codice di comportamento
26-02-2015 22:07 - Archivio news dalle Sezioni 2009-2021
Il perché di una scelta
Oggi più che mai, in una società sempre più frettolosa e superficiale che guarda più all´apparenza ed al successo che ai valori fondanti dei rapporti umani, il riferimento all´etica sportiva è un passo fondamentale.
Sin dalle prime olimpiadi, fair play, onestà, rispetto dell´avversario, solidarietà, hanno mosso gli atleti e tutto il movimento sportivo. In un mondo in cui sono sempre più evidenti, violenza, aggressività, prevaricazione, mancanza di rispetto, ricerca del successo ad ogni costo, anche adoperando sostanze proibite e dannose, a rischio della propria salute e spesso della vita, noi sentiamo fortemente il bisogno di riproporre i valori veri che lo sport, quello genuino, sa insegnare e veicolare.
Per questo motivo, la VEMS, la Commissione di Valutazione Etica Morale Sportiva della U.N.V.S., la Unione Nazionale Veterani dello Sport, ha deciso di dotarsi di questo Codice di Comportamento. Un Codice di rispetto delle persone, di rispetto delle regole, di rispetto e di diffusione dei valori sportivi. Grazie allo sport, possiamo imparare ad affrontare anche le più difficili situazioni della vita.
Lo sport come noi lo intendiamo, può essere un esempio di comportamento, una grande scuola di vita per i tantissimi ragazzi che lo praticano e che possono imparare e veicolare un modo costruttivo, coraggioso e sincero di affrontare le cose, contagiando anche chi sta loro accanto, come "portatori sani" di un modo "sportivamente corretto" di vivere i rapporti umani in questo terzo millennio.
Questo non è il nostro sogno, la nostra speranza ma è il motivo dei nostri sforzi, tesi a realizzare un settore giovanile dove il risultato sportivo non è l´unico obbiettivo. A questo fine riteniamo di adottare il seguente codice come guida ed ispirazione di comportamento per tutti coloro che a vario titolo partecipano a questo "progetto sportivo".
Finalità e attività
Art. 1 PREMESSE
Il Codice di Comportamento della VEMS, la Commissione di Valutazione Etica Morale Sportiva della U.N.V.S., la Unione Nazionale Veterani dello Sport, di seguito VEMS, reca norme sostanziali e comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che operano, sia su base volontaristica che professionistica, in seno alla VEMS nell´ambito delle rispettive competenze ed in relazione alla posizione ricoperta.
L´adozione del presente Codice di Comportamento è espressione della volontà della VEMS di promuovere, nell´esercizio di tutte le sue funzioni, uno standard elevato di professionalità nello svolgimento delle prestazioni sportive e di tutte le attività riconducibili alla VEMS ed a vietare quei comportamenti in contrasto non solo con le normative di volta in volta rilevanti ma anche con i valori etici che la VEMS intende promuovere e garantire.
Il Codice di Comportamento in particolare specifica i fondamentali doveri di lealtà, probità, correttezza e diligenza previsti per tutti i protagonisti della vita associativa.
Art. 2 I DESTINATARI
Il presente Codice di Comportamento si applica ai seguenti soggetti:
•dirigenti, atleti, tecnici, istruttori, medici, paramedici, masso-fisioterapisti e comunque a tutti i tesserati;
•collaboratori, consulenti esterni ed ogni altro soggetto che agisca nell´interesse della VEMS;
•genitori;
•sponsor;
•società sportive affiliate;
Art. 3 EFFICACIA
Copia del presente Codice di Comportamento è portata a conoscenza di tutti i soggetti
di cui all´art. 2, indipendentemente dalla qualifica, richiedendone il necessario rispetto.
Il presente Codice di Comportamento è efficace soltanto se i destinatari sono disposti, nel sottoscriverlo, a condividerne i principi, gli scopi e le finalità impegnandosi all´osservanza di tutte le disposizioni in esso contenute, a contribuire alla loro applicazione, nonché ad assumersi le responsabilità conseguenti alla loro violazione che costituisce grave inadempienza ed è meritevole delle sanzioni disciplinari all´uopo previste dalla VEMS. L´ignoranza del Codice di Comportamento non può essere invocata a nessun effetto.
