Nel segno di un rinnovato slancio tutti in treno sul Bernina!
26-04-2023 09:41 - Nord Italia
La Sezione di Padova in gita
Cavalcando con entusiasmo e slancio le novità portate dal nuovo Consiglio Direttivo, reintegrato di alcuni Consiglieri, la Sezione di Padova ha ritrovato il gusto di un bel viaggio con i Soci tutti assieme dopo che da tempo (a causa della pandemia) questa bella caratteristica della Sezione si era perduta.
I Soci padovani capeggiati dalla Presidente Silvana Santi si sono ritrovati tutti puntuali per la partenza alle sette è arrivo alle dodici a Teglio, un caratteristico borgo nel cuore della Valtellina a 900 m di altitudine.
Qui convivono armoniosamente arte, coltura e natura, e la ricchezza dei sapori e profumi della tradizione enogastronomica e la convivialità.
Nel pomeriggio la visita di Palazzo Besta, un vero gioiello che non ci aspettavamo di trovare: Il cortile rettangolare a doppio loggiato con le pareti affrescate con episodi dell’Eneide; il salone d’onore decorato da scene tratte dall’Orlando Furioso, la sala della Creazione e un affresco che rappresenta il planisfero “enigmatico” in cui figurano le Americhe non ancora scoperte.
Di seguito a Tirano, capolinea stazione italiana della ferrovia retica del Trenino rosso del Bernina, che confina con la Svizzera
Il centro storico è racchiuso dalle mura realizzate da Ludovico il Moro.
Visitati e ammirati pure Il Santuario della Madonna e i palazzi Visconti Venosta, Mazza e Buttafava e il campanile della collegiata di san Martino.
Il giorno seguente i componenti la folta comitiva hanno raggiunto Tirano sul Trenino rosso del Bernina (Patrimonio dell’umanità) che s’inerpica sulle Alpi per 61 km di ferrovia passando per paesaggi meravigliosi, fitti boschi, laghi, estese pianure verdi, viadotti tra i monti e, per finire con ghiacciai, rifugi, montagne coperte di neve, e funivie che portano a panorami sublimi e piste sciistiche.
Quindi visita a St. Moritz ricercata località sulle Alpi, nella quale vivono appena seimila abitanti per godere di un panorama montano rigenerante. Dove a dire il vero tutto trasuda lusso, moda, glamour, secondo una evidente logica materialista, completamente in antitesi con la sconfinata essenzialità della natura circostante.
Vincenzo Cappello
I Soci padovani capeggiati dalla Presidente Silvana Santi si sono ritrovati tutti puntuali per la partenza alle sette è arrivo alle dodici a Teglio, un caratteristico borgo nel cuore della Valtellina a 900 m di altitudine.
Qui convivono armoniosamente arte, coltura e natura, e la ricchezza dei sapori e profumi della tradizione enogastronomica e la convivialità.
Nel pomeriggio la visita di Palazzo Besta, un vero gioiello che non ci aspettavamo di trovare: Il cortile rettangolare a doppio loggiato con le pareti affrescate con episodi dell’Eneide; il salone d’onore decorato da scene tratte dall’Orlando Furioso, la sala della Creazione e un affresco che rappresenta il planisfero “enigmatico” in cui figurano le Americhe non ancora scoperte.
Di seguito a Tirano, capolinea stazione italiana della ferrovia retica del Trenino rosso del Bernina, che confina con la Svizzera
Il centro storico è racchiuso dalle mura realizzate da Ludovico il Moro.
Visitati e ammirati pure Il Santuario della Madonna e i palazzi Visconti Venosta, Mazza e Buttafava e il campanile della collegiata di san Martino.
Il giorno seguente i componenti la folta comitiva hanno raggiunto Tirano sul Trenino rosso del Bernina (Patrimonio dell’umanità) che s’inerpica sulle Alpi per 61 km di ferrovia passando per paesaggi meravigliosi, fitti boschi, laghi, estese pianure verdi, viadotti tra i monti e, per finire con ghiacciai, rifugi, montagne coperte di neve, e funivie che portano a panorami sublimi e piste sciistiche.
Quindi visita a St. Moritz ricercata località sulle Alpi, nella quale vivono appena seimila abitanti per godere di un panorama montano rigenerante. Dove a dire il vero tutto trasuda lusso, moda, glamour, secondo una evidente logica materialista, completamente in antitesi con la sconfinata essenzialità della natura circostante.
Vincenzo Cappello