Mangiarotti Day - una serata tra amici a 100 anni dalla sua nascita
05-04-2019 12:29 - Primo Piano
Nella sala Buzzati di Milano,nelle vicinanze di via Solferino dove Edoardo Mangiarotti ha vissuto, si sono ritrovate il 4 aprile le tre "famiglie" del campione azzurro: quella naturale, rappresentata dalla figlia Carola, quella con la presenza del Direttore de La Gazzetta dello Sport, Andrea Monti e di diversi altri esponenti e quella sportiva con la presenza del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, del consigliere federale Valentina Vezzali e di tantissimi altri "eredi" di Edoardo Mangiarotti in rappresentanza di coloro i quali hanno vinto un titolo olimpico o mondiale .
Per l'UNVS ha presenziato il Consigliere Nazionale Giuseppe Orioli., il presidente della sezione "Edoardo Mangiarotti" Federigo Ferrari Castellani ed alcuni soci.
In prima fila vi era anche chi lo ha avuto per compagno di squadra o più semplicemente di Nazionale: da Irene Camber, a Giancarlo Bergamini a Gianluigi Saccaro.
Intervenuti anche gli olimpionici Alfredo Rota, Diana Bianchedi, Angelo Mazzoni Stefano Pantano, Sandro Resegotti, Stefano Bellone, Clara e Gianfranco Mochi, assieme a colui che, alcuni di questi, li ha guidati da Commissario tecnico: Attilio Fini.
La scherma di ieri ma anche quella di oggi con la presenza dell'argento olimpico a squadre a Rio2016, Marco Fichera, ed anche quella di domani con le giovani leve del Circolo della Spada Mangiarotti Milano.
Ma ad essere presente è stato l'intero mondo dello sport, ad iniziare dal Presidente del CIO, Thomas Bach che ha inviato un messaggio personale alla figlia di Edoardo Mangiarotti, Carola, nel quale ha sottolineato la "figura di un campione che ha saputo dare un segnale importante a tutto lo sport e che è la leggenda della scherma di tutti i tempi".
Significativa anche la presenza del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, impegnato in questi giorni a Milano nella visita della Commissione del CIO per la candidatura di Milano-Cortina ai Giochi Invernali 2026. "Ho voluto ritagliare un momento in questa agenda fittissima per essere presente - ha detto Malagò - a nome dello sport italiano ad un momento che celebra un mito. Dedicheremo a lui la giornata del 16 aprile, quando, prima dei lavori della Giunta CONI, intitoleremo ad Edoardo Mangiarotti la struttura più bella dell'intero complesso del Foro Italico: la Sala delle Armi, ex Aula bunker che diventerà la Sala "Mangiarotti". E' il minimo che lo sport italiano possa fare nel ricordare l'atleta più vincente di sempre".
Tanti poi i ricordi e le testimonianze alternatesi sul palco: quelle di Diana Bianchedi e soprattutto di Valentina Vezzali che ha ricordato la conquista del suo titolo olimpico a Pechino2008 e la "sfida" lanciata dallo stesso a "raggiungerlo" nel computo degli ori conquistati.
"Edoardo Mangiarotti non è solo un simbolo dello sport italiano - ha sottolineato poi il Direttore de La Gazzetta dello Sport, Andrea Monti -. E' anche una figura con cui, inevitabilmente, noi in Gazzetta ci troviamo a confrontarci: non solo perché il più medagliato dei giornalisti, ma anche perché incarna quella passione per lo sport che non può che caratterizzare chiunque svolga la nostra professione. Poi ci sono i mille aneddoti, su tutti quello di Helsinki1952 che Edo visse da atleta ma seguì anche da inviato. Al rimprovero del Direttore per il ritardo nell'invio del pezzo, lui rispose: "prima di scriverla, l'ho dovuta vincere questa medaglia!". E' bello oggi essere tutti qui a ricordarlo col sorriso e con la stima verso un uomo che ha incarnato in sé la definizione del Campione".
Il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso –ha poi commentato - è la figura più straordinaria della scherma mondiale. Un uomo ed un atleta che ha saputo trasmettere il suo amore per questo sport a diverse generazioni di italiani e che ha portato la nostra disciplina ai vertici mondiali. Sono tanti i ricordi che mi legano a lui e che legano la Federazione alla sua figura ed alla famiglia Mangiarotti, ma su tutti oggi spicca il grande affetto che traspare dalla presenza di tanti campioni, di ieri e di oggi, che sottolineano lo spirito di appartenenza alla grande famiglia della scherma italiana Ma non è solo la scherma italiana ad avere in Edoardo Mangiarotti un punto di riferimento. E' l'intero mondo della scherma che gli riconosce il ruolo di indiscusso campione e per questo, da quest'anno e per ogni edizione iridata, il Campione del Mondo di spada maschile riceverà, oltre al titolo mondiale anche il trofeo "Edoardo Mangiarotti". Un riconoscimento ad un uomo che ci ha resi orgogliosi".
Le parole di affetto e di gratitudine da parte della figlia, Carola Mangiarotti, hanno concluso la serata.