E' venuto a mancare il nostro Presidente Emerito avv. Gian Paolo Bertoni

Gian Paolo Bertoni ci ha lasciati. E con lui se ne va un pezzo importante della nostra Unione, un personaggio di valore assoluto che si è calato nella realtà veterana, giungendo a presiederla con l’umiltà delle persone intelligenti e con l’intraprendenza che gli derivava dal suo spirito combattivo e da una genuina predisposizione a misurarsi anche in ambiti che esulavano dal suo quotidiano. Giungere alla carica apicale dell’UNVS dopo la lunga e prestigiosa gestione di un campione pluridecorato come Edoardo Mangiarotti, avrebbe rappresentato per chiunque una difficile impresa. Ma Gian Paolo, certamente amante dello sport che ha in modo costante praticato senza allori importanti, ha saputo interpretare l’insolito ruolo senza presunzione, con entusiasmo e saggezza, tali da consentire una transizione non solo indolore ma addirittura rigenerativa e innovativa. E il mondo veterano ha apprezzato il suo intento condividendo obiettivi, iniziative e modus operandi. Ma perdiamo anche un amico, perché Gian Paolo sapeva farsi benvolere, con il suo atteggiamento cordiale ed ancora gradevolmente goliardico (spesso indugiava nel raccontare episodi da “Amici miei” che lo avevano visto protagonista in gioventù), ispirava simpatia e il piacere dello stare insieme. La nostra frequentazione risale a circa mezzo secolo fa. L’ho personalmente conosciuto, allora avevo trent’anni, in occasione del mio ingresso nella neo costituita sezione di Parma, chiamato dal vice presidente vicario Ercole Negri dell’epoca per porre mano ad alcune modifiche statutarie. Gian Paolo era già vice presidente dell’UNVS per il Centro Italia, uno dei pilastri dell’organico Mangiarotti, di cui godeva grande fiducia e stima, di per sé un eloquente “biglietto da visita”. Fin da subito si era instaurata una reciproca empatia anche perché Gian Paolo con il Suo stile elegante e nello stesso tempo sobrio ed aperto faceva di tutto per mettere a proprio agio un giovane come il sottoscritto valutato con un po’ di sospetto e di distacco dai “veterani” anziani del CDN. Il rapporto amicale si è consolidato e rafforzato nel tempo quando ho iniziato a far parte degli Organi Istituzionali anche perché si è sempre registrata una condivisa convergenza nell’affrontare le tematiche riconducibili alla gestione dell’UNVS e così quando Gian Paolo ha ricevuto il “testimone” dal Presidentissimo Mangiarotti mi sono ritrovato quasi naturalmente ad operare come Suo fedele Vicario. Ed è stato in questo periodo non ripetibile che ho potuto ancora di più apprezzare la Sua disponibilità, la Sua capacità di affrontare le varie criticità con fattiva e costruttiva serenità, il Suo senso profondo e trasparente della “vera” amicizia e la Sua eccezionale resistenza fisica (era puntualmente presente in quasi tutti gli eventi organizzati dalle Sezioni sparse su tutto il territorio nazionale). Non è da escludere che l’aver preteso troppo dal proprio fisico abbia contribuito ad un inatteso e toccante declino che purtroppo lo hanno costretto da qualche tempo a distaccarsi anche dall’UNVS e dal mondo sportivo. Per parte mia voglio conservare l’immagine dei giorni lieti e sereni trascorsi insieme nella comune condivisione dei valori e degli ideali che costituiscono il patrimonio inalienabile dell’UNVS.