Il Codice di Comportamento esplica i propri effetti dal momento della sottoscrizione.
Art. 4 RISPETTO DELL´ORDINAMENTO SPORTIVO E POLITICA SOCIETARIA
La VEMS deve operare nel pieno rispetto dell´ordinamento giuridico e sportivo vigente ed uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni aspetto riferibile alla propria attività.
La VEMS si impegna ad adottare tutte le misure necessarie dirette a facilitare la conoscenza e l´applicazione di tutte le norme contenute nel presente Codice di Comportamento, prevedendo altresì l´irrogazione di sanzioni disciplinari nel caso di mancato rispetto delle stesse.
Si impegna altresì a sostenere nell´ambito della propria sfera di influenza, iniziative mirate alla promozione di azioni volte a prevenire il rischio di comportamenti non etici ed a cooperare attivamente alla ordinata e civile convivenza sportiva.
Tutte le attività della VEMS dal punto di vista gestionale devono essere ispirate alla massima correttezza, trasparenza e legittimità formale e sostanziale.
La convinzione di agire a vantaggio dei valori sportivi non giustifica in alcun modo l´adozione di comportamenti in contrasto con i principi di cui al presente Codice di Comportamento.
La VEMS si impegna a non intrattenere alcun rapporto con soggetti che non operino nel rispetto delle norme e dei principi espressi nel presente Codice di Comportamento.
Art. 5 I DOVERI DELLA VEMS
In particolare la VEMS si impegna:
•a promuovere azioni volte a diffondere una sana cultura sportiva nella condivisione delle insite finalità educative, formative e sociali;
•a sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport per tutti, ad ogni livello, per qualunque categoria valorizzandone i principi etici, umani ed il fair play anche attraverso campagne di comunicazione, diffusione di materiale educativo e opportunità formative;
•ad astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e giovani, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico assumano un ruolo primario;
•ad evitare comportamenti che in qualsiasi modo determinino o possano determinare incitamento alla violenza o ne costituiscano apologia;
•a promuovere un tifo leale e responsabile;
•a non premiare alcun comportamento sleale.
Art. 6 IL SETTORE GIOVANILE
Costituisce particolare obiettivo della VEMS attraverso tutte le funzioni in maniera specifica affidate alla cura del settore giovanile:
•sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport tra i giovanissimi;
•garantire che la salute, la sicurezza ed il benessere dei bambini e giovani atleti costituiscano obiettivo primario rispetto al successo sportivo o a qualsiasi altra considerazione;
•garantire il rispetto delle esigenze e bisogni particolari dei giovani e dei bambini in crescita consentendo processi graduali di partecipazione, dal livello ludico di base a quello agonistico;
•assicurare il rispetto delle esigenze di istruzione scolastica;
•garantire che tutti i soggetti con responsabilità verso i bambini e giovani siano ben qualificati per guidare, formare, educare ed allenare in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
•garantire la necessaria vigilanza sui giovani e giovanissimi assicurando che le relazioni con gli stessi si svolgano in modo ineccepibile sotto il profilo della correttezza morale.
Art. 7 REGOLE DI COMPORTAMENTO
Chiunque operi in seno alla VEMS, deve essere a conoscenza delle normative vigenti che disciplinano e regolamentano l´espletamento delle proprie funzioni e dei conseguenti comportamenti.
•Tutte le attività devono essere svolte con impegno, rigore morale, trasparenza e correttezza anche al fine di tutelare l´immagine stessa della VEMS.
•Tutti, nell´ambito delle specifiche attività, devono uniformare la propria condotta al pieno rispetto dei principi di lealtà, onestà, imparzialità, integrità morale evitando comportamenti atti ad incidere negativamente sui rapporti interni che devono essere improntati all´osservanza dei principi di civile convivenza nel rispetto reciproco e garantendo il rispetto dei diritti e delle libertà delle persone.
•Dovrà essere garantito il segreto di ufficio nelle attività di propria competenza.
