www.unvstrentinoaltoadige.it
la presentazione del libro kandaru, la vita di antonio zadra
23-11-2021 07:18 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
“KANDARU”,
le corse, i ricordi, la vita a 300 all'ora
di Antonio Zadra
Nell'incantevole atmosfera del Borgo dei Posseri in Val di Ronchi sopra ad Ala, è stato presentato il libro “KANDARU”, che narra con passione e molte stupende immagini le corse, i ricordi e la vita a 300 all'ora di Antonio Zadra.
Antonio Zadra nasce a Rovereto nel 1935 e, dopo aver praticato da giovane il ciclismo e lo sci, sui vent'anni inizia ad avvicinarsi ai motori e alle corse. Dapprima a quelle dei kart e poi via via a quelle di automobili sempre più potenti. Per non far sapere ai suoi genitori di questa sua grande ma pericolosa passione, il giovane Antonio s'inventa e assume lo pseudonimo di “Kandaru”.
Antonio Zadra è stato un top driver delle corse automobilistiche, sicuramente fra i piloti più veloci in Italia e in Europa tra la metà degli Anni '60 e quella degli Anni '70.
Ben oltre 160 corse, di cui 120 su pista e circa 40 in salita.
Nella sua lunga carriera ha conosciuto alcuni tra i più forti piloti di quegli anni: da Niki Lauda a Ludovico Scarfiotti, da Arturo Merzario a Ronnie Peterson, da Carlo Facetti a Peter Schetty, da Andrea De Adamich a Rudy Lint, da Johannes Ortner a Guy Richard Edwards, da Helmuth Marko a Vittorio Brambilla, da Mario Casoni a molti altri.
Ha corso su circuiti famosissimi e difficilissimi quali Monza, Hockenheim, Le Castellet, Imola, Nurburgring, Silverstone, Mugello, Zeltweg e tanti altri.
A cui aggiungiamo ben quattro partecipazioni alla mitica Targa Florio, prima su Alfa Romeo e poi su Lola motorizzata Cosworth, con cui ottiene un 4° posto assoluto nel 1972, ma 1° nella categoria 2000 cc.
Su pista corre nel Campionato Europeo e nel 1972 è sesto assoluto. Sono ben dieci i Gran Premi nel Campionato Mondiale prototipi a cui partecipa, vince due volte la 1.000 km di Monza nel 1969 e nel 1971. Nel 1972 è secondo assoluto nel Campionato austriaco prototipi 2000 cc. È un pilota, come già scritto, molto veloce e molto temuto, ma sempre altrettanto corretto in pista. Corre prima per la Scuderia Trentina e poi per la Scuderia Brescia Corse.
Nel 1970 vince, dominandola, la per noi amatissima Trento – Bondone, su un Osella con motore Abarth 2000. È questa la vittoria che lo rende famosissimo tra di noi trentini.
Tutto questo ha fatto sì che al Borgo dei Posseri ci fossero ben oltre duecento persone a festeggiarlo e a farsi dedicare una copia del suo libro. Tra parenti, amici, tecnici, meccanici, piloti e sportivi in genere, anche il neo Campione Europeo delle Corse in Montagna Christian Merli, che nel 2018 ha conquistato la mitica Trento – Bondone, primo pilota trentino a vincerla dopo ben 48 anni da quel 1970 che vide il trionfo di “Kandaru”.
La cerimonia è stata ben condotta da Ornella Frisinghelli, mentre nel corso dell'incontro ha dialogato con Antonio Zadra e ha narrato brevemente i contenuti del suo libro il noto giornalista sportivo Gianni Tomazzoni, tra i più apprezzati da molti anni nel mondo delle corse automobilistiche.
Il brindisi finale con l'ottimo e pluripremiato Trento DOC Tananai, prodotto proprio dalla Cantina del Borgo dei Posseri, ha suggellato un emozionante pomeriggio di sport dei motori e di una lunga sincera affettuosa amicizia per “Kandaru”, alias Antonio Zadra.
