La Repubblica riconosce lo sport
26-09-2023 12:53 - Focus
Interessanti riflessioni del Delegato Regionale dell'Umbria su un tema emergente
Lo Sport, inteso in senso lato e cioè come pura attività fisica e socializzatrice, con il voto unanime del Parlamento, entra nella Costituzione italiana. Con voto unanime (312 voti favorevoli su 312), il 20 settembre 2023, la Camera dei Deputati ha modificato l’articolo 33 della nostra Carta e, insieme ad aspetti riguardanti la Scuola, l'Arte, la Scienza, lo Stato riconosce all'attività sportiva un ruolo fondamentale nella crescita della comunità nazionale. Tutto lo sport agonistico, quello dilettantistico e amatoriale è racchiuso nelle due parole ”attività sportiva”. Non solo “Sport”, dunque, ma attività sportiva totale che permette ai praticanti di acquisire maggior benessere psicofisico e abilità motorie, oltre che offrire occasione di socializzazione.
La parola Sport, quindi, implica un’attività più ampia e di maggiori contenuti. Il senso dell’art.33 della Carta Costituzionale risponde alla richiesta di riconoscimento sostanziale avanzata da praticanti, amatori, dilettanti. Va ricordato che nel testo originale del 1948 la Costituzione non conteneva alcun riferimento all’attività sportiva popolare. Nella scelta di allora pesò il fatto che il regime fascista avesse fatto dello sport un veicolo di propaganda ideologica. Lo Sport di massa non è mai menzionato nei documenti costituzionali, ritenuto, a torto, un tema di secondario interesse per i cittadini. L’attuale modifica riconosce allo sport una precisa correlazione con la salute, intesa nella sua più moderna accezione di benessere psico-fisico della persona, piuttosto che mera assenza di malattia. Trovare spazio nei giornali per propagandarne gli aspetti è stato sempre molto difficile, ora è lecito attendersi più benefici effetti.
Nella realtà locale, l’Amatori Podistica Terni ha sempre perseguito fin dalla fondazione i principi edificatori dello sport popolare, inteso come attività aperta a tutti, richiamando masse, fin dal 1976, di partecipanti a manifestazioni come il “Circuito dell’Acciaio” o la “Maratona delle Acque”. Fra due anni verrà festeggiata la cinquantesima edizione del Circuito dell’Acciaio. Ora, viene sancito che lo sport agonistico e lo sport sociale rappresentano un valore equivalente, ugualmente visibile e meritevole degli stessi sostegni.
Nello specifico, l’art.33 della Costituzione, recentemente modificato dal Parlamento include un nuovo comma: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».
Si tratta di un cambiamento epocale, è l’avvio di un percorso che darà sostanza a quanto contemplato in Costituzione e cioè: lo sport è un diritto, l’inizio di un percorso per una nuova cultura sportiva e motoria che contribuirà a promuovere una società sempre più inclusiva.
Il riconoscimento dell’attività motoria non competitiva, finalizzata al piacere di condividere una salutare fatica e riscoprire realtà paesaggistiche del territorio di profonda bellezza, è anche opportunità che dà valore ai rapporti interpersonali e favorisce la comprensione sociale. E’ lecito credere ed attendersi che la nuova modifica costituzionale estrinsechi gli stessi sostegni finora goduti dallo Sport competitivo, auspicando che dalla prossima Legge di Bilancio si possano trovare le coerenti ricadute.
Giocondo Talamonti
Delegato regionale UNVS
La parola Sport, quindi, implica un’attività più ampia e di maggiori contenuti. Il senso dell’art.33 della Carta Costituzionale risponde alla richiesta di riconoscimento sostanziale avanzata da praticanti, amatori, dilettanti. Va ricordato che nel testo originale del 1948 la Costituzione non conteneva alcun riferimento all’attività sportiva popolare. Nella scelta di allora pesò il fatto che il regime fascista avesse fatto dello sport un veicolo di propaganda ideologica. Lo Sport di massa non è mai menzionato nei documenti costituzionali, ritenuto, a torto, un tema di secondario interesse per i cittadini. L’attuale modifica riconosce allo sport una precisa correlazione con la salute, intesa nella sua più moderna accezione di benessere psico-fisico della persona, piuttosto che mera assenza di malattia. Trovare spazio nei giornali per propagandarne gli aspetti è stato sempre molto difficile, ora è lecito attendersi più benefici effetti.
Nella realtà locale, l’Amatori Podistica Terni ha sempre perseguito fin dalla fondazione i principi edificatori dello sport popolare, inteso come attività aperta a tutti, richiamando masse, fin dal 1976, di partecipanti a manifestazioni come il “Circuito dell’Acciaio” o la “Maratona delle Acque”. Fra due anni verrà festeggiata la cinquantesima edizione del Circuito dell’Acciaio. Ora, viene sancito che lo sport agonistico e lo sport sociale rappresentano un valore equivalente, ugualmente visibile e meritevole degli stessi sostegni.
Nello specifico, l’art.33 della Costituzione, recentemente modificato dal Parlamento include un nuovo comma: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».
Si tratta di un cambiamento epocale, è l’avvio di un percorso che darà sostanza a quanto contemplato in Costituzione e cioè: lo sport è un diritto, l’inizio di un percorso per una nuova cultura sportiva e motoria che contribuirà a promuovere una società sempre più inclusiva.
Il riconoscimento dell’attività motoria non competitiva, finalizzata al piacere di condividere una salutare fatica e riscoprire realtà paesaggistiche del territorio di profonda bellezza, è anche opportunità che dà valore ai rapporti interpersonali e favorisce la comprensione sociale. E’ lecito credere ed attendersi che la nuova modifica costituzionale estrinsechi gli stessi sostegni finora goduti dallo Sport competitivo, auspicando che dalla prossima Legge di Bilancio si possano trovare le coerenti ricadute.
Giocondo Talamonti
Delegato regionale UNVS