•I responsabili delle singole attività non devono abusare del ruolo rivestito all´interno dell´organizzazione, rispettare i propri collaboratori e favorirne la crescita professionale nonché lo sviluppo delle potenzialità.
•Nessuno può procurarsi vantaggi personali in relazione alla attività esercitata.
•Tutti nell´esercizio delle attività e funzioni affidate devono operare con imparzialità evitando trattamenti di favore o disparità di trattamento nei confronti di tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno rapporti con la VEMS.
•È vietato rilasciare dichiarazioni o esprimere giudizi che possano in qualsiasi modo ledere l´immagine della VEMS o essere lesivi della reputazione di altre persone, Enti o Società.
Art. 8 GLI ATLETI
Tutti gli atleti devono perseguire il risultato sportivo ed il proprio successo personale nel rispetto dei principi previsti dal presente Codice di Comportamento. Gli atleti in particolare devono osservare il principio di solidarietà considerando quindi più importante il rispetto dei valori sportivi rispetto al perseguimento del proprio successo.
Nella consapevolezza che il loro comportamento contribuisce a mantenere alto il valore dello sport gli atleti devono impegnarsi:
•ad onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psicofisiche comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza;
•a tenere un comportamento esemplare;
•a rifiutare ogni forma di doping;
•ad astenersi dal compiere, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara;
•ad astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l´integrità fisica e/o morale degli avversari, a rispettare gli stessi, i loro staff tecnici e dirigenziali;
•a rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
•ad adottare iniziative positive e/o comportamenti atti a sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre avversarie e dei relativi sostenitori;
•ad astenersi dall´esprimere pubblicamente giudizi lesivi della reputazione dell´immagine e dignità personale di altre persone o organismi operanti nell´ordinamento sportivo;
•a rendersi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.
Art. 9 I TECNICI
I tecnici devono trasmettere ai propri giocatori valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport.
Chi intraprende l´attività di tecnico, sia professionalmente che a livello volontario, deve essere portatore di questi valori e rappresentare un esempio per i propri atleti.
Il comportamento degli allenatori, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione.
I tecnici sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono comprendere la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra.
Per questa ragione i tecnici devono considerare come propria responsabilità la trasmissione dei suddetti valori morali impegnandosi al rispetto dei seguenti principi:
•promuovere lo sport e le sue regole esaltandone, con la necessaria evidenza, i valori etici, umani ed il fair play;
•tenere un comportamento esemplare, comportandosi secondo i principi di lealtà e correttezza, che costituisca un modello positivo per tutti gli atleti;
•non premiare comportamenti sleali ne adottarli personalmente;
•non compiere in alcun modo atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara o ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio;
•astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l´integrità fisica e/o morale dell´avversario
•rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
•segnalare agli organi societari preposti ogni situazione di conflitto di interessi anche solo apparente;
•sostenere e partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.
In particolare per il settore giovanile oltre quanto già specificatamente disposto dall´ art. 4 i tecnici si impegnano a:
•garantire, anche attraverso costante aggiornamento,che la propria preparazione sia adatta ai bisogni dei giovani ed in particolari dei bambini in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
•evitare atteggiamenti vessatori o esageratamente punitivi ma bensì corretti, conseguenti e sempre leali;
•evitare di suscitare nei giovani, e bambini in particolare, aspettative sproporzionate alle proprie effettive potenzialità;
•dedicare eguale attenzione ed interesse a tutti i bambini indipendentemente dalle potenzialità individuali;
•procedere, nella formazione delle squadre giovanili, alla selezione degli atleti tenuto conto non soltanto dei risultati sportivi e/o della condizione fisica bensì anche dell´impegno dimostrato, della condotta tenuta, del rispetto delle regole e delle persone.
Art. 10 LO STAFF MEDICO
Lo staff medico si impegna a
•rispettare le normative nazionali ed internazionali dettate in materia di lotta al doping garantire che la salute sicurezza e benessere psico-fisico degli atleti venga prima di qualsiasi altra considerazione.