Paolo Farinati
Fonte: Paolo Farinati
le corse, i ricordi, la vita a 300 all'ora
di Antonio Zadra
Nell'incantevole atmosfera del Borgo dei Posseri in Val di Ronchi sopra ad Ala, è stato presentato il libro “KANDARU”, che narra con passione e molte stupende immagini le corse, i ricordi e la vita a 300 all'ora di Antonio Zadra.
Antonio Zadra nasce a Rovereto nel 1935 e, dopo aver praticato da giovane il ciclismo e lo sci, sui vent'anni inizia ad avvicinarsi ai motori e alle corse. Dapprima a quelle dei kart e poi via via a quelle di automobili sempre più potenti. Per non far sapere ai suoi genitori di questa sua grande ma pericolosa passione, il giovane Antonio s'inventa e assume lo pseudonimo di “Kandaru”.
Antonio Zadra è stato un top driver delle corse automobilistiche, sicuramente fra i piloti più veloci in Italia e in Europa tra la metà degli Anni '60 e quella degli Anni '70.
Ben oltre 160 corse, di cui 120 su pista e circa 40 in salita.
Nella sua lunga carriera ha conosciuto alcuni tra i più forti piloti di quegli anni: da Niki Lauda a Ludovico Scarfiotti, da Arturo Merzario a Ronnie Peterson, da Carlo Facetti a Peter Schetty, da Andrea De Adamich a Rudy Lint, da Johannes Ortner a Guy Richard Edwards, da Helmuth Marko a Vittorio Brambilla, da Mario Casoni a molti altri.
Ha corso su circuiti famosissimi e difficilissimi quali Monza, Hockenheim, Le Castellet, Imola, Nurburgring, Silverstone, Mugello, Zeltweg e tanti altri.
A cui aggiungiamo ben quattro partecipazioni alla mitica Targa Florio, prima su Alfa Romeo e poi su Lola motorizzata Cosworth, con cui ottiene un 4° posto assoluto nel 1972, ma 1° nella categoria 2000 cc.
Su pista corre nel Campionato Europeo e nel 1972 è sesto assoluto. Sono ben dieci i Gran Premi nel Campionato Mondiale prototipi a cui partecipa, vince due volte la 1.000 km di Monza nel 1969 e nel 1971. Nel 1972 è secondo assoluto nel Campionato austriaco prototipi 2000 cc. È un pilota, come già scritto, molto veloce e molto temuto, ma sempre altrettanto corretto in pista. Corre prima per la Scuderia Trentina e poi per la Scuderia Brescia Corse.
Nel 1970 vince, dominandola, la per noi amatissima Trento – Bondone, su un Osella con motore Abarth 2000. È questa la vittoria che lo rende famosissimo tra di noi trentini.
Tutto questo ha fatto sì che al Borgo dei Posseri ci fossero ben oltre duecento persone a festeggiarlo e a farsi dedicare una copia del suo libro. Tra parenti, amici, tecnici, meccanici, piloti e sportivi in genere, anche il neo Campione Europeo delle Corse in Montagna Christian Merli, che nel 2018 ha conquistato la mitica Trento – Bondone, primo pilota trentino a vincerla dopo ben 48 anni da quel 1970 che vide il trionfo di “Kandaru”.
La cerimonia è stata ben condotta da Ornella Frisinghelli, mentre nel corso dell'incontro ha dialogato con Antonio Zadra e ha narrato brevemente i contenuti del suo libro il noto giornalista sportivo Gianni Tomazzoni, tra i più apprezzati da molti anni nel mondo delle corse automobilistiche.
Il brindisi finale con l'ottimo e pluripremiato Trento DOC Tananai, prodotto proprio dalla Cantina del Borgo dei Posseri, ha suggellato un emozionante pomeriggio di sport dei motori e di una lunga sincera affettuosa amicizia per “Kandaru”, alias Antonio Zadra.
Paolo Farinati
Fonte: Paolo Farinati