Lo Sport entra nella Costituzione
11-06-2024 09:32 - Focus
Un interessante intervento da parte del Delegato Regionale Talamonti a Pavia
All’Assemblea di Pavia, Francesca Baldelli, Presidente Nazionale dei Veterani dello Sport e Ambasciatrice dello Sport, ha dichiarato: “Penso che il progetto UNVS possa essere costruito in prospettiva futura intorno a tre assi forti: giovani, scuola e informazione/comunicazione/formazione…” Auspicio che è stato condiviso da tutti i delegati.
Cogliendo la palla al balzo l'attivo Delegato regionale Giocondo Talamonti non ha perduto l'occasione per iscriversi tra i relatori dei lavori assembleari per fornire – attraverso una sua approfondita relazione – uno spaccato di grande attualità sullo sport in generale e sulle prospettive per UNVS. Intervento che riportiamo volentieri:
L’UNVS è progetto di pace. Dobbiamo ribadirlo richiamando le parole di Papa Francesco proprio nel momento in cui guerra, odio e violenza dividono gli Stati e creano solchi profondi. La cultura dell’individualismo rischia sempre di far sparire la dimensione di comunità, invece bisogna vivere e amare. Non a caso ha avuto successo la manifestazione “Vogliamoci bene” che ha coinvolto i giovani, la scuola, il territorio e le Istituzioni. L’amore può aprire le porte che sembrano blindate. Papa Francesco ci ricorda che: lo sport rompe le barriere e insegna l’inclusione e la fraternità…in un momento difficile come quello che sta vivendo l’umanità, lo sport, può “favorire relazioni di pace” perché unisce “le persone, al di là delle loro abilità fisiche, economiche o sociali”.
L’Unione dei Veterani dovrebbe nell’anno del suo 70.mo pensare al Giubileo con iniziative da inserire nei programmi vaticani del 2025 che riguardano lo Sport giovane e la Scuola e avere poi l’opportunità di essere ricevuti dal Papa nelle sue udienze settimanali, magari in un raduno nazionale. Tutto questo perché la Chiesa (in particolare Papa Francesco e Papa Giovanni Paolo II) ha compreso quanto sia importante lo Sport nella formazione dei giovani e nel recupero dei diversamente abili, così come l’esercizio della lealtà nelle attività sportive improntato alla correttezza civile e sociale. I nostri programmi, quelli che prevedono incontri come convegni, conferenze, dibattiti devono essere tali da saper parlare ai ragazzi, saper toccare i propri interessi e le corde del cuore, estrarre da loro tutto il bene di cui i giovani sono capaci quando gli adulti si pongono all’ascolto dei loro affanni con la sincerità di un amico e l’amore di un genitore.
L’intelligenza artificiale assume un ruolo sempre più importante anche nello sport. rappresenta un cambiamento epocale, può portare benefici sociali ma comporta anche dei rischi enormi; quindi, è essenziale un attento controllo. Gli infortuni sportivi sono una delle principali preoccupazioni nel mondo dello sport. Per aiutare a prevenirli, molte organizzazioni sportive si rivolgono all’intelligenza artificiale per supportare gli atleti sviluppando modelli, derivanti dall’analisi dei dati, fisici e ambientali dell’atleta in grado di identificare quando è probabile che si verifichi un infortunio e adottare misure per prevenirlo.
Altrettanto rilevante risulta la formazione con vista alle opportunità e ai rischi associati alle nuove tecnologie e maggiore trasparenza nell’uso e nello sviluppo dell’IA generativa.
La Scuola deve essere coinvolta, presentando i progetti al dirigente nei primi giorni di settembre di ogni anno scolastico per essere inseriti nel piano dell’Offerta Formativa e coinvolgere così il Collegio dei docenti e non un singolo docente di educazione fisica disponibile a collaborare. I rapporti non devono basarsi su conoscenze del singolo, risultando, quindi, estemporanei, ma sulla validità della proposta educativa. L’UNVS ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per lo svolgimento dell’attività nelle scuole. È la Direzione Scolastica Regionale che dev’essere coinvolta, poi i Dirigenti Scolastici e infine i Docenti-tutor assegnati dal dirigente al progetto. Un progetto che dovrà prevedere il protagonismo degli studenti che vanno coinvolti in lavori di gruppo, in lavori digitali, in compiti cartacei e prevedere premiazioni agli studenti che si sono maggiormente distinti.
Sport e salute ci consente di progettare l’attività ludico-motoria. Due progetti che meritano di essere proposti: Il Giro Podistico d’Italia di concerto con le associazioni nazionali che praticano il podismo e che sono presenti nel Paese e un Quadrangolare di Calcio, iniziando con gli Istituti Tecnici di Terni, Ravenna, San Marino e Rieti. Il trofeo messo in Palio sarà assegnato alla scuola vincitrice che dovrà rimetterlo in Palio l’anno successivo riportando sul trofeo una etichetta ove risulta la scuola aggiudicatrice di quell’anno. Inoltre, la squadra vincente organizzerà il successivo Quadrangolare. Una volta maturato l’iter organizzativo si potrebbero aggiungere altre discipline, come l’atletica leggera e ampliare la rosa delle squadre partecipanti.
Potrebbero nascere così “Le Olimpiadi degli Sport Popolari” o un raduno nazionale di tutte le sezioni con attività sportive e culturali per avvicinare sempre più le sezioni e promuovere fra loro lo scambio e favorire i gemellaggi. Quello che bisogna fare è lavorare insieme, dialogare, accettare il confronto, dare dignità all’impegno e metterci passione.
In tal senso, è apprezzabile il corso formativo per “Addetti Stampa”, occorre insistere nella formazione perché tutto quello che si fa deve essere comunicato.
Una data da non dimenticare
Il 20 settembre 2023 è una data storica per lo Sport. La Camera ha approvato all’unanimità la modifica all’art.33 della Costituzione introducendo il nuovo comma “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Lo sport in Costituzione rappresenta la prima tappa di un percorso che concentra un significato profondo e un valore inestimabile, che possiamo sintetizzare con “sport per tutti e di tutti”. La Costituzione riconosce il valore, ma non determina un diritto, e sarà proprio responsabilità della classe dirigente, politica e sportiva, trasformare il riconoscimento del valore in un diritto da garantire a tutti. L’UNVS dovrà attraverso il suo gruppo dirigente operare perché la seconda tappa diventi realtà. Si è trovato un equilibrio fra l’attività competitiva e l’allargamento della base dei praticanti, ora tutto lo sport associazionistico deve operare perché il valore sia un diritto di tutti.
Giocondo Talamonti
Delegato UNVS Umbria
Cogliendo la palla al balzo l'attivo Delegato regionale Giocondo Talamonti non ha perduto l'occasione per iscriversi tra i relatori dei lavori assembleari per fornire – attraverso una sua approfondita relazione – uno spaccato di grande attualità sullo sport in generale e sulle prospettive per UNVS. Intervento che riportiamo volentieri:
L’UNVS è progetto di pace. Dobbiamo ribadirlo richiamando le parole di Papa Francesco proprio nel momento in cui guerra, odio e violenza dividono gli Stati e creano solchi profondi. La cultura dell’individualismo rischia sempre di far sparire la dimensione di comunità, invece bisogna vivere e amare. Non a caso ha avuto successo la manifestazione “Vogliamoci bene” che ha coinvolto i giovani, la scuola, il territorio e le Istituzioni. L’amore può aprire le porte che sembrano blindate. Papa Francesco ci ricorda che: lo sport rompe le barriere e insegna l’inclusione e la fraternità…in un momento difficile come quello che sta vivendo l’umanità, lo sport, può “favorire relazioni di pace” perché unisce “le persone, al di là delle loro abilità fisiche, economiche o sociali”.
L’Unione dei Veterani dovrebbe nell’anno del suo 70.mo pensare al Giubileo con iniziative da inserire nei programmi vaticani del 2025 che riguardano lo Sport giovane e la Scuola e avere poi l’opportunità di essere ricevuti dal Papa nelle sue udienze settimanali, magari in un raduno nazionale. Tutto questo perché la Chiesa (in particolare Papa Francesco e Papa Giovanni Paolo II) ha compreso quanto sia importante lo Sport nella formazione dei giovani e nel recupero dei diversamente abili, così come l’esercizio della lealtà nelle attività sportive improntato alla correttezza civile e sociale. I nostri programmi, quelli che prevedono incontri come convegni, conferenze, dibattiti devono essere tali da saper parlare ai ragazzi, saper toccare i propri interessi e le corde del cuore, estrarre da loro tutto il bene di cui i giovani sono capaci quando gli adulti si pongono all’ascolto dei loro affanni con la sincerità di un amico e l’amore di un genitore.
L’intelligenza artificiale assume un ruolo sempre più importante anche nello sport. rappresenta un cambiamento epocale, può portare benefici sociali ma comporta anche dei rischi enormi; quindi, è essenziale un attento controllo. Gli infortuni sportivi sono una delle principali preoccupazioni nel mondo dello sport. Per aiutare a prevenirli, molte organizzazioni sportive si rivolgono all’intelligenza artificiale per supportare gli atleti sviluppando modelli, derivanti dall’analisi dei dati, fisici e ambientali dell’atleta in grado di identificare quando è probabile che si verifichi un infortunio e adottare misure per prevenirlo.
Altrettanto rilevante risulta la formazione con vista alle opportunità e ai rischi associati alle nuove tecnologie e maggiore trasparenza nell’uso e nello sviluppo dell’IA generativa.
La Scuola deve essere coinvolta, presentando i progetti al dirigente nei primi giorni di settembre di ogni anno scolastico per essere inseriti nel piano dell’Offerta Formativa e coinvolgere così il Collegio dei docenti e non un singolo docente di educazione fisica disponibile a collaborare. I rapporti non devono basarsi su conoscenze del singolo, risultando, quindi, estemporanei, ma sulla validità della proposta educativa. L’UNVS ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per lo svolgimento dell’attività nelle scuole. È la Direzione Scolastica Regionale che dev’essere coinvolta, poi i Dirigenti Scolastici e infine i Docenti-tutor assegnati dal dirigente al progetto. Un progetto che dovrà prevedere il protagonismo degli studenti che vanno coinvolti in lavori di gruppo, in lavori digitali, in compiti cartacei e prevedere premiazioni agli studenti che si sono maggiormente distinti.
Sport e salute ci consente di progettare l’attività ludico-motoria. Due progetti che meritano di essere proposti: Il Giro Podistico d’Italia di concerto con le associazioni nazionali che praticano il podismo e che sono presenti nel Paese e un Quadrangolare di Calcio, iniziando con gli Istituti Tecnici di Terni, Ravenna, San Marino e Rieti. Il trofeo messo in Palio sarà assegnato alla scuola vincitrice che dovrà rimetterlo in Palio l’anno successivo riportando sul trofeo una etichetta ove risulta la scuola aggiudicatrice di quell’anno. Inoltre, la squadra vincente organizzerà il successivo Quadrangolare. Una volta maturato l’iter organizzativo si potrebbero aggiungere altre discipline, come l’atletica leggera e ampliare la rosa delle squadre partecipanti.
Potrebbero nascere così “Le Olimpiadi degli Sport Popolari” o un raduno nazionale di tutte le sezioni con attività sportive e culturali per avvicinare sempre più le sezioni e promuovere fra loro lo scambio e favorire i gemellaggi. Quello che bisogna fare è lavorare insieme, dialogare, accettare il confronto, dare dignità all’impegno e metterci passione.
In tal senso, è apprezzabile il corso formativo per “Addetti Stampa”, occorre insistere nella formazione perché tutto quello che si fa deve essere comunicato.
Una data da non dimenticare
Il 20 settembre 2023 è una data storica per lo Sport. La Camera ha approvato all’unanimità la modifica all’art.33 della Costituzione introducendo il nuovo comma “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Lo sport in Costituzione rappresenta la prima tappa di un percorso che concentra un significato profondo e un valore inestimabile, che possiamo sintetizzare con “sport per tutti e di tutti”. La Costituzione riconosce il valore, ma non determina un diritto, e sarà proprio responsabilità della classe dirigente, politica e sportiva, trasformare il riconoscimento del valore in un diritto da garantire a tutti. L’UNVS dovrà attraverso il suo gruppo dirigente operare perché la seconda tappa diventi realtà. Si è trovato un equilibrio fra l’attività competitiva e l’allargamento della base dei praticanti, ora tutto lo sport associazionistico deve operare perché il valore sia un diritto di tutti.
Giocondo Talamonti
Delegato UNVS Umbria