•vigilare sulla salute degli atleti, garantendo assistenza e buona cura, utilizzando metodi non aggressivi per l´organismo e facendosi carico nel contempo di una penetrante azione educativa.
Art. 11 I GENITORI
I genitori, nella condivisione degli obiettivi che la Società si prefigge attraverso l´adozione del presente Codice di Comportamento, in considerazione del loro ruolo di educatori e primi insegnanti delle regole di comportamento, nell´ottica di una crescita dei loro figli in un ambiente sano nel segno di una autentica cultura dello sport e dei suoi valori etici, in particolare si impegnano a:
•far vivere ai giovani atleti, ed in particolare ai bambini, un´ esperienza sportiva che li educhi ad una sana attività fisico-motoria anteponendo la salute ed il benessere psico-fisico ad ogni altra considerazione;
•favorire nei processi educativi la cultura del fair play e della solidarietà nello sport;
•evitare di suscitare e/o alimentare aspettative sproporzionate alle loro possibilità;
•promuovere un´esperienza sportiva che sappia valorizzare le potenzialità dei propri figli nel rispetto delle loro esigenze primarie e dei loro bisogni particolari, propri dei naturali processi di crescita, evitando ogni forma di pressione anche psicologica e favorendo un equilibrato ed armonico sviluppo delle abilità psico-motorie;
•mettere in risalto il piacere e la soddisfazione di praticare sport e a non esercitare pressioni indebite o contrarie al diritto del giovane e/o bambino di scegliere liberamente sulla sua partecipazione;
•assumere, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti sempre coerenti con i principi del presente Codice di Comportamento affinché essi possano rappresentare un modello positivo da seguire per i propri figli.
Art. 12 I GARANTI
La VEMS si impegna:
•A vigilare sul rispetto delle norme in esso previste;
•A pronunciarsi sulle violazioni ed adottare eventuali provvedimenti sanzionatori;
•A garantire la coerenza con le disposizioni del Codice di Comportamento in merito alle scelte di politica associativa;
•A procedere alla periodica revisione del Codice di Comportamento.
Fonte: Giovanni Salbaroli - VEMS www.unvsromagna.it
Oggi più che mai, in una società sempre più frettolosa e superficiale che guarda più all´apparenza ed al successo che ai valori fondanti dei rapporti umani, il riferimento all´etica sportiva è un passo fondamentale.
Sin dalle prime olimpiadi, fair play, onestà, rispetto dell´avversario, solidarietà, hanno mosso gli atleti e tutto il movimento sportivo. In un mondo in cui sono sempre più evidenti, violenza, aggressività, prevaricazione, mancanza di rispetto, ricerca del successo ad ogni costo, anche adoperando sostanze proibite e dannose, a rischio della propria salute e spesso della vita, noi sentiamo fortemente il bisogno di riproporre i valori veri che lo sport, quello genuino, sa insegnare e veicolare.
Per questo motivo, la VEMS, la Commissione di Valutazione Etica Morale Sportiva della U.N.V.S., la Unione Nazionale Veterani dello Sport, ha deciso di dotarsi di questo Codice di Comportamento. Un Codice di rispetto delle persone, di rispetto delle regole, di rispetto e di diffusione dei valori sportivi. Grazie allo sport, possiamo imparare ad affrontare anche le più difficili situazioni della vita.
Lo sport come noi lo intendiamo, può essere un esempio di comportamento, una grande scuola di vita per i tantissimi ragazzi che lo praticano e che possono imparare e veicolare un modo costruttivo, coraggioso e sincero di affrontare le cose, contagiando anche chi sta loro accanto, come "portatori sani" di un modo "sportivamente corretto" di vivere i rapporti umani in questo terzo millennio.
Questo non è il nostro sogno, la nostra speranza ma è il motivo dei nostri sforzi, tesi a realizzare un settore giovanile dove il risultato sportivo non è l´unico obbiettivo. A questo fine riteniamo di adottare il seguente codice come guida ed ispirazione di comportamento per tutti coloro che a vario titolo partecipano a questo "progetto sportivo".
Finalità e attività
Art. 1 PREMESSE
Il Codice di Comportamento della VEMS, la Commissione di Valutazione Etica Morale Sportiva della U.N.V.S., la Unione Nazionale Veterani dello Sport, di seguito VEMS, reca norme sostanziali e comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che operano, sia su base volontaristica che professionistica, in seno alla VEMS nell´ambito delle rispettive competenze ed in relazione alla posizione ricoperta.
L´adozione del presente Codice di Comportamento è espressione della volontà della VEMS di promuovere, nell´esercizio di tutte le sue funzioni, uno standard elevato di professionalità nello svolgimento delle prestazioni sportive e di tutte le attività riconducibili alla VEMS ed a vietare quei comportamenti in contrasto non solo con le normative di volta in volta rilevanti ma anche con i valori etici che la VEMS intende promuovere e garantire.
Il Codice di Comportamento in particolare specifica i fondamentali doveri di lealtà, probità, correttezza e diligenza previsti per tutti i protagonisti della vita associativa.
Art. 2 I DESTINATARI
Il presente Codice di Comportamento si applica ai seguenti soggetti:
•dirigenti, atleti, tecnici, istruttori, medici, paramedici, masso-fisioterapisti e comunque a tutti i tesserati;
•collaboratori, consulenti esterni ed ogni altro soggetto che agisca nell´interesse della VEMS;
•genitori;
•sponsor;
•società sportive affiliate;
Art. 3 EFFICACIA
Copia del presente Codice di Comportamento è portata a conoscenza di tutti i soggetti
di cui all´art. 2, indipendentemente dalla qualifica, richiedendone il necessario rispetto.
Il presente Codice di Comportamento è efficace soltanto se i destinatari sono disposti, nel sottoscriverlo, a condividerne i principi, gli scopi e le finalità impegnandosi all´osservanza di tutte le disposizioni in esso contenute, a contribuire alla loro applicazione, nonché ad assumersi le responsabilità conseguenti alla loro violazione che costituisce grave inadempienza ed è meritevole delle sanzioni disciplinari all´uopo previste dalla VEMS. L´ignoranza del Codice di Comportamento non può essere invocata a nessun effetto.
Il Codice di Comportamento esplica i propri effetti dal momento della sottoscrizione.
Art. 4 RISPETTO DELL´ORDINAMENTO SPORTIVO E POLITICA SOCIETARIA
La VEMS deve operare nel pieno rispetto dell´ordinamento giuridico e sportivo vigente ed uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni aspetto riferibile alla propria attività.
La VEMS si impegna ad adottare tutte le misure necessarie dirette a facilitare la conoscenza e l´applicazione di tutte le norme contenute nel presente Codice di Comportamento, prevedendo altresì l´irrogazione di sanzioni disciplinari nel caso di mancato rispetto delle stesse.
Si impegna altresì a sostenere nell´ambito della propria sfera di influenza, iniziative mirate alla promozione di azioni volte a prevenire il rischio di comportamenti non etici ed a cooperare attivamente alla ordinata e civile convivenza sportiva.
Tutte le attività della VEMS dal punto di vista gestionale devono essere ispirate alla massima correttezza, trasparenza e legittimità formale e sostanziale.
La convinzione di agire a vantaggio dei valori sportivi non giustifica in alcun modo l´adozione di comportamenti in contrasto con i principi di cui al presente Codice di Comportamento.
La VEMS si impegna a non intrattenere alcun rapporto con soggetti che non operino nel rispetto delle norme e dei principi espressi nel presente Codice di Comportamento.
Art. 5 I DOVERI DELLA VEMS
In particolare la VEMS si impegna:
•a promuovere azioni volte a diffondere una sana cultura sportiva nella condivisione delle insite finalità educative, formative e sociali;
•a sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport per tutti, ad ogni livello, per qualunque categoria valorizzandone i principi etici, umani ed il fair play anche attraverso campagne di comunicazione, diffusione di materiale educativo e opportunità formative;
•ad astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e giovani, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico assumano un ruolo primario;
•ad evitare comportamenti che in qualsiasi modo determinino o possano determinare incitamento alla violenza o ne costituiscano apologia;
•a promuovere un tifo leale e responsabile;
•a non premiare alcun comportamento sleale.
Art. 6 IL SETTORE GIOVANILE
Costituisce particolare obiettivo della VEMS attraverso tutte le funzioni in maniera specifica affidate alla cura del settore giovanile:
•sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport tra i giovanissimi;
•garantire che la salute, la sicurezza ed il benessere dei bambini e giovani atleti costituiscano obiettivo primario rispetto al successo sportivo o a qualsiasi altra considerazione;
•garantire il rispetto delle esigenze e bisogni particolari dei giovani e dei bambini in crescita consentendo processi graduali di partecipazione, dal livello ludico di base a quello agonistico;
•assicurare il rispetto delle esigenze di istruzione scolastica;
•garantire che tutti i soggetti con responsabilità verso i bambini e giovani siano ben qualificati per guidare, formare, educare ed allenare in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
•garantire la necessaria vigilanza sui giovani e giovanissimi assicurando che le relazioni con gli stessi si svolgano in modo ineccepibile sotto il profilo della correttezza morale.
Art. 7 REGOLE DI COMPORTAMENTO
Chiunque operi in seno alla VEMS, deve essere a conoscenza delle normative vigenti che disciplinano e regolamentano l´espletamento delle proprie funzioni e dei conseguenti comportamenti.
•Tutte le attività devono essere svolte con impegno, rigore morale, trasparenza e correttezza anche al fine di tutelare l´immagine stessa della VEMS.
•Tutti, nell´ambito delle specifiche attività, devono uniformare la propria condotta al pieno rispetto dei principi di lealtà, onestà, imparzialità, integrità morale evitando comportamenti atti ad incidere negativamente sui rapporti interni che devono essere improntati all´osservanza dei principi di civile convivenza nel rispetto reciproco e garantendo il rispetto dei diritti e delle libertà delle persone.
•Dovrà essere garantito il segreto di ufficio nelle attività di propria competenza.
•I responsabili delle singole attività non devono abusare del ruolo rivestito all´interno dell´organizzazione, rispettare i propri collaboratori e favorirne la crescita professionale nonché lo sviluppo delle potenzialità.
•Nessuno può procurarsi vantaggi personali in relazione alla attività esercitata.
•Tutti nell´esercizio delle attività e funzioni affidate devono operare con imparzialità evitando trattamenti di favore o disparità di trattamento nei confronti di tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno rapporti con la VEMS.
•È vietato rilasciare dichiarazioni o esprimere giudizi che possano in qualsiasi modo ledere l´immagine della VEMS o essere lesivi della reputazione di altre persone, Enti o Società.
Art. 8 GLI ATLETI
Tutti gli atleti devono perseguire il risultato sportivo ed il proprio successo personale nel rispetto dei principi previsti dal presente Codice di Comportamento. Gli atleti in particolare devono osservare il principio di solidarietà considerando quindi più importante il rispetto dei valori sportivi rispetto al perseguimento del proprio successo.
Nella consapevolezza che il loro comportamento contribuisce a mantenere alto il valore dello sport gli atleti devono impegnarsi:
•ad onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psicofisiche comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza;
•a tenere un comportamento esemplare;
•a rifiutare ogni forma di doping;
•ad astenersi dal compiere, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara;
•ad astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l´integrità fisica e/o morale degli avversari, a rispettare gli stessi, i loro staff tecnici e dirigenziali;
•a rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
•ad adottare iniziative positive e/o comportamenti atti a sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre avversarie e dei relativi sostenitori;
•ad astenersi dall´esprimere pubblicamente giudizi lesivi della reputazione dell´immagine e dignità personale di altre persone o organismi operanti nell´ordinamento sportivo;
•a rendersi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.
Art. 9 I TECNICI
I tecnici devono trasmettere ai propri giocatori valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport.
Chi intraprende l´attività di tecnico, sia professionalmente che a livello volontario, deve essere portatore di questi valori e rappresentare un esempio per i propri atleti.
Il comportamento degli allenatori, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione.
I tecnici sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono comprendere la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra.
Per questa ragione i tecnici devono considerare come propria responsabilità la trasmissione dei suddetti valori morali impegnandosi al rispetto dei seguenti principi:
•promuovere lo sport e le sue regole esaltandone, con la necessaria evidenza, i valori etici, umani ed il fair play;
•tenere un comportamento esemplare, comportandosi secondo i principi di lealtà e correttezza, che costituisca un modello positivo per tutti gli atleti;
•non premiare comportamenti sleali ne adottarli personalmente;
•non compiere in alcun modo atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara o ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio;
•astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l´integrità fisica e/o morale dell´avversario
•rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
•segnalare agli organi societari preposti ogni situazione di conflitto di interessi anche solo apparente;
•sostenere e partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.
In particolare per il settore giovanile oltre quanto già specificatamente disposto dall´ art. 4 i tecnici si impegnano a:
•garantire, anche attraverso costante aggiornamento,che la propria preparazione sia adatta ai bisogni dei giovani ed in particolari dei bambini in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
•evitare atteggiamenti vessatori o esageratamente punitivi ma bensì corretti, conseguenti e sempre leali;
•evitare di suscitare nei giovani, e bambini in particolare, aspettative sproporzionate alle proprie effettive potenzialità;
•dedicare eguale attenzione ed interesse a tutti i bambini indipendentemente dalle potenzialità individuali;
•procedere, nella formazione delle squadre giovanili, alla selezione degli atleti tenuto conto non soltanto dei risultati sportivi e/o della condizione fisica bensì anche dell´impegno dimostrato, della condotta tenuta, del rispetto delle regole e delle persone.
Art. 10 LO STAFF MEDICO
Lo staff medico si impegna a
•rispettare le normative nazionali ed internazionali dettate in materia di lotta al doping garantire che la salute sicurezza e benessere psico-fisico degli atleti venga prima di qualsiasi altra considerazione.
•vigilare sulla salute degli atleti, garantendo assistenza e buona cura, utilizzando metodi non aggressivi per l´organismo e facendosi carico nel contempo di una penetrante azione educativa.
Art. 11 I GENITORI
I genitori, nella condivisione degli obiettivi che la Società si prefigge attraverso l´adozione del presente Codice di Comportamento, in considerazione del loro ruolo di educatori e primi insegnanti delle regole di comportamento, nell´ottica di una crescita dei loro figli in un ambiente sano nel segno di una autentica cultura dello sport e dei suoi valori etici, in particolare si impegnano a:
•far vivere ai giovani atleti, ed in particolare ai bambini, un´ esperienza sportiva che li educhi ad una sana attività fisico-motoria anteponendo la salute ed il benessere psico-fisico ad ogni altra considerazione;
•favorire nei processi educativi la cultura del fair play e della solidarietà nello sport;
•evitare di suscitare e/o alimentare aspettative sproporzionate alle loro possibilità;
•promuovere un´esperienza sportiva che sappia valorizzare le potenzialità dei propri figli nel rispetto delle loro esigenze primarie e dei loro bisogni particolari, propri dei naturali processi di crescita, evitando ogni forma di pressione anche psicologica e favorendo un equilibrato ed armonico sviluppo delle abilità psico-motorie;
•mettere in risalto il piacere e la soddisfazione di praticare sport e a non esercitare pressioni indebite o contrarie al diritto del giovane e/o bambino di scegliere liberamente sulla sua partecipazione;
•assumere, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti sempre coerenti con i principi del presente Codice di Comportamento affinché essi possano rappresentare un modello positivo da seguire per i propri figli.
Art. 12 I GARANTI
La VEMS si impegna:
•A vigilare sul rispetto delle norme in esso previste;
•A pronunciarsi sulle violazioni ed adottare eventuali provvedimenti sanzionatori;
•A garantire la coerenza con le disposizioni del Codice di Comportamento in merito alle scelte di politica associativa;
•A procedere alla periodica revisione del Codice di Comportamento.
Fonte: Giovanni Salbaroli - VEMS www.unvsromagna.it