Da Verroca al GS Vigili Fuoco Bari al bel gesto dei ragazzi del calcio
02-05-2024 17:59 - Puglia
Bari ha premiato grandi atleti e un bell'episodio di onestà sportiva
Tempo di premiazioni per i Veterani dello sport di Bari. Sul palco alcuni dei protagonisti del mondo sportivo cittadino che si sono distinti per impegno, passione e risultati. A cominciare da Ruggero Verroca, Ambasciatore Unvs nonché pluricampione mondiale del remo. I nostri “Ambasciatori” rappresentano una comunità. Nel nostro caso una famiglia variegata e complessa, quella sportiva. Si diventa ambasciatori non solo per anzianità, ma anche per meriti e risultati ottenuti nel corso della carriera. E dietro ogni risultato ci sono sacrifici, la voglia di non mollare mai, la testardaggine per raggiungere il traguardo.
Verroca ha vinto 5 mondiali consecutivi nel doppio pesi leggeri, 1 nel singolo, ha ottenuto due medaglie di bronzo iridate sempre nel singolo, ha partecipato alle Olimpiadi di Los Angeles 1984. E quando ha appeso – come si dice – i remi al muro (oggi ha 63 anni) ha scelto la carriera di dirigente sportivo per non tagliare i ponti col suo mondo.
Di solito, quando lo invitano, è per premiare qualcuno. Questa volta abbiamo voluto cambiare la formula. Lo abbiamo invitato per premiarlo. Un riconoscimento doveroso a chi si è battuto, con passione e continuità, per rendere lo sport un valore di tutti, come Pietro Petruzzelli, assessore comunale allo Sport. Il desiderio di migliorare le cose, l’impegno, la determinazione e la disponibilità fanno sì che sia apprezzato e stimato.
C’è poi chi è non solo bravo ad affrontare le emergenze, a soccorrere chiunque sia in pericolo con tempestività, a lavorare senza sosta fino a quando il problema non sia risolto. Ma è bravo anche nello sport. In particolare nella corsa. Il Gruppo Sportivo Vigili del fuoco di Bari si è confermato per la seconda volta consecutiva campione italiano a squadre. Esempio da additare di altruismo, generosità, solidarietà e impegno. Il riconoscimento, è stato consegnato all’ispettore Giovanni Ostuni.
Infine, un premio che ci riconcilia con i valori dello sport. I ragazzi della società Bellavista calcio di Bitonto, sono impegnati in una partita del campionato giovanile under 14 col Bitetto. Sul risultato di 0-0 l’arbitro, alla prima esperienza, giovane anche lui, fischia un rigore fin troppo generoso. Insomma, inesistente. I bitontini non ci stanno. Si riuniscono a centrocampo e con gli allenatori decidono di sbagliarlo apposta. Detto, fatto. Gli applausi sono d’obbligo per un gesto d’altri tempi.
Verroca ha vinto 5 mondiali consecutivi nel doppio pesi leggeri, 1 nel singolo, ha ottenuto due medaglie di bronzo iridate sempre nel singolo, ha partecipato alle Olimpiadi di Los Angeles 1984. E quando ha appeso – come si dice – i remi al muro (oggi ha 63 anni) ha scelto la carriera di dirigente sportivo per non tagliare i ponti col suo mondo.
Di solito, quando lo invitano, è per premiare qualcuno. Questa volta abbiamo voluto cambiare la formula. Lo abbiamo invitato per premiarlo. Un riconoscimento doveroso a chi si è battuto, con passione e continuità, per rendere lo sport un valore di tutti, come Pietro Petruzzelli, assessore comunale allo Sport. Il desiderio di migliorare le cose, l’impegno, la determinazione e la disponibilità fanno sì che sia apprezzato e stimato.
C’è poi chi è non solo bravo ad affrontare le emergenze, a soccorrere chiunque sia in pericolo con tempestività, a lavorare senza sosta fino a quando il problema non sia risolto. Ma è bravo anche nello sport. In particolare nella corsa. Il Gruppo Sportivo Vigili del fuoco di Bari si è confermato per la seconda volta consecutiva campione italiano a squadre. Esempio da additare di altruismo, generosità, solidarietà e impegno. Il riconoscimento, è stato consegnato all’ispettore Giovanni Ostuni.
Infine, un premio che ci riconcilia con i valori dello sport. I ragazzi della società Bellavista calcio di Bitonto, sono impegnati in una partita del campionato giovanile under 14 col Bitetto. Sul risultato di 0-0 l’arbitro, alla prima esperienza, giovane anche lui, fischia un rigore fin troppo generoso. Insomma, inesistente. I bitontini non ci stanno. Si riuniscono a centrocampo e con gli allenatori decidono di sbagliarlo apposta. Detto, fatto. Gli applausi sono d’obbligo per un gesto d’altri tempi.