta chi è abituato da sempre a fare affidamento sulla vista. Ma è anche l'occasione per scoprire nuove dimensioni, in modo sorprendentemente semplice. Non si tratta di scoprire una realtà differente, è piuttosto una riscoperta, con modalità diverse, dello stesso mondo che già conosciamo. Nel buio anche il caffè ha un altro sapore, una rosa un altro profumo.
Un buio così profondo disorienta, sconcerta chi è abituato da sempre a fare affidamento sulla vista. Ma è anche l'occasione per scoprire nuove dimensioni, in modo sorprendentemente semplice. Non si tratta di scoprire una realtà differente, è piuttosto una riscoperta, con modalità diverse, dello stesso mondo che già conosciamo. Nel buio anche il caffè ha un altro sapore, una rosa un altro profumo.
Dialogo nel Buio non è una simulazione della cecità, ma l’invito a sperimentare come la percezione della realtà e la comunicazione possano essere molto più profonde e intense in assenza della luce.
Un’esperienza da non perdere, per scoprire che la vita anche per chi non vede non è vuota né triste.
È, per alcuni aspetti, semplicemente diversa.
Fonte: UNVS La Spezia La Spezia www.unvsliguria.it