Trento: Cicloturistica autunnale dei Veterani trentini
30-09-2022 11:26 - Nord Italia
Il 13 settembre, sfidando ogni superstizione legata alla data, 33 Trentini non hanno trottato, ma pedalato da Resia a Merano percorrendo, sulla bella ciclabile venostana, 83 chilometri.
Partiti dalla sponda nord del lago di Resia (1.498 metri di quota.), in un giorno di pieno sole e con una temperatura ideale, abbiamo costeggiato il lago per circa 7 chilometri fra verdi prati godendo di un meraviglioso panorama e della vista del famoso campanile che spunta dalle sue acque.
Raggiunta la grande diga che, nel 1949, ha unificato in un unico grande bacino i laghi naturali preesistenti e che ha sommerso il piccolo paese di Curon Venosta di cui ora solo il grande campanile ricorda l'esistenza, abbiamo effettuato una prima, breve sosta per ammirare i prati verdi, perfettamente rasati, dai quali spunta una serie di bellissime montagne.
Poi, giù a capofitto per la forte discesa che in pochi chilometri porta a Glorenza, la famosa cittadina circondata da mura. Caffè e subito in sella alla volta della bella Malles immersa nei meleti carichi di frutti variopinti dei quali iniziava in quei giorni la raccolta.
Avanti ancora fra i meleti ed i vigneti che hanno reso famosa la Val Venosta e, superato un interessante biotopo, abbiamo raggiunto Laces. Qui, sosta per uno spuntino: gli oltre 30 chilometri che ancora ci separavano dal traguardo di Merano non ci hanno impedito di gustare speck, würstel e strudel di mele.
La bella pista ciclabile, sicura e ben segnalata, ci ha infine condotto a Merano dove ci attendeva il bus che ci ha riportato a Trento assieme alle nostre bici.
La pandemia ci ha costretto, nel 2020 e 2021, a rinunciare alle ben più impegnative cicloturistiche che in passato, ogni anno, abbiamo effettuato in Italia, Austria e Germania, ma la bella rete di ciclabili trentine e altoatesine ci ha comunque consentito di muoverci e tener fede alla nostra condizione di sportivi, anche se veterani.
Fonte: UNVS Trento
Partiti dalla sponda nord del lago di Resia (1.498 metri di quota.), in un giorno di pieno sole e con una temperatura ideale, abbiamo costeggiato il lago per circa 7 chilometri fra verdi prati godendo di un meraviglioso panorama e della vista del famoso campanile che spunta dalle sue acque.
Raggiunta la grande diga che, nel 1949, ha unificato in un unico grande bacino i laghi naturali preesistenti e che ha sommerso il piccolo paese di Curon Venosta di cui ora solo il grande campanile ricorda l'esistenza, abbiamo effettuato una prima, breve sosta per ammirare i prati verdi, perfettamente rasati, dai quali spunta una serie di bellissime montagne.
Poi, giù a capofitto per la forte discesa che in pochi chilometri porta a Glorenza, la famosa cittadina circondata da mura. Caffè e subito in sella alla volta della bella Malles immersa nei meleti carichi di frutti variopinti dei quali iniziava in quei giorni la raccolta.
Avanti ancora fra i meleti ed i vigneti che hanno reso famosa la Val Venosta e, superato un interessante biotopo, abbiamo raggiunto Laces. Qui, sosta per uno spuntino: gli oltre 30 chilometri che ancora ci separavano dal traguardo di Merano non ci hanno impedito di gustare speck, würstel e strudel di mele.
La bella pista ciclabile, sicura e ben segnalata, ci ha infine condotto a Merano dove ci attendeva il bus che ci ha riportato a Trento assieme alle nostre bici.
La pandemia ci ha costretto, nel 2020 e 2021, a rinunciare alle ben più impegnative cicloturistiche che in passato, ogni anno, abbiamo effettuato in Italia, Austria e Germania, ma la bella rete di ciclabili trentine e altoatesine ci ha comunque consentito di muoverci e tener fede alla nostra condizione di sportivi, anche se veterani.
Luisa Bernardi
Fonte: UNVS